giovedì 17 ottobre 2019

Mistborn. L'ultimo impero: recensione





Autore: Brandon Sanderson
Editore: Fanucci
Traduzione: Gabriele Giorgi
Genere: Fantasy
Pagine: 696
Anno di pubblicazione: 2009






SINOSSI


In una piantagione fuori dalla capitale Luthadel, gli schiavi skaa sono oppressi come in ogni parte dell'Impero. Uno strano schiavo giunto da poco, con delle cicatrici sulle braccia, una notte uccide da solo il signorotto locale e le sue guardie, liberando poi i suoi compagni. Si tratta di Kelsier, un Mistborn, un uomo dagli straordinari poteri magici. A capo dei più potenti allomanti, dotati di abilità simili alle sue, Kelsier insegue il sogno di porre fine al dominio del despota divino; ma nonostante le capacità dei suoi compagni, il suo scopo sembra irraggiungibile, finché un giorno non incontra Vin, una giovane ladruncola skaa specializzata in truffe a danno dei nobili e dei burocrati dell'Impero. La ragazza è stata provata dalla vita al punto che ha giurato a se stessa che non si fiderà mai più di nessuno. Ma dovrà imparare a credere in Kelsier, se vorrà trovare il modo di dominare i poteri che possiede, e che vanno ben oltre la sua immaginazione...


RECENSIONE


Dalle fiabe e dal genere cavalleresco son stati generati i fantasy che scrittori come Tolkien (che come ha detto Kritsoff è il padre o addirittura il nonno del genere) influenzato lui stesso da George MacDonald, e altri grandi scrittori hanno portato a conoscenza dei comuni lettori! Miti, epica, leggende, fiabe, critica della realtà sotto forma di creazione di mostri, tutto questo e oltre è il fantasy. Non sto parlando di quello semplice, che riduce tutto a un gioco e che rovina questo mondo facendo si che si dimentichino i grandi scrittori del genere perché troppo lunghi o pesanti! Non bastano due nozioni alchemiche per creare un capolavoro,  anche perché quella materia è vasta e se la si vuole affrontare in modo serio si può leggere Fulcanelli, o altri come lui che sicuramente possono spiegare meglio questo argomento. Non si può ridurre la magia ad un divertimento, questa ha un prezzo se viene usata. Per questo motivo anche se si leggerà il solito finale “tutto è bene quel che finisce bene”, quello che non ti lascia l’amaro in bocca (ancora non so come finisce la trilogia di Mistborn), in libri di autori importanti come Sanderson si deve sempre guardare il senso della storia. Importante perché son 13 anni che è sulla cresta dell’onda Mistborn! Già nel primo libro, comunque, ho avuto un “trauma”, ma non perché non rispetta le aspettative.  Ci son rimasta male perché credevo che non potesse succedere ciò che invece è successo. Non posso dire cosa perché quello che sto scrivendo riguarda un personaggio della trilogia. In questa storia il lettore viene a contatto con l’allomanzia che è il potere di bruciare metalli che vengono ingeriti dai Misting e dai Mistborn. Quest’ultimo possiede tutti i metalli e quindi è più potente. Kelsier era un sopravvissuto alle pene più atroci e oltre a bruciare metalli, bruciava di desiderio per comprendere come sconfiggere il potere del Lord Reggente a Luthadel e per questo motivo ideò un piano alquanto pericoloso. Il problema risiedeva nella condizione di schiavitù in cui il Lord Reggente e i nobili delle varie famiglie facevano stare gli skaa. Un sistema gerarchico che non lasciava possibilità di fuga. Le famiglie nobili erano poche e al servizio del Lord Reggente, tutti gli altri erano skaa senza possibilità di riscatto. Trattati male e ritenuti al pari delle cose perché non in grado di pensare, quest’ultimo attributo agli skaa era talmente convincente grazie ai poteri allomantici che tutti i nobili lo pensavano. Esseri inferiori che non pensano, non ragionano, non sono intelligenti, forse non sentono nemmeno nulla, nati solo per essere sfruttati! Ma si ricrederanno quando avranno a che fare con alcuni di loro. A quel punto qualcuno di nobile lignaggio si chiederà perché il Reggente abbia detto una cosa del genere. Il Lord Reggente era un bravo sedatore e se qualcuno riusciva a superare il suo potere, lui risolveva con esecuzioni a caso solo per dare l’esempio e spaventare possibili rivoltosi. Un sistema tirannico che non corrispondeva alle parole usate dal Lord Reggente  sul diario che Vin, una ladra skaa scovata da Kelsier, e Sazed, un terrisiano custode delle religioni, stavano leggendo. E questo sollevava numerosi dubbi! A sentir parlare degli skaa sembra di vedere gli intoccabili, gente fuori casta in India, quelli che sono appunto considerati al pari delle cose! Quindi Sanderson in questa storia denuncia delle condizioni deplorevoli nelle quali versa un popolo soggetto al dispotismo di un unico tiranno che ha al suo fianco delle famiglie che sono costrette dal Lord Reggente a seguirlo! Ma questi despoti non fanno mai i conti con l’intelligenza di certi sfruttati, con la loro dignità, con il loro coraggio, con la loro voglia di libertà. Sanderson ha una scrittura decisamente piacevole che anche se molto descrittiva non è mai pesante. Ricordo che sono 696 pagine e queste passano come se fossero al massimo 200. Non fatevi spaventare perché anche se ha le sembianze di un tomo infinito, terminerà prima che voi possiate pensare alle pagine che mancano. Purtroppo la copertina della Fanucci non rende l’idea della trama. Nello sfondo si vede un pinnacolo di un castello anche se all’interno del libro si parla di palazzi nobili. Effettivamente i protagonisti in copertina sembrano indossare vestiti medievali, ma loro indossano il nebbiomanto. Vin si veste anche con abiti eleganti per partecipare alle feste dei nobili, ma sicuramente non ha l’età riportata in copertina, è più piccola (se ricordo bene ha sedici anni)! Vero è che il libro non lo fa la copertina e la trama perché ho acquistato libri dalla copertina bellissima e dalla trama accattivante che ho regalato ad altri perché erano il contrario di ciò che si leggeva o vedeva all’esterno… io in realtà volevo bruciarli! Ma in questo caso come in molti altri casi, la copertina è un po’ pietosa! La storia invece è decisamente notevole, dev’essere letta assolutamente. Già mi mancano i personaggi, per cui appena finisco altri che sto leggendo riprenderò con Mistborn. Il pozzo dell’ascensione e Mistborn. Il campione delle ere! A presto e nel frattempo buona lettura del primo capitolo della trilogia!




L’autore
Brandon Sanderson, nato nel 1975, è autore del romanzo Elantris, che lo ha rivelato a critica e pubblico come una delle maggiori promesse della letteratura fantasy contemporanea. Professore presso la Brigham Young University, ha terminato la saga de La ruota del tempo di Robert Jordan dopo la prematura scomparsa dell’autore. Con questo Mistborn. L’ultimo impero Fanucci editore inaugura la trilogia di Mistborn, di cui fanno parte anche i due romanzi Il pozzo dell’ascensione (2007) e Il campione delle ere (2008). 




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