lunedì 26 novembre 2018

La ragazza dell'isola: recensione

Recensione scritta per www.thrillernord.it








Autore: Ann Cleeves
Editore: Newton Compton
Traduzione: Serena Tardioli
Genere: Thriller
Pagine: 330
Anno di pubblicazione: 2018




Sinossi. L’ispettore Jimmy Perez è appena sbarcato con la fidanzata Fran nella remota isola di Fair, il luogo in cui è nato, ed è impaziente di farle conoscere i suoi genitori. Seppure poco conosciuta, l’isola è una delle mete predilette degli appassionati di birdwatching, che possono osservare uccelli rari nel loro ambiente naturale. L’antico faro è diventato così il luogo di incontro principale per tutti coloro che praticano questo passatempo. Quando proprio in questo osservatorio viene rinvenuto il cadavere di una donna, Jimmy si ritroverà coinvolto in un caso insidioso. La vittima, infatti, è una nota esponente della comunità scientifica locale e il suo assassinio non manca di impressionare i riservati abitanti dell’isola. A complicare le cose ci sono la tecnologia praticamente inutilizzabile e i trasporti bloccati per via del maltempo: l’assassino si trova ancora sul luogo del delitto. Nel corso delle indagini, il detective Perez scoprirà che a volte, nonostante le apparenze, la verità può nascondersi nei posti più impensabili.


Recensione
Immaginate un’isola bagnata dagli spruzzi delle alte onde, dove il vento soffia da tutte le direzioni facendo danzare le piccole gocce salate, dove la natura si esprime in modo libero incantando le persone che vi fanno visita per osservare specie di uccelli rari, o comuni, sguazzare nell’acqua o eseguire voli acrobatici.
Immaginate un’isola dove gli abitanti sembrano usciti dal passato impegnati con i loro lavori casalinghi o comunitari, dove gli isolani si conoscono tutti e non conoscono la frenesia e il caos della città. Persone decisamente diverse dai cittadini. Immaginate la loro paura e il loro stupore quando la routine isolana viene spezzata da uno spietato assassino che turba le vite degli abitanti e dei turisti facendo affiorare molti segreti.
La distanza dalla terraferma non tiene lontano le negatività che alcuni esseri umani si portano dietro da anni.
E come potrebbe?
La negatività è ovunque e una ricercatrice l’ha portata sull’isola di Fair!
L’ossessione di primeggiare su tutti nasconde una sorta di solitudine e soprattutto la consapevolezza della persona di non essere chi dice di essere! Primeggiare con dei trucchi meschini solo per essere ammirati e desiderati implica reazioni vendicative da parte di persone che son state trascinate nell’ombra per diversi anni.
Qualcuno sull’isola dovrà fare i conti con chi è stato calpestato per ottenere la fama. La scrittura di Ann Cleeves è decisamente piacevole e intrigante, descrive i particolari e i contorni della vita isolana senza annoiare il lettore, anzi, lo incuriosisce sempre di più mano a mano che si va avanti nella lettura e alla fine lo fa emozionare seguendo le vicende e l’umore del personaggio principale che indaga sui delitti.
L’ispettore Jimmy Perez è un uomo prima di essere un poliziotto, ed è una persona empatica, per questo riesce a percepire gli stati d’animo, i silenzi degli altri riuscendo ad investigare al meglio. Ma stavolta è preoccupato per qualcuno che non vorrebbe far stare in mezzo alle indagini, purtroppo però deve chiudere un occhio viste le condizioni meteo avverse che non fanno arrivare aiuti a supporto sull’isola. Sono in pochi e devono cavarsela con le proprie forze. Era felice, Jimmy Perez, ma poi qualcosa lo fa diventare un guscio vuoto, freddo.
Qui il lettore si emoziona entrando in empatia con il personaggio che, tornato nella sua terra natale per fare un annuncio, si trova in quella che ora gli sembra una terra sconosciuta, arida, nemica dove non vorrebbe stare.
Ma ciò che è appena passato è come se fosse ancora presente e lo sarà ancora per molto tempo dopo che la madre dell’ispettore gli mostra un desiderio scritto con il carboncino su un foglio da disegno… Non si può dire di più perché la trama si svela solo leggendo il libro quindi buona lettura!



Ann Cleeves (Scheda Autore)

Ann Cleeves vive nel West Yorkshire con il marito e i due figli. Come membro della Murder Squad, Ann collabora con altri scrittori per promuovere la crime fiction. È autrice di moltissimi thriller e del ciclo di romanzi incentrati sulle indagini dell’ispettore Perez (la Newton Comtpon ha pubblicato in Italia La maledizione del corvo nero Gli occhi della notte), a cui è ispirata la serie TV Shetland. Ha vinto il prestigioso Premio Duncan Lawrie Dagger come miglior thriller dell’anno.
A cura di Marianna Di Felice



