giovedì 7 giugno 2018

Figli del segreto: recensione

Recensione scritta per www.thrillernord.it





http://thrillernord.it/figli-del-segreto/


Autore: Cinzia Tani

Editore: Mondadori
Pagine: 396
Genere: Storico
Anno di Pubblicazione: 2018



Sinossi: Le vicende degli orfani Acevedo si mescolano con le avvincenti evoluzioni di un secolo, il Cinquecento, che vedrà l’affermarsi della dinastia degli Asburgo. In seguito alla scomparsa prematura di tutta la discendenza maschile della dinastia castigliano-aragonese, e in particolare dopo la morte del padre Filippo il Bello e l’infermità della madre Giovanna di Castiglia – creduta da tutti pazza –, a diciannove anni Carlo V si trova a capo “di un impero che non si era mai visto neppure ai tempi di Carlo Magno”. Ed è proprio al volgere del secolo che la vita dei fratelli Acevedo cambia per sempre quando, una notte, i genitori vengono barbaramente assassinati in casa. A prendersi cura di loro da piccoli sarà la zia Angela, cugina di Isabella di Castiglia, sovrana di Spagna e madre di Giovanna. Davanti all’ingiusta prigionia di Giovanna – imposta prima dal marito (le infedeltà del quale sono la vera causa delle crisi di nervi della donna), poi dai genitori – Manuela, nel frattempo diventata sua damigella e confidente, si convincerà che una vita tranquilla, al riparo dalla passione, sia la scelta migliore. In realtà, sia lei sia i suoi fratelli, Gabriel, Octavia e Sofia, tutti destinati ad accasarsi nelle migliori corti d’Europa, scopriranno presto che all’amore non si sfugge, e proprio l’amore rappresenterà per alcuni di loro un destino tragico. Mentre i segreti di famiglia a poco a poco vengono a galla, rivelando sconcertanti verità, sui campi di battaglia soccombono eroi come il leggendario Giovanni dalle Bande Nere, e intorno ai nostri quattro testimoni d’eccezione la Storia dispiega le sue consolidate geometrie: matrimoni d’interesse celebrati al solo scopo di rinsaldare alleanze politiche, sovrani capaci di tramare alle spalle dei loro eredi, principesse costrette a sposarsi giovanissime con uomini capricciosi e rapaci.

Recensione:
Sul palcoscenico storico troviamo due protagonisti importanti per la Spagna, Isabella di Castiglia e Ferdinando di Aragona, impegnati a unificare la Spagna, a cacciare ebrei e musulmani o a convertirli trattandoli sempre come se fossero eretici.
Debole è la linea che separa le persone di una religione diversa da quella cristiana dal temuto tribunale dell’Inquisizione.
In questo clima di paura, povertà da una parte e benessere dall’altra, si svolge la storia della famiglia Acevedo. Alla luce di qualche candela accesa, ombre si muovono ostili in casa e, davanti al marchese Diego Acevedo e alla sua consorte Carmen, commettono un duplice omicidio. Cercano di trascinare i corpi ma uno scricchiolio le fa scappare. Da quel giorno la vita dei ragazzi Acevedo si svolge in compagnia della zia Angela.
Gabriel e Manuela sono grandi, per questo sono istruiti per andare a vivere a corte, Sofia e Octavia dovranno aspettare ancora degli anni per seguire le orme dei fratelli. La zia Angela è la cugina della regina Isabella di Castiglia. Ma sulla testa dei fratelli pendono molti segreti, compreso l’assassinio dei genitori. Vivranno a corte e seguiranno le evoluzioni del Regno di Spagna a seguito dei reali loro destinati. Tra guerre, combattimenti e matrimoni reali, si distingueranno per capacità, intelligenza, bellezza e qualcuno attirerà invidie pericolose. Ritroveranno un fratello e riusciranno a sapere cosa successe la notte dell’assassinio, grazie a…
Ci si deve fermare, altrimenti le parole, che escono fluide data la pienezza del racconto, potrebbero rivelare troppo.
Leggendo il libro, dalle prime pagine, il lettore viene catturato da ciò che accade e viene catapultato nelle vicende dei reali spagnoli e dei nobili Acevedo.
La storia non è amata da molti perché è considerata pesante da leggere ma se la scrittura è coinvolgente e intensa come quella di questo libro, allora diventa decisamente piacevole far scorrere gli occhi tra le sue pagine.
Gli avvenimenti descritti sono assolutamente intensi e coinvolgenti, tanto da sprofondare nella lettura e ritrovarsi in un altro mondo.
Le vicissitudini della famiglia Acevedo si svolgono durante il periodo storico spagnolo di fine ’400 e inizi ’500, con i protagonisti reali Ferdinando di Aragona e Isabella di Castiglia, e in seguito il periodo spagnolo/asburgico, con il nipote Carlo V, figlio di Giovanna di Castiglia e Filippo I d’Asburgo.
Come antagonisti ci sono Francesco I di Francia, Enrico VIII d’Inghilterra, il Papa, i lanzichenecchi, pirati riducibili a giochi di potere, rivalità e interessi. Tra segreti, violenze, sentimenti, tristezze si dipana la storia della famiglia Acevedo, una storia che incanta il lettore e lo trascina tra drammi e gioie; una storia che non finisce con questo primo libro, che è solo l’inizio di una lettura alla quale il lettore si appassionerà.


Cinzia Tani


Cinzia Tani, giornalista e scrittrice, è inoltre autrice e conduttrice di programmi radiotelevisivi, tra cui “Il caffè di Rai Uno”, “Visioni Private”, “FantasticaMente”, “Assassine” e “Italia mia benché”. Nel 2004 è stata nominata Cavaliere della Repubblica per meriti culturali. Ha pubblicato per Mondadori: “Assassine” (1998), “Coppie assassine” (1999), “Nero di Londra” (2001), “Amori Crudeli” (2003), “L’insonne” (2005), “Sole e ombra” (2007, Selezione Premio Campiello), “Lo stupore del mondo” (2009), “Charleston” (2010), “Io sono un’assassina” (2011), “Il bacio della dionea” (2012), “Mia per sempre” (2013), “La storia di Tonia” (2014), “Il capolavoro” (2017).

A cura di Marianna Di Felice




Recensione scritta per www.thrillernord.it


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