martedì 30 maggio 2017

Aurora nel buio: recensione





Autrice: Barbara Baraldi
Editore: Giunti
Pagine: 528
Prezzo: 16,90
Anno di Pubblicazione: 2017




Sembra confonderti la mente questo libro, forse perché ti fa entrare fin troppo bene nei panni di Aurora e degli altri personaggi. Si rimane “vittima” della storia e si è dentro essa fin quando non finisce. Non si riesce a lasciare le indagini di Aurora che insegue un serial killer. I fantasmi di Aurora inseguono lei in un vorticare di ricordi. Ricordi che fanno male, che rimembrano quello che è accaduto a Torino prima della sua degenza e del conseguente trasferimento a Sparvara in Emilia.
Ma Aurora è una brava profiler e non riesce a rimanere in un angolo se c'è un cattivo da cacciare. Lei è operativa e come tale deve agire.
Al suo fianco Bruno Colasanti un ex militare della Folgore che cerca di guidarla nel nuovo territorio con le nuove persone che si trova davanti.
Entrambi hanno dei fantasmi che li avvolgono nella nebbia e li riportano indietro nel tempo. I ricordi che fanno male ritornano sempre a galla.
Ma la caccia al serial killer è più forte e Aurora deve prenderlo.

Tu non farai alcun male

Troppo sangue è stato versato. Quelli che ritornano, i Revenants, devono essere fermati e il seriale dev'essere catturato. 
I Revenants venivano fermati attraverso un macabro rituale. Le superstizioni servono a scacciare i demoni, ma questi tornano lo stesso.


La lettura è decisamente senza respiro. Il libro si legge in pochissimo tempo tra un crescere di suspense che cattura il lettore. Mi sembra, però, che la storia abbia uno stile americano per ciò che riguarda le azioni di polizia, ma questo è un mio pensiero. Ma questo non cambia la sostanza.
Ho letto il libro in tre giorni (solo perché in uno dei giorni ho avuto da fare) e se il libro non merita non riesco a finirlo in così poco tempo!




Sinossi: Aurora Scalviati era la migliore, fino al giorno di quel conflitto a fuoco, quando quel proiettile ha raggiunto la sua testa. Da allora, la più brava profiler della polizia italiana soffre di un disturbo bipolare che cerca di dominare attraverso i farmaci e le sedute clandestine di una terapia da molti considerata barbara: l'elettroshock. Quando per motivi disciplinari Aurora viene trasferita in una tranquilla cittadina dell'Emilia, si trova di fronte a uno scenario diverso da come lo immaginava. Una donna viene uccisa proprio la notte del suo arrivo, il marito è scomparso e l'assassino ha rapito la loro bambina, Aprile, di nove anni. Su una parete della casa, una scritta tracciata col sangue della vittima: "Tu non farai alcun male". Aurora è certa che si tratti dell'opera di un killer che ha già ucciso in passato e che quella scritta sia un indizio che può condurre alla bimba, una specie di ultimatum. Ma nessuno la ascolta. Presto Aurora capirà di essere costretta ad agire al di fuori delle regole, perché solo fidandosi del proprio intuito potrà dissipare la coltre di nebbia che avvolge ogni cosa. Solo affrontando i demoni della propria mente potrà salvare la piccola Aprile ed evitare nuove morti...





L'autrice: Originaria della Bassa Emiliana, è autrice di thriller, romanzi per ragazzi e sceneggiature di fumetti per la serie “Dylan Dog”. Il suo esordio nella letteratura poliziesca avviene sulle pagine de “Il Giallo Mondadori” con La bambola di cristallo. In contemporanea con l'uscita del romanzo in Inghilterra e negli Stati Uniti, viene scelta dalla BBC tra i protagonisti del documentario Italian Noir sul giallo italiano.




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