Recensione scritta per www.thrillernord.it





martedì 13 novembre 2018

Sei ancora qui: recensione

Recensione scritta per www.thrillernord.it









Autore: Daniel Waters

Editore: Sperling & Kupfer
Traduzione: Chiara Brovelli
Genere: Thriller
Pagine: 315
Anno di pubblicazione: 2018






Sinossi. Veronica Calder, sedici anni, non ha sempre paura dei fantasmi. A volte quasi non le importa di vederli ovunque attorno a sé. Fanno parte della sua vita ormai, non può evitarli. Eppure, ci sono giorni in cui farebbe volentieri a meno di incontrare l’inquietante signora all’angolo di Case Street, o di dividere lo specchio con lo sconosciuto ragazzo biondo apparso come se niente fosse alle sue spalle. Ma è così dall’Evento, ovvero dal cataclisma che ha messo fine alla vita di milioni di persone. Da allora gli spiriti delle vittime sono dappertutto, abitano le città in un’insolita e quotidiana convivenza con i sopravvissuti. Per alcuni, la loro presenza è a tratti persino confortante, un modo come un altro per avere i propri cari ancora accanto a sé. Veronica preferirebbe che quelle anime potessero riposare, ma in fondo, anche per lei, vedere suo padre ogni mattina, seduto al solito posto in cucina, a leggere il giornale, è meglio di non vederlo affatto. C’è qualcuno, però, che ancora non si è arreso a questa nuova realtà. Qualcuno che, distrutto dal dolore, ha deciso di mettere in atto un piano tanto ambizioso quanto terribile. Un piano che soltanto Veronica può fermare.

Recensione

Immaginate di svegliarvi una mattina e avere intorno più persone, persone che non riconoscete perché non le avete mai conosciute; penserete che forse sono dei turisti o persone care perse da tanto tempo o da poco. Poi, guardando meglio vi accorgete che alcune non vestono in modo moderno, ma anni Cinquanta oSessanta o Settanta.
E facendo correre lo sguardo intorno a voi notate che tutto è più grigio e che queste persone non sono affatto persone perché le persone non svaniscono come se fossero fumo. Allora vi domanderete cosa sia successo e perché persone morte sono intorno a voi e soprattutto vi domanderete perché le vedete!
Di solito capita a pochi fortunati, se lo sono davvero, di vedere e parlare con i morti; non possono farlo tutti. Ma dopo l’Evento, una forte esplosione che ha causato migliaia di morti sì, tutti vedono i cari persi o persone che sono di epoche passate, forse perché il velo tra il nostro mondo e il loro mondo si è assottigliato.
Discorso delicato quello sulla morte e sull’aldilà perché molti non credono, pensando siano solo immagini di ricordi o allucinazioni, perché non vogliono soffrire più di quello che hanno sofferto, o semplicemente perché non ritengono possa accadere nulla di simile; altri hanno paura e alzano un muro, con la speranza di non vederli più; altri ancora sono affascinati e desiderano capire perché i cosiddetti fantasmi esistono e vagano nel nostro mondo.
Sono legati ai ricordi dei vivi che trattengono un pezzo di quello che era la persona persa? Oppure si tratta di un’altra dimensione con la quale si può interagire dopo un grande squarcio all’equilibrio della vita causato da un evento di proporzioni disastrose?
Ma cosa sono? Redivivi?
Ma in quel caso tornerebbero in vita e potrebbero toccare ed essere toccati, e riuscirebbero a distorcere la normale quotidianetà in modo palpabile. Zombi?
Ma avrebbero le caratteristiche di un morto vivente che si trascina provocando solo terrore. Allora cosa sono?
Presenze eteree che comunicano senza parlare perché non possono farlo. Ma si devono osservare bene perché vogliono dire qualcosa che salverà da un pericolo imminente chi comprende il loro linguaggio fatto di sguardi o comportamenti diversi dal solito. Sei ancora qui è un thriller con note soprannaturali decisamente coinvolgente, che emoziona soprattutto menti empatiche che si identificano in situazioni simili.
Commuove nella descrizione di presenze che volevano continuare a vivere ma che sono state travolte da tremendi accadimenti che hanno troncato la loro vita.
Il lettore è completamente attratto dalle pagine del libro che lo proiettano in mezzo ai protagonisti riuscendo a vedere i personaggi descritti come se fosse lì con loro, facendolo rabbrividire quando le presenze cercano di far capire cosa hanno da dire fissando la protagonistaperché è come se fissassero il lettore!
VeronicaKirk e Janine, tre tipologie di ragazzi che si incontrerebbero anche nella realtà, ognuno con una diversa reazione al fenomeno che sta sconvolgendo la città.
I personaggi sono mossi in modo perfetto e trascinano il lettore nella storia.
Un oscuro segreto si nasconde dietro una faccia amica e alcune presenze cercano di avvisare i vivi del pericolo!
Riusciranno a bloccare la morte?
Buona lettura!



Daniel Waters


Daniel Waters ha scritto diversi libri per ragazzi. Attualmente vive con la famiglia in Connecticut.

A cura di Marianna Di Felice







Recensione scritta per www.thrillernord.it

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