venerdì 3 agosto 2018

Sangue cattivo: recensione

Recensione scritta per www.thrillernord.it








Autore: Lisa Gardner

Traduzione: Giulia De Biase
Editore: Mondadori
Genere: Thriller
Pagine: 360
Anno di pubblicazione: 2018





Sinossi. Otto anni fa, Telly Ray Nash ha ucciso suo padre, un ubriacone violento, con una mazza da baseball. Così facendo ha salvato se stesso e la sorellina Sharlah. Da quel momento però i due fratelli sono cresciuti separati, senza incontrarsi mai. Oggi Sharlah ha tredici anni e finalmente si sta lasciando tutto questo alle spalle. Dopo essere passata da una famiglia affidataria all’altra, ora sta per essere adottata da Rainie e suo marito Pierce Quincy, ex agente dell’FBI in pensione. E c’è una cosa che Sharlah adora dei suoi nuovi genitori: sono entrambi esperti in “mostri”. E un omicida? Un giorno però arriva una notizia. Un doppio omicidio alla stazione di benzina locale, e un uomo armato che scappa sparando per coprirsi le spalle e si rifugia nei fitti boschi dell’Oregon. Rainie e suo marito si precipitano per dare una mano con le indagini, ma si trovano di fronte a un’evidenza inquietante: è molto probabile che l’assassino sia Telly, e la sua catena di sangue potrebbe essere appena iniziata. Solo di una cosa lei è sicura: suo fratello è tornato. E una lotta contro il tempo. Bisogna trovare Telly, mentre un interrogativo tormenta i Quincy: perché dopo otto anni il ragazzo ha ricominciato a uccidere? Cosa significa questo per Sharlah? Tanto tempo prima, Telly le aveva salvato la vita. Ma ora lei stessa è costretta a fare i conti con un dubbio terribile: suo fratello è un eroe o un omicida? E quanto costerà alla sua nuova famiglia conoscere questa ultima, sconvolgente verità? Sharlah è sicura di una sola cosa: che il più grande pericolo è sempre accanto a te, vicinissimo, alle tue spalle.



Recensione

Un padre cattivo che elimina, se li ha, i freni inibitori con alcol e droga, che alza le mani sulla moglie e sul figlio e non fa nulla per cambiare, perché gli piace così, sta bene così, è un uomo cattivo.
Quest’uomo potrebbe aver trasmesso il gene della cattiveria a suo figlio, oppure è il bambino che, all’età nove anni, si convince di essere cattivo come suo padre dopo aver commesso qualcosa di molto brutto per salvare la sorellina di quattro anni?
Il comportamento è il risultato dell’influenza reciproca tra natura e ambiente, e l’ambiente dove Telly vive con sua sorella Sharlah è malsano e corrotto. Si può diventare dei mostri per aver salvato la vita a un’altra persona?
Chi sono? Uno zero o un eroe?
L’autrice fa trapelare dalle pagine del thriller la pesantezza che Telly porta dietro, un fardello che non riesce a togliersi e dal quale deve venire fuori a sue spese. Si riesce a capire il disagio che possono provare due fratelli separati dalla loro famiglia di origine, che hanno vissuto una tragedia e che hanno cambiato varie famiglie affidatarie. Molte persone non capiscono la mancanza di fiducia che possono nutrire i due fratelli nei confronti di chiunque: essere sballottati da una parte a un’altra incontrando persone diverse che si sforzano di essere gentili, o ragazzi che ti prendono in giro e che non dimenticano cos’è successo quel fatidico giorno, quando Telly aveva una mazza da baseball in mano; avere il vero, unico, legame – quello con i genitori biologici –, spezzato perché quella famiglia non c’è più. Ecco, tutto questo potrebbe chiarire l’assenza di speranza che hanno i due fratelli, o il mutismo nel quale si chiudono o gli strani comportamenti che adottano.
Cos’è successo a Telly?
Perché ricompare dopo tanto tempo?
Tra disturbo reattivo dell’attaccamento e disturbo esplosivo intermittente con perdita di memoria a breve termine o vere e proprie amnesie, cos’è diventato Telly?
Uno zero uguale a suo padre o un eroe?
E sua sorella, come ha reagito, cosa non dice?
Nasconde ricordi perché vuole proteggere suo fratello oppure perché c’è una verità diversa che potrebbe venire a galla?
L’autrice riesce a creare una forte suspense dalla prima all’ultima pagina, che cresce nella caccia all’uomo in mezzo ai boschi. La creatività inventa una scenografia, mentre si legge. Il lettore riesce a trasformare le parole in scene in cui anche due profiler, i genitori affidatari di Sharlah, sono impegnati nelle ricerche della persona che potrebbe rivelarsi un seriale decisamente pericoloso e imprevedibile.
Ma quel ragazzo è davvero una minaccia per la comunità e per sua sorella?
Non si può dare una risposta senza svelare troppo della trama, per questo dovrete approfondire attraverso una lettura indiscutibilmente piacevole grazie alla scrittura fluida dell’autrice.




Lisa Gardner


Lisa Gardner è un’autrice americana di thriller. Dal 2007 vive nel New Hampshire con due cani, un gatto, un marito e una figlia. Ha scritto molti romanzi con lo pseudonimo di Alicia Scott. In Italia sono stati pubblicati: La vicina (Marcos y Marcos 2012), A chi vuoi bene (2013 Marcos y Marcos), Toccata e fuga(2014 Marcos y Maros), Prendimi (Marcos y Marcos 2015), Dobbiamo trovarla (Marcos y Marcos 2016), Sangue cattivo (Mondadori 2018).

A cura di Marianna Di Felice







                                                        Recensione www.thrillernord.it

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