domenica 15 ottobre 2017

Tempo da elfi: recensione





Autore: Francesco Guccini – Loriano Macchiavelli
Editore: Giunti
Pagine: 312
Genere: Giallo
Anno di Pubblicazione: 2017




Due spari nel bosco. Le impronte di un lupo. Una ragazza selvatica. Nemmeno in montagna si può mai stare tranquilli… 




Sinossi:


Le stagioni si avvicendano sempre uguali a Casedisopra, fra la tabaccheria della Nerina e le due caserme - dei Carabinieri e della Forestale - che invano vigilano sulla trattoria-bar di Benito, dove anche quando la stagione della caccia è chiusa il maiale servito in tavola ha un curioso retrogusto di cinghiale...
Eppure ultimamente qualcosa sta cambiando. In paese compaiono ragazzi e ragazze dagli abiti colorati, calzano sandali di cuoio intrecciati a mano e vendono i prodotti del bosco e della pastorizia: sono gli Elfi, che vivono in piccole comunità isolate sulla montagna, senza elettricità, praticando il baratto e ospitando chiunque bussi alla loro porta senza porre domande.
Forse potranno essere loro a prendersi cura del territorio appenninico, sempre più trascurato e spopolato, mentre sul corpo della Forestale incombe il destino di venire assorbito nell'Arma dei Carabinieri?
Marco Gherardini, detto Poiana, ispettore della Forestale, non fa in tempo a immalinconirsi con questi pensieri che ecco, nell'aria risuonano due spari proprio quando nemmeno i cacciatori avrebbero licenza di esploderli. E di lì a poco, ai piedi di un dirupo viene trovato un cadavere: proprio un giovane elfo, si direbbe.
Inizia per Poiana l'indagine più difficile della sua carriera. Perché potrebbe essere l'ultima, ma non solo: perché si troverà a sospettare degli amici più cari, perché dovrà ammettere che l'intuito femminile può essere imbattibile, perché per trovare la direzione giusta dovrà essere pronto a perdersi nel bosco...










Recensione:


Non si può raccontare questo libro con parole e pensieri superficiali perché si occupa di argomenti con risvolti attuali e per certi versi complessi.
In un’epoca di mode e di cambiamenti dove molti credono di ritrovare la natura e vivere nei borghi abbandonati, e pochi lo fanno davvero, e dove un corpo che controllava le zone montane dei parchi viene smantellato, va avanti la vita di paesani e gendarmi.
Il Corpo Forestale conduce una vita tranquilla con normali controlli nei borghi montani occupati da elfi, che sono i cosiddetti hippy o figli dei fiori che vivono in case quasi spoglie e arredate alla bell’è meglio, che si lavano nei ruscelli, che lavorano a mano delle cose da vendere in paese o che cantano per racimolare spiccioli per mangiare.
Gli hippy sono persone che rifiutano e sono contrari ai consumi delle masse ma alla fine di soldi hanno bisogno!
I Forestali li controllano per evitare che i loro comportamenti anticonformisti non siano contrari al buon costume e soprattutto controllano che non si faccia largo uso di droghe!
Naturalmente la divisa (qualunque essa sia) è malvista da quelle parti proprio perché la stessa limita la loro vita libera. Il problema è che vogliono vivere liberi in un Paese che ha delle leggi…scritte almeno!
Occupano case che sono abbandonate dai proprietari che si sono trasferiti a vivere in città o che hanno finito la loro vita lì senza eredi. La difficile vita che iniziano gli elfi è la stessa che hanno vissuto i precedenti abitanti prima che il progresso li isolasse e li costringesse a seguire una vita cittadina per non morire di stenti.

Nei vari borghi vicino Casedisopra gli elfi stanno organizzando i preparativi de La festa dell’arcobaleno e nel mentre accade un omicidio!
Per Marco Gherardini, ispettore della Forestale, inizia un inseguimento all’assassino.
Incontra varie difficoltà nelle sue indagini, sia reticenze da parte degli elfi sia dai suoi superiori che cercano di coprire il fattaccio accaduto in mezzo al bosco, sotto un dirupo.
Scoprirà che c’è un’operazione in atto per la quale non è importante un omicidio che volevano quasi coprire per il bene di un’attività più importante che alla fine era legata all’assassinio!
Questo caso, il trattamento ricevuto, il legame nato all’improvviso con una giovane elfa e il passaggio, che sarà reso presto reale, all’arma dei Carabinieri fanno riflettere Marco, detto Poiana da tutti, sul proseguimento della sua vita, sulla possibilità di vivere fuori (ma non troppo) da Casedisopra in una cascina con dei servizi (ai quali non può rinunciare).
Leggere questo libro è un piacere per la semplicità e la chiarezza della scrittura. Il lettore sente la frustrazione dell’ispettore che corre contro il tempo e contro i suoi superiori dai quali viene ostacolato; la delusione di finire nell’Arma nella quale non si sente ciò che davvero è…un Forestale; la bellezza dei posti che attraversa con lo zaino in spalla rimanendo a contatto con la natura regalando agli occhi un bel panorama di giorno e un panorama fantastico di notte senza inquinamento luminoso (che magari possono capire solo le persone che conoscono davvero la montagna e non quelle che usano la macchina fino a dove possono andare) che trasmette felicità!
Molti sono tornati alla terra abbandonando i posti di lavoro attraverso i quali si sentivano oppressi, ma stare a contatto con la natura e rispettarla davvero significa fare sacrifici e si fanno solo con la volontà di farli e non per moda!



Gli autori:
Loriano Macchiavelli
, bolognese, è un maestro riconosciuto del noir italiano e il creatore di Sarti Antonio, uno dei più popolari poliziotti della nostra narrativa. Ha all'attivo più di trenta romanzi, oltre a opere teatrali e sceneggiature per il cinema e la tv.

Francesco Guccini è nato a Mo­dena nel 1940. Cantautore-poeta e scrittore di assoluta originalità, è un mito per generazioni di italiani. Esordisce nel 1989 con Cròniche Epafániche per pubblicare poi: Vacca d’un cane (1993), Racconti d’inverno (1993; con Giorgio Celli e Valerio Massimo Manfredi), La legge del bar e altre comiche (1996), Cittanòva blues (2003), Icaro (2008), i due volumi del Dizionario delle cose perdute (2012 e 2014), e Un matrimonio, un funerale, per non parlar del gatto (2015) che – così come il disco L’ultima Thule con cui ha concluso la sua carriera musicale – hanno avuto uno straordinario successo di pubblico.

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