martedì 18 ottobre 2016

La biblioteca dell'anatomista: recensione

Recensione scritta per www.thrillernord.it







Autore: Brekke Jørgen
Editore: Nord
Pagine: 367
Genere: Thriller
Anno Pubblicazione: 2012


Bergen, Norvegia, 1528. 
Il frate aveva giurato che non avrebbe più messo piede in quella terra maledetta: la terra della sua infanzia, la terra della sua sofferenza. Ma è lì che si trovano i pregiatissimi coltelli che sta cercando da anni, gli strumenti che hanno permesso al suo maestro, Alessandro, di diventare il più celebre anatomista dell'epoca. 
Per aiutarlo a ottenere una simile gloria, il frate ha dovuto pagare un prezzo altissimo. 
E ora è giunto il tempo della vendetta. Richmond, Virginia, oggi. Efrahim Bond, il curatore dell'Edgar Allan Poe Museum, ha appena fatto una scoperta sensazionale, che potrebbe risollevare le sorti della sua carriera. Ma i documenti relativi a quel testo arrivato dalla Norvegia saranno l'ultima cosa che vedrà prima di essere messo a tacere per sempre. Trondheim, Norvegia, oggi. 
È la seconda volta che Jon Vatten è sospettato di omicidio. 
Cinque anni fa, grazie a un alibi di ferro, è riuscito a dimostrare di non essere il responsabile della morte della moglie e del figlio. 
Adesso invece è diverso. Perché la vittima è una sua collega, la bibliotecaria Gunn Brita Dahle, e lui è stato l'ultimo a vederla viva e il primo a scoprire il cadavere.
Ma Vatten non avrebbe mai potuto commettere quel delitto: la donna, infatti, è stata uccisa seguendo un metodo particolare, un metodo descritto in un enigmatico manoscritto del XVI secolo, il Libro di Johannes, che ora è misteriosamente scomparso... 


Avevo già visto questo libro tempo fa, anzi lui aveva visto me...come dico sempre sono i libri che mi chiamano dagli scaffali!
Però l'avevo messo da parte perché avevo già tanti libri da leggere (e li ho ancora che aspettano nelle librerie con lo sguardo brutto) e avevo già acquistato altri libri quel giorno.
Quando ho letto il titolo tra la lista di libri da recensire non potevo crederci. 
L'ho ritrovato!
E devo dire che oltre il titolo accattivante (almeno per me) e la copertina anche il romanzo non ti lascia respiro.
Non riuscivo a lasciarlo, dovevo continuare a leggere.

“Il centro dell'universo è ovunque e il suo contorno in nessun luogo”
Johannes, ca. 1550


Un barbiere misterioso che porta con sé un ragazzino, parte dalla Norvegia alla volta dell'Italia col desiderio di affiancare l'anatomista padovano Alessandro Benedetti per sezionare cadaveri e rimuovere la pelle con i suoi infallibili coltelli e perfezionare le sue abilità mentre il maestro tiene lezioni a studenti e medici.
Un frate francescano che affidò un macabro libro anatomico e un involto con dei coltelli affilatissimi ad un contadino in una fattoria norvegese con la promessa di non venderli separatamente e prima della sua morte.
Un omicidio in America all'Edgar Allan Poe Museum e un omicidio in Norvegia alla biblioteca Gunnerus.
Tanto lontani e decisamente connessi. In entrambi i casi i cadaveri erano scuoiati e decapitati.
Un investigatore di Trondheim (Norvegia) segue il caso indagando su una sua vecchia conoscenza capo della sicurezza della biblioteca.
Felicia Stone arriva dall'America in Norvegia per aiutare nelle indagini.
Un mistero, una maledizione, un libro, un serial killer passato e un emulatore odierno, tutti questi ingredienti fanno di questo romanzo una storia da leggere d'un fiato.
L'autore passa dalla contemporaneità al tempo passato in modo fluido creando risposte, mano a mano, nella mente del lettore. 
Dosi di mistero sapientemente sparse creano quella suspense che fa scorrere le pagine e che mette la voglia di arrivare alla soluzione.




L'AUTORE - Jørgen Brekke è nato e cresciuto a Horten, in Norvegia, e vive a Trondheim con la moglie e i figli. Nonostante gli studi scientifici, la parola scritta l’ha sempre affascinato, al punto da indurlo ad affiancare al suo lavoro d’infermiere quello di giornalista. La biblioteca dell’anatomista ha ottenuto un enorme successo in Norvegia, coronato dall’assegnazione del premio Norli 2011 come miglior romanzo d’esordio.




                                             Recensione scritta per www.thrillernord.it




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