Autore: Marcostefano Gallo
Editore: Scatole Parlanti
Genere: Fantasy
Pagine: 200
Anno di pubblicazione: 2020
SINOSSI
Il Rêverie, lo zoo più
importante di Parigi, versa in gravi condizioni economiche. Il signor Lemer
incarica quindi il direttore, il viscido Truffault, di contattare un
contrabbandiere di nome Igor Kovoc per far sì che si possa sopperire alla
mancanza di fondi vendendo i cuccioli presenti in sovrannumero. Sarà il
barbagianni Anselmo a informare gli abitanti dello zoo, che si riuniranno
subito per trovare una soluzione. Scopriranno che l’unico modo di salvarsi sarà
quello di evocare l’Arca dell’Alleanza. Per far ciò, bisognerà riunire i
frammenti di una pietra, e solo il prescelto dalla profezia potrà compiere l’impresa:
Benny, un cucciolo di foca. In una serie di peripezie fuori dal comune, dal
Sudamerica al Polo Nord, i piccoli ma coraggiosi animali, protagonisti di
questa magica avventura, riusciranno a salvare i loro amici dalle grinfie di
Truffault e del malvagio Kovoc?
RECENSIONE
Questo
fantasy insegna molto al lettore, è un libro che non riuscivo ad abbandonare
perché mi ero affezionata agli animali del Rêverie. Animali dentro ad uno zoo
sradicati dai loro habitat e messi nelle gabbie per divertire bambini e adulti!
Che ci sarà poi di tanto divertente nel guardare leoni, elefanti, iene, foche…
in una gabbia? Non serve una mentalità animalista ed estremista per capire che
quel divertimento può essere macabro o non salutare né per i bambini né per gli
adulti. I bambini dovrebbero capire che gli animali stanno bene nel loro
habitat e quindi sarebbe opportuno far seguire loro dei documentari sul tema,
non portarli ad uno zoo. Non si può insegnare loro l’onnipotenza dell’uomo che
assoggetta tutto e tutti perché l’uomo non è affatto onnipotente, ma un ospite,
un ultimo arrivato!
Nello zoo descritto dall’autore gli animali sono nervosi perché Anselmo, il
barbagianni saggio e sapiente ha sentito che sono in deficit, quindi il
proprietario Lemer e il direttore Truffault (un cognome che ha la radice che
descrive la sua natura truffaldina) hanno una soluzione agghiacciante per non
chiudere lo zoo. Vendere i cuccioli e gli adulti in surplus ad un trafficante
russo! Non hanno ritegno, non hanno empatia, non provano pena nei confronti
degli animali che grazie ad Anselmo vengono a sapere della situazione!
Grazie ai ratti con i quali commerciano, possono partecipare
alla riunione indetta dall’elefante
più anziano, Namir, che riusciva a tenere tutti a bada. In quella riunione, una
delle tante che facevano all’insaputa dei guardiani, animali che per natura non
si sopportavano erano lì per decidere sulle loro sorti e sulla sorte dei loro
piccoli, anche dei piccoli di razze diverse perché
c’era collaborazione. Caratteristica
quest’ultima che manca a molti umani, e si vede in più di un’occasione
soprattutto nel periodo che stiamo attraversando proprio in questo 2020. Gli animali
si univano per far fronte ad un grande pericolo che poteva toccare ognuno di
loro. Il colto e furbo barbagianni si intromette nella
riunione per dire che c’è una via di salvezza, ma sarà una via difficile. Servirà il prescelto, la
forza e la resistenza degli
altri che attenderanno nello zoo il ritorno degli eroi dalla missione. Il
prescelto era Benny, figlio di Gaia e King le foche che sognavano l’artico, che
sarebbe andato in missione con Anselmo, Adele il cane preso
dalla strada da un
guardiano dello zoo che poteva muoversi liberamente in città e che sapeva
farlo, Mario la talpa scienziato e Cesare il cucciolo di tartaruga grande amico
di Benny che si intrufolò tra loro. Benny doveva andare a parlare con il Dodò,
un animale creduto estinto da molte specie, un animale magico che doveva dar loro la soluzione per salvarli. Varie
peripezie attendevano gli amici. Un oggetto da ricomporre poteva portarli
all’Arca che li avrebbe portati nei loro habitat. Riusciranno i cinque eroi
nell’impresa? Un romanzo emozionante, un fantasy che denuncia l’oppressione del
diverso, una storia che fa pensare al rispetto per il mondo animale e per
l’ambiente in generale. Uniti per vincere contro l’indifferenza, la malvagità,
l’essere venale degli umani. Lo strano
caso del Rêverie è una favola per piccoli, ma anche per grandi che hanno
dimenticato la bontà, l’umiltà, la comprensione e sono diventati aridi al punto
di non mostrare pietà davanti alla sofferenza. Questo romanzo porta il lettore
a fermarsi e riflettere su quello che sta succedendo intorno a lui. Una storia
pregna di scene emozionanti che il lettore elabora nella sua mente grazie alla
ingegnosa scrittura dell’autore che fa sognare e comprendere. Un’Arca come le
due celebri, una della salvezza e l’altra dell’alleanza e in questa storia
coesistono entrambe le situazioni. Faccio i
complimenti all’autore che ha saputo guidare il lettore con la sua magica
scrittura che lo tiene incollato alle pagine fino alla fine. Sembra di vedere
un mago che racconta in chiave fantastica, per far comprendere meglio, ciò che
gli umani dovrebbero fare, che magari in tempi passati facevano e che ora hanno
dimenticato di fare. Un libro da leggere anche in famiglia nel periodo di
Natale dove magari lo spirito di bontà, almeno per alcuni, è più elevato.
Complimenti all’autore perché la storia è decisamente coinvolgente! Non rimane che augurarvi una buona lettura!
L’autore
Marcostefano Gallo vive in Calabria e si è laureato in Storia dell’Arte. Scrittore,
cantante e autore della band Noir Col, ha esordito nella narrativa nel 2007 con
L’arte di uccidere, a cui hanno fatto seguito Le parole del vento, L’infinito
per me (2008) e La vendetta ha il mio stesso nome (2009). Con Ferrari Editore
ha pubblicato il fortunato romanzo Circo Dovrosky (2016) e La fragilità dei
palindromi (2018), che annovera il patrocinio onorario della Società Dante
Alighieri di Cracovia.