Autore: Brandon
Sanderson
Editore: Fanucci
Traduzione: Gabriele
Giorgi
Genere: Fantasy
Pagine: 696
Anno di pubblicazione: 2009
SINOSSI
In una piantagione fuori dalla capitale Luthadel, gli schiavi skaa sono
oppressi come in ogni parte dell'Impero. Uno strano schiavo giunto da poco, con
delle cicatrici sulle braccia, una notte uccide da solo il signorotto locale e
le sue guardie, liberando poi i suoi compagni. Si tratta di Kelsier, un
Mistborn, un uomo dagli straordinari poteri magici. A capo dei più potenti
allomanti, dotati di abilità simili alle sue, Kelsier insegue il sogno di porre
fine al dominio del despota divino; ma nonostante le capacità dei suoi
compagni, il suo scopo sembra irraggiungibile, finché un giorno non incontra
Vin, una giovane ladruncola skaa specializzata in truffe a danno dei nobili e
dei burocrati dell'Impero. La ragazza è stata provata dalla vita al punto che
ha giurato a se stessa che non si fiderà mai più di nessuno. Ma dovrà imparare
a credere in Kelsier, se vorrà trovare il modo di dominare i poteri che
possiede, e che vanno ben oltre la sua immaginazione...
RECENSIONE
Dalle fiabe e dal genere cavalleresco son stati generati
i fantasy che scrittori come Tolkien (che come ha detto Kritsoff è il padre o addirittura
il nonno del genere) influenzato lui stesso da George MacDonald, e altri grandi
scrittori hanno portato a conoscenza dei comuni lettori! Miti, epica, leggende,
fiabe, critica della realtà sotto forma di creazione di mostri, tutto questo e
oltre è il fantasy. Non sto parlando di quello semplice, che riduce tutto a un
gioco e che rovina questo mondo facendo si che si dimentichino i grandi
scrittori del genere perché troppo lunghi o pesanti! Non bastano due nozioni
alchemiche per creare un capolavoro,
anche perché quella materia è vasta e se la si vuole affrontare in modo
serio si può leggere Fulcanelli, o altri come lui che sicuramente possono spiegare
meglio questo argomento. Non si può ridurre la magia ad un divertimento, questa
ha un prezzo se viene usata. Per questo motivo anche se si leggerà il solito
finale “tutto è bene quel che finisce bene”, quello che non ti lascia l’amaro in
bocca (ancora non so come finisce la trilogia di Mistborn), in libri di autori
importanti come Sanderson si deve sempre guardare il senso della storia. Importante
perché son 13 anni che è sulla cresta dell’onda Mistborn! Già nel primo libro,
comunque, ho avuto un “trauma”, ma non perché non rispetta le aspettative. Ci son rimasta male perché credevo che non
potesse succedere ciò che invece è successo. Non posso dire cosa perché quello che
sto scrivendo riguarda un personaggio della trilogia. In questa storia il
lettore viene a contatto con l’allomanzia che è il potere di bruciare metalli
che vengono ingeriti dai Misting e dai Mistborn. Quest’ultimo possiede tutti i
metalli e quindi è più potente. Kelsier era un sopravvissuto alle pene più
atroci e oltre a bruciare metalli, bruciava di desiderio per comprendere come sconfiggere
il potere del Lord Reggente a Luthadel e per questo motivo ideò un piano
alquanto pericoloso. Il problema risiedeva nella condizione di schiavitù in cui
il Lord Reggente e i nobili delle varie famiglie facevano stare gli skaa. Un
sistema gerarchico che non lasciava possibilità di fuga. Le famiglie nobili
erano poche e al servizio del Lord Reggente, tutti gli altri erano skaa senza
possibilità di riscatto. Trattati male e ritenuti al pari delle cose perché non
in grado di pensare, quest’ultimo attributo agli skaa era talmente convincente
grazie ai poteri allomantici che tutti i nobili lo pensavano. Esseri inferiori
che non pensano, non ragionano, non sono intelligenti, forse non sentono
nemmeno nulla, nati solo per essere sfruttati! Ma si ricrederanno quando
avranno a che fare con alcuni di loro. A quel punto qualcuno di nobile
lignaggio si chiederà perché il Reggente abbia detto una cosa del genere. Il
Lord Reggente era un bravo sedatore e se qualcuno riusciva a superare il suo
potere, lui risolveva con esecuzioni a caso solo per dare l’esempio e
spaventare possibili rivoltosi. Un sistema tirannico che non corrispondeva alle
parole usate dal Lord Reggente sul
diario che Vin, una ladra skaa scovata da Kelsier, e Sazed, un terrisiano
custode delle religioni, stavano leggendo. E questo sollevava numerosi dubbi! A
sentir parlare degli skaa sembra di vedere gli intoccabili, gente fuori casta
in India, quelli che sono appunto considerati al pari delle cose! Quindi Sanderson
in questa storia denuncia delle condizioni deplorevoli nelle quali versa un
popolo soggetto al dispotismo di un unico tiranno che ha al suo fianco delle
famiglie che sono costrette dal Lord Reggente a seguirlo! Ma questi despoti non
fanno mai i conti con l’intelligenza di certi sfruttati, con la loro dignità,
con il loro coraggio, con la loro voglia di libertà. Sanderson ha una scrittura
decisamente piacevole che anche se molto descrittiva non è mai pesante. Ricordo
che sono 696 pagine e queste passano come se fossero al massimo 200. Non fatevi
spaventare perché anche se ha le sembianze di un tomo infinito, terminerà prima
che voi possiate pensare alle pagine che mancano. Purtroppo la copertina della
Fanucci non rende l’idea della trama. Nello sfondo si vede un pinnacolo di un
castello anche se all’interno del libro si parla di palazzi nobili.
Effettivamente i protagonisti in copertina sembrano indossare vestiti
medievali, ma loro indossano il nebbiomanto. Vin si veste anche con abiti
eleganti per partecipare alle feste dei nobili, ma sicuramente non ha l’età
riportata in copertina, è più piccola (se ricordo bene ha sedici anni)! Vero è
che il libro non lo fa la copertina e la trama perché ho acquistato libri dalla
copertina bellissima e dalla trama accattivante che ho regalato ad altri perché
erano il contrario di ciò che si leggeva o vedeva all’esterno… io in realtà
volevo bruciarli! Ma in questo caso come in molti altri casi, la copertina è un
po’ pietosa! La storia invece è decisamente notevole, dev’essere letta
assolutamente. Già mi mancano i personaggi, per cui appena finisco altri che
sto leggendo riprenderò con Mistborn. Il pozzo dell’ascensione e Mistborn. Il
campione delle ere! A presto e nel frattempo buona lettura del primo capitolo
della trilogia!
L’autore
Brandon Sanderson,
nato nel 1975, è autore del romanzo Elantris,
che lo ha rivelato a critica e pubblico come una delle maggiori promesse della
letteratura fantasy contemporanea. Professore presso la Brigham Young University,
ha terminato la saga de La ruota del
tempo di Robert Jordan dopo la prematura scomparsa dell’autore. Con questo Mistborn. L’ultimo impero Fanucci editore
inaugura la trilogia di Mistborn, di cui fanno parte anche i due romanzi Il pozzo dell’ascensione (2007) e Il campione delle ere (2008).