domenica 18 maggio 2014

E dopo il Salone Internazionale del Libro cosa succederà?

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L’investimento sul libro non può prescindere da un “risarcimento da parte della televisione che in questi anni ha fatto un grande danno alla lettura”.
Ora si è svegliato il nostro ministro ai Beni, alle Attività Culturali e del Turismo?
Il risveglio credo sia iniziato da Pompei! Forse davanti agli insulti dei turisti che trovavano molti siti chiusi, per restauro o crolli vari, il ministro ha deciso di fare ciò che avrebbe dovuto fare dall’inizio del suo mandato!
Ed ora, grazie al Salone del Libro di Torino, si è svegliato anche per ciò che concerne la cultura scritta.
Wow… bel passo per l’italianità!
“Tutte le tv, da Rai a Mediaset e Sky, le pubbliche e le private, hanno fatto tanti danni in questi anni alla lettura che adesso devono risarcire. Come? Facendo più trasmissioni che presentino libri, facendo pubblicità alla lettura.
I personaggi della fiction italiana – ha detto il ministro – fanno di tutto, ma non ce n’è mai uno che abbia un libro in mano e non c’è mai una libreria inquadrata”.

Continua a dire Franceschini, ormai non lo ferma più nessuno, almeno davanti ai microfoni delle tv!
Naturalmente quando si dice la verità, ci si deve aspettare le critiche conseguenti!
La Rai e Sky con le code di paglia che iniziano a bruciare, rispondono stizzosamente che i programmi con libri protagonisti ci sono e nelle ore di punta.
Io non capisco se sappiano il significato di “ora di punta”, perché dette ore sono in orario di pranzo (12:30/14:00) e la sera (19:30/20:30) e la prima serata quando le persone si mettono sul divano per guardare show televisivi, serie televisive o film che non trattano di libri.
Comunque il 27° Salone Internazionale del Libro ha chiuso i battenti il 12 maggio con un incremento del 3% di visitatori, rispetto allo scorso anno.
Io mi chiedo come possano aumentare i visitatori del Salone del Libro e diminuire le vendite dei libri, come possano essere entusiasti di questo incremento e non delusi dalle chiusure delle librerie indipendenti, soprattutto delle librerie storiche!
Le telecamere son rimaste incollate  dal giorno 8 maggio al 12 maggio sulla zona del Lingotto Fiere, per seguire l’evento internazionale.
Moltissimi stand incorniciati da show culinari e da interventi di cantanti. Anche Chiellini è stato ospite del Salone del Libro.
La cultura è assolutamente musica, cucina e sport, ma sportivi diciamo “violenti” non possono rappresentare ciò che è disciplina e correttezza (il vero senso dello sport)!
Altro protagonista del Salone, è stato lo sbadiglio plateale del Gollum Fassino, davanti alle telecamere, ai flash delle fotocamere, davanti agli smartphone e ai tablet, quando veniva presentato e si alzava il Lord Tyrion (chiedo venia a Geroge R. R. Martin e a Peter Dinklage che interpreta il folletto e si distingue per la sua acutissima intelligenza) della politica, Brunetta.
Non me ne voglia nessuno, paragono questi politici a dei personaggi famosi che son protagonisti delle più famose saghe del Fantasy (come potrei farne a meno in tema di libri?), rispettivamente Gollum di John Ronald Reuel Tolkien e Lord Tyrion Lannister, personaggio de Il trono di spade di George Raymond Richard Martin, due grandissimi nomi del genere Fantasy!
Il Salone del Libro non è solo libro, ma anche tutto lo spettacolo organizzato attorno per attirare gente.
Mi chiedo se non si potevano invitare artisti, magari ancora sconosciuti, e renderli famosi in quell’occasione, per far ammirare le loro opere dalle quali tirano fuori la loro anima artistica, come se bevessero un bicchiere d’acqua.
Perché anche l’arte è cultura, giusto per ricordarlo!
Qualcuno però l’ha fatto, nel Salone era presente la casa editrice indipendente, Gorilla Sapiens e con le tre sorelle fondatrici, c’erano anche i loro autori: Carlo Zambotti, Marco Parlato, Alessandro Sesto, Anna Giurickovic, Carlo Sperduti, Davide Pedrosin e Leonardo Battisti .
Gli altri ospiti del Salone erano tutti molto più che famosi, come Sveva Casati Modigliani e Stefano Benni che hanno introdotto la prima giornata dell’evento. Nelle giornate seguenti si son intervallate le ospitate di Tiziano Terzani, Robert Harris, Ferzan Ozpetek, Ildefonso Falcones, Marco Buticchi, Marco Malvaldi, Francesco Guccini, Joe Lansdale, Niccolò Ammaniti, Luis Sepulveda, Carlo Petrini, Mauro Corona, e molti altri.
Anche la madrina è una scrittrice famosa (almeno per i suoi lettori), Susanna Tamaro.

Libri esposti come tele com’è giusto che sia, visto che molti libri sono delle vere opere d’arte.
Interno colorato per il capannone che ospitava il Salone, perché la cultura è anche allegria, lo dimostrano anche i progetti e gli eventi per i più piccoli.
testata_statica_2014
Un libro che racconta la storia del Salone del libro di Torino, a cura di Roberto Moisio edito Marsilio, riceve la giusta notorietà.
Dei corridoi frequentati da persone che trascinano il loro trolley, dei sorrisi di autori in erba e navigati, delle strette di mano di personaggi incravattati, degli stand colmi di libri, degli editori, indipendenti e non, che hanno portato i loro autori, ora non rimane nulla, tutto è stato smantellato, solo il fantasma della cultura continua ad aggirarsi al di fuori di quelle mura, sperando di possedere quante più anime!
salonelibrotorino2014
Va bene osare, ma queste idee rimarranno solo idee?
Dopo il Salone, la vita dei libri migliorerà oppure si tornerà al punto d’inizio una volta spenti i riflettori?

Articolo scritto per iltempolastoria.it

http://www.iltempolastoria.it/rubriche/libri-in-viaggio/e-dopo-il-salone-internazionale-del-libro-cosa-succedera/

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