mercoledì 25 giugno 2014

Riapre lo Stadio di Domiziano con “Border Line Classic Contemporary”

Due artisti apparentemente diversi ma profondamente legati dalla stessa ispirazione verso la “Classicità” declinata con originalità e forza creativa. Ecco il biglietto da visita di “Border Line Classic Contemporary”, la mostra di Ugo Ferrero e Alberto Parres.
CS mostra Ugo - Copia
Due i trittici che il primo metterà a disposizione del grande pubblico: “Ciò che non sapremo mai di noi stessi” e “Saggezza, Forza e Bellezza”. Evocative le opere del secondo: “frammenti architettonici che sembrano versare lacrime di marmo”.
Ugo Ferrero è un artista romano che ha iniziato da giovanissimo a scrivere liriche (Cfr. Mizar e Testacoda) per poi continuare nella strada dell’espressività e della CreAzione con sculture, dipinti e riusciti esperimenti visivi come “Quinto elemento”, il progetto realizzato insieme al fotografo Marcello Di Donato. Il primo dei suo trittici che saranno esposti nella suggestiva location del CORTILE DEL VIGNOLA il prossimo 2 luglio è patrimonio del Museo d’Arte Moderna e Contemporanea delle Orestiadi, Gibellina.
Alberto Parres anch’esso vive e lavora a Roma, ma è nato a Tangeri. Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti a Parigi e Siviglia, diplomandosi poi in quella di Roma nel 1980. Ha al suo attivo numerose esposizioni: la prima, nel 1985, “Sputnik Story”. Le ultime, dello scorso anno, “Il suono del re” e “Petrolio”.
Le opere dei due artisti tracceranno nel “Cortile del Vignola” connesso all’area archeologica dello Stadio Domiziano di Piazza Navonafinalmente riaperto al pubblico un cerchio, figura geometrica tanto cara al Vignola: “un invito all’Uomo a rimanere al centro degli equilibri di questo mutante universo”. Un cerchio nel quale ci si potrà “perdere” o “ritrovare” dalle 17 del 2 luglio, entrando da Piazza Navona 45.
stadio_domiziano_5_d0
L’evento, organizzato da sphaerica srl sarà inoltre un’occasione per una degustazione d’eccellenza dei prodotti di Campagna Amica realizzando un connubio elegante fra bellezza e bontà.
La mostra è curata da Giuseppe Ussani d’Escobar













Pubblicato su iltempolastoria.it
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