Autore: Sarah
J. Maas
Editore: Mondadori
Traduzione: Francesca Novajara e Giovanna Scocchera
Genere: Fantasy
Pagine: 462
Anno di pubblicazione: 2016
SINOSSI
RECENSIONE
Con questo libro ho avuto
problemi…nel senso che di solito cerco di assaporare ogni pagina assimilandola
in modo tranquillo, pacato, con questo fantasy non ce l’ho fatta. L’ho
letteralmente divorato! Rallentavo solo perché vedevo che stavo arrivando alla
fine e non volevo staccarmi dal ritorno alla vita, se così si può dire, della protagonista. Celaena
Sardothien è un’Assassina, ha avuto una vita difficile e dopo la morte dei suoi
genitori ha avuto come padre il “re” degli assassini che l’aveva plasmata a suo
piacere usandola come arma per i propri interessi. Celaena dopo anni di
allenamenti estenuanti, prove estreme, punizioni era diventata bravissima
infatti era la più brava tra gli Assassini. Ma evidentemente non era destinata
a quella vita con Arobynn per questo fu tradita e mandata a scontare la prigionia
a Endovier un luogo dal quale nessuno
usciva vivo. Molti morivano dopo poco tempo, altri impiegavano un po’ di più,
Celaena era quasi riuscita a scappare uccidendo molte guardie. Naturalmente
questa presa di posizione le costò una dura punizione, ma ormai non contava più
anche se le facevano male dentro e fuori. In quella prigionia aveva conosciuto
i ribelli che cercavano di ribaltare il trono del re di Adarlan preso con la
forza e spargimento di sangue. E chi la viene a liberare dalla sua agonia un
bel giorno? Il principe di Adarlan, Dorian Havilliard insieme al capitano delle
guardie Chaol Westfall e a un nutrito numero di guardie. La tiravano fuori da
lì, lei non credeva a quello che stava succedendo e anziché capirne di più
pensava a come scappare e far fuori tutti. Era la sua natura si deve
comprendere il suo atteggiamento, anche perché stava per recarsi a Adarlan dove
c’era il re malvagio che aveva ucciso tutti quelli che non si erano
assoggettati a lui. Aveva fatto sparire la magia e con essa tutti quelli che la
praticavano. Se non erano fuggiti erano morti grazie ai suoi roghi. Anche i
libri non erano scampati alla purificazione dall’arte magica. Aveva distrutto
tutto e regnava su un trono coperto di sangue. Tutti guardavano Celaena con
curiosità, paura e nervosismo, non erano tranquilli con un’Assassina anche se
ora era pelle e ossa. Se voleva la libertà doveva combattere e vincere per
diventare la paladina del re. Avrebbe continuato a fare quello che sapeva fare
meglio, ma al servizio del re. Tentennamenti, rifiuti, piani di fuga, tutto
questo pensava Celaena mentre era ospite nel castello di pietra parte vecchia
che scompariva quasi davanti all’adiacente castello di cristallo. Il re aveva
voglie di magnificenza che venivano tutte dimostrate con quello che faceva. Celaena
doveva combattere in un torneo tra paladini e tra di essi si nascondeva un
bruto che voleva vincere a tutti i costi. O forse chi lo sponsorizzava ambiva
alla vittoria con ogni mezzo. Nel frattempo tra allenamenti, giusto riposo,
cibo e letture, Celaena viene a scoprire un passaggio misterioso dietro uno
splendido arazzo che da una parte la fa rabbrividire e dall’altra la
incuriosisce. Non poteva farne parola con nessuno, nemmeno con la principessa
di Eyllwe, Nehemia. Grazie a lei e a qualcun altro entra in un mondo che
credeva perso per sempre, ma che ancora non comprende appieno e che le fa anche
paura. Tra duelli, invidie, amicizie, tiri mancini e letali Celaena vive
un’amicizia fatta di alti e bassi con Chaol e un’amicizia troppo ravvicinata
con Dorian. Come andrà a finire? Dovete assolutamente leggere il libro perché
altrimenti direi troppo e non va bene. La scrittura della Maas è semplice e
coinvolge tenendo il lettore incollato alle pagine del libro. Anche se l'ho trovata decisamente più semplice rispetto alla scrittura di Brandon Sanderson. Prima di questo libro avevo letto "Mistborn. L'ultimo impero" (il primo libro della trilogia) e forse mi aspettavo di trovare uno stile di scrittura simile, ma, per ora, si difende bene anche la Maas. Oltre a Celaena io
mi sono affezionata a Chaol burbero, severo, ma che nasconde un’anima nobile
che non tira fuori facilmente. Forse ci si avvicina al personaggio di Celaena perché cerca la rivalsa da persone che l'hanno tradita e umiliata quindi al momento il lettore si avvicina all'elemento più debole. Ho già iniziato il secondo libro della saga “La
corona di mezzanotte”, è più forte di me non riesco a fermarmi devo sapere cosa accadrà! Buona lettura!
P.s. Prima de Il trono di ghiaccio ci sono delle novelle che spiegano gli accadimenti antecedenti il primo libro della saga. Io ho comprato d'impulso questo libro e non sapevo del prequel, ma posso rimediare. Vi scrivo qui quali sono le novelle da leggere prima de "Il trono di ghiaccio" per avere un quadro completo: “L'assassina e il signore dei pirati”, “L'assassina e il deserto”, “L'assassina e il male”, “L'assassina e l'impero”, poi raccolte ne “La lama dell'assassina”
L’autore
Sarah J. Maas è nata
e cresciuta a New York, ma dopo essersi laureata nel 2008 si è trasferita nel
sud della California. Ha avuto sempre una passione smodata per le storie di
fate e il folclore, anche se preferirebbe essere quella che fa a pezzi il drago
(anziché la damigella in difficoltà). Quando non è impegnata a lavorare, si
perde tra le sue passioni: Han Solo, sgargianti smalti per unghie e la danza
classica. Ha esordito con Il trono di ghiaccio (Mondadori, 2013), primo romanzo
della saga omonima. Ha poi pubblicato molti romanzi tra cui, sempre con
Mondadori: La corona di mezzanotte (2016),
La corona di fuoco (2018), Regina di Ombre (2018), La corte di rose e di
spine (2019), La corte di nebbia e furia (2019), La corte di ali e rovina
(2019).