sabato 25 ottobre 2014

La biblioteca dei libri proibiti





La biblioteca dei libri proibiti John Harding

Questo libro aveva catturato il mio sguardo più volte, ma, non so perché, l'ho sempre lasciato sul suo scaffale in libreria.
Pochi giorni fa lo rivedo su internet, mentre vago tra elenchi di titoli libreschi.
Non appenalo vedo, mi vien la voglia di leggerlo, una voglia pazzesca, mi alzo dalla postazione pc e mi reco in sala dove sono tre delle mie librerie (la quarta è in camera) e cerco tra le pile di libri in attesa di esser letti, naturalmente verifico anche in camera, per tre volte, ma questo libro proprio non salta fuori!
Ero convinta di averlo!
Alla fine mi arrendo e raggiungo un verdetto: non ho il libro in questione.
Mi son convinta del contrario perché lo incontravo sempre in uno scaffale della libreria sotto casa, ed allora son scesa e mi son recata nel regno dei libri dove ho dovuto ordinarlo perché non c'era più!
Era troppo bello risalire col libro tra le mani!
Dopo nove giorni (che dovevano essere quattro al massimo), finalmente, arriva! Ho dovuto aspettare così tanto per finirlo di leggere in nemmeno tre giorni!
John Harding utilizza una suspense fluida che crea una curiosità che si insinua nella mente del lettore fino alla fine.
Il romanzo è gotico, per certi versi riconducibile a quelli di Zafon dai quali differisce per via delle note un po' più leggere.
Il mistero aleggia tra le parole e il lettore, si vivono le sensazioni e le emozioni che circolano nella casa di Blithe.
Dopo La bambina delle rune non credevo di incontrare un altro libro che avesse il finale sorprendente per gli standard del lieto fine. Anche La biblioteca dei libri proibiti, per fortuna, non ha il solito finale scontato.
Nella vita non ci sono sempre lieti fini ed anche se i libri servono per evadere, per sognare, non tutti vogliono immaginare sempre le stesse cose.
La dimora di Blithe è un mistero che respira.
Florence e Giles sono due fratelli (nati da madri diverse) che vivono in quella grande casa con la governante e i domestici.
Anche se in verità sono fratellastri, i due son parecchio legati.
La biblioteca è proibita per le donne di casa, e cioè per Florence, che , per ordine dello zio, non può imparare a leggere e scrivere. Non deve studiare.
Volontà di uno zio che i due ragazzi non conoscono, che non hanno mai visto, che mantiene la tenuta da lontano e che impartisce ordini sulla loro educazione.
Le suddette proibizioni derivano da una delusione amorosa dello zio, il quale amava una donna che preferì lo studio e l'insegnamento a lui.
Da allora la biblioteca, fonte del sapere, era chiusa alle donne della famiglia.
Ma si sa, quando c'è un divieto di mezzo e soprattutto quando c'è un'età dove si vuole contravvenire a regole troppo rigide, si fa di tutto per aggirare l'ostacolo e Florence architettò vari espedienti per poter imparare a leggere e a scrivere mantenendo il segreto.
La biblioteca un mondo a parte che nasconde anche dei segreti, ne cela uno importante sulla morte dei suoi genitori, incuriosendo sempre di più Florence.
Per far studiare Giles, tornato da una scuola dove non si trovava a proprio agio, lo zio assume un'istitutrice.
Da qui iniziano i problemi.
Sparizioni, strane apparizioni, misteri sempre più fitti.
Non posso rivelare tutto, questo libro s'ha da leggere!
Ho sentito dire che molte persone son rimaste colpite in positivo da questo libro, io sono entusiasta di averlo letto!
Ha sempre il solito problema dei libri scritti bene e cioè, finisce subito!




“Sono solo una bambina.
Qui non potrei entrare.
Per questo devo dire le bugie.
Per questo mi restano solo i libri.”




P.s. I libri vanno interpretati non solo letti con distrazione, giusto per dire o per far vedere ad altri che si legge un gran numero di romanzi!
Perché potrei dire di molti scrittori che vengono letti solo per il gusto di uccidere gli alberi!
Ognuno ha la propria opinione ed è giusto rispettarla!



Titolo: La biblioteca dei libri proibiti
Autore: John Harding
Editore: Garzanti
Prezzo: 9,90

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