Autore: Steven Price
Editore:
Bompiani
Traduzione: Piernicola D’Ortona – Maristella
Notaristefano
Genere:
Thriller
Pagine:
816
Anno
di pubblicazione: 2019
SINOSSI
Londra
1885. In Edgware Road viene ritrovato il cadavere di una donna. La testa
spiccata riaffiora a dieci miglia di distanza dalle acque melmose del Tamigi.
L’ennesimo delitto orrendo che rischia di restare irrisolto in una città
abitata da relitti umani, attraversata da fogne a cielo aperto, popolata da
spiriti vagabondi, fasciata in una perenne nebbia sporca. Il nascondiglio
perfetto per l’uomo di fumo, Edward Shade, il criminale che tutti ceracno e
tutti accusano. Allan Pinkerton, il detective più celebre di tutti i tempi, è
morto senza riuscire a catturarlo; e ora tocca al figlio William, che ha
ereditato l’ossessione, portare a termine l’impresa fallita. Ma anche Adam
Foole, gentiluomo trasformista che viaggia accompagnato da un gigante e da una
bambina, ha le sue ragioni per ritrovare Shade: e sono ragioni che alludono a un
amore perduto, a una lettera, a un viluppo di segreti. Le miniere di diamanti
del Sudafrica, i campi di battaglia della Guerra Civile americana, un paesaggio
vittoriano modellato sul dolore e sulle speranze infrante: questi i fondali di
un romanzo dal passo epicoe dall’architettura stupefacente.
“I fantasmi non si fanno prendere”
Sally Porter
RECENSIONE
Dopo un po’ di tempo, visto che nel frattempo
leggevo altri libri da recensire per Thrillernord, son riuscita a terminare L’uomo di fumo, finalmente ed ora mi
manca! Avvicinare questo libro semplicemente alla figura di Jack lo squartatore
è un vero assassinio oppure significa che non si è arrivati alla fine o
addirittura che non si è letto il libro. Se si vuole solo renderne accattivante
la lettura non serve ricondurlo all’omicida più famoso del mondo perché il
romanzo è affascinante di suo. La nebbia di Londra nasconde ancora di più
l’uomo che è appostato nell’ombra e che dà il via al romanzo. Un uomo assediato
da una nebbia interna, circondato dallo stesso fumo che ha respirato nei campi
sudisti e nordisti durante la Guerra Civile americana dove ha visto giovani
morire e ha respirato l’odore acre del sangue. Il fumo di una Londra cupa dove
pochi erano i quartieri puliti che non erano graziati dalle incursioni di bande
di rapinatori. Un protagonista, William Pinkerton, e un antagonista, Adam
Foole, loro fanno muovere l’intera storia che parte dalla famiglia Pinkerton e
più precisamente dal padre di William fondatore di un’Agenzia di detective e direttore
del Servizio Segreto dell’esercito unionista, o del Nord, durante la Guerra di
secessione americana. Il fulcro della storia si trova proprio tra le pagine che
riguardano la guerra tra Nord e Sud, dove
tra soldati spezzati sia fisicamente che mentalmente, tra lacrime che
creavano strisce di pulito sul viso di uomini impauriti e sporchi di terra e
polvere, c’erano degli uomini che rischiavano più di altri nei campi nemici. Il personaggio di William è forte anche se si
nota la sua sensibilità quando pensa alla sua Margaret e alle sue figlie
rimaste in America mentre lui insegue un fantasma in Inghilterra per finire ciò
che il padre iniziò. Ha rispetto di suo padre morto tempo prima con una fissa,
trovare Edward Shade, ma forse è anche un po’ geloso dell’affetto che il
genitore nutriva per questo Shade. Dall’altra parte Foole si può scambiare per
un mago illusionista che scompare e ricompare quando vuole, un mago del
travestimento, tutto per incontrare una persona a lui cara, infatti solo per
lei torna in Inghilterra, ma forse ha sbagliato a seguire il cuore. Quando si
parla di questo personaggio si possono sentire il caldo del Sudafrica e la
luminosità dei suoi diamanti o le note speziate e colorate dell’India con i
suoi quartieri poveri. Invece con Shade si sente il rumore degli zoccoli dei
cavalli, le grida concitate dei soldati e il rumore delle armi che colpiscono i
loro nemici. Anche William ha sentito questi rumori e la paura, soprattutto
quando volò con l’aerostiere. Le sofferenze provate durante la Guerra di
secessione non vanno via e i ricordi riaffiorano in ogni momento perché le
ferite sono aperte e non guariranno mai. Charlotte è un altro personaggio
interessante, complesso o semplicemente troppo semplice, ambiguo, furbo e
manipolatore. Gli altri personaggi, Fludd, Molly, Sally, Ben, Mr Utterson e
Martin Reckitt fanno da contorno alla storia perché fanno parte del presente e del
passato di Foole e di William. La scrittura è decisamente scorrevole e non
sembra vero per un libro di 816 pagine, ma la lettura scorre senza interruzioni
e in poco tempo si arriva a metà anche se la storia è ricchissima di
particolari. L’uomo di fumo è un thriller, ma diverso perché di questo genere
ha solo l’inquietudine che deriva dall’inseguimento verso uno spirito, un’illusione
che risponde al nome di Edward Shade. Gli omicidi ci sono, ma era la prassi in
una Londra che aveva problemi con la sicurezza ed era piena di quartieri con
una cattiva reputazione e non riconducono a Jack lo squartatore perché lui ha
ucciso a Whitechapel nel 1888 e di lui si parla en passant nell’epilogo visto
che i fatti raccontati si svolgono prima del 1888. Viene citato un omicida
cruento, ma è il Saraceno. Dall’inizio alla fine del libro si crea un film
mentale dove le immagini sono vivide e il lettore riesce a percorrere le
carceri ipotizzando mani che escono dalle sbarre o i manganelli delle guardie
sbattuti sulle porte, i fantasmi che abitano le celle ormai vuote, le
inquietanti vecchie sorelle che sembrano uscite da un film horror con tanto di
ambientazione cupa della casa e descrizione fisica da brivido, quartieri
malfamati dove nella nebbia poteva spuntare fuori un ladro o un assassino, le
interminabili fogne che costituivano un rifugio per reietti nelle quali ci si
poteva perdere e rimanere lì per sempre, la situazione straziante della guerra
con il dolore delle mogli e delle madri e la condizione delle cure nel campo
che si colorava di rosso, gli inseguimenti e le indagini e soprattutto
l’epilogo commovente. Questo romanzo è davvero emozionante e vorrei dire molto
di più, ma poi si svelerebbero dei punti salienti della trama che abbasserebbe
la suggestione, quindi buona lettura!
L’autore
Steven Price è un poeta e scrittore canadese più
volte premiato per le sue raccolte di versi. Insegna poesia e scrittura
all’università di Victoria, British Columbia, dove vive con la sua famiglia.