sabato 24 ottobre 2020

La prima melodia. Overture de le cronache armoniche: recensione

 





Autore: Stefano Impellitteri

Editore: Self Publishing

Genere: Fantasy

Pagine: 484

Anno di pubblicazione: 2020


 

SINOSSI


In un mondo dove la magia della musica non è solo una metafora, ma vita reale, anche le spade vengono forgiate per creare melodie di salvezza o distruzione. Non tutti però sono in grado di usare le melodie ed i suoi effetti; cosa hanno di diverso questi "guerrieri armonici"? Un padre di famiglia desidera dare una svolta alle loro vite; vorrebbe costruire un mulino ma lotta contro una politica che non dà spazio ai ceti sociali inferiori. Un regno guidato da un Re-Dio immortale è impegnato in una guerra che racchiude al suo interno qualcosa che non va, qualcosa di sbagliato. Una misteriosa spada nasconde un segreto e risveglia con la sua musica capacità magiche ad alcuni che la toccano. Tutte queste trame si intrecceranno in un mondo fatto di schiavi e padroni, dove i suoi attori lotteranno anche con l'eventualità di perdere ogni cosa; perché le proprie battaglie si affrontano con il fine di vincerle, ma con lo scopo di combatterle.

 

RECENSIONE


A malincuore ho lasciato che i miei occhi arrivassero affamati alla fine della storia, per sapere come finiva, anche se La prima melodia, overture delle cronache armoniche è il primo libro di una duologia. È sempre la stessa storia, con i libri validi, da una parte non vedo l’ora di arrivare alla fine per sapere, am dall’altra non vorrei arrivarci mai per non separarmi da quella lettura. La prima melodia è un fantasy originale dove la magia si manifesta in musica, suonando particolari spade. Non tutti possono farlo perché la spada con la quale si fa l’esame, Prima Melodia, deve comunicare con chi la usa. Una volta questo privilegio era riservato agli altagente, ma visto che questi perivano in molti nelle battaglie contro le scaglie ad un certo punto i sovralti avevano aperto la possibilità di provare a diventare dei soldati anche ai bassoplebe. La necessità fa usare persone che non si rispettano. Alti, bassi… il futuro delle persone, la loro vita si basava sull’altezza. Il protagonista Freyn appartiene ai bassoplebe, suo padre, Elrinam, aveva combattuto in prima linea nella guerra del reame di Heddelf. Elrinam e Freyn un giorno assistono ad un omicidio di un ragazzo che portava i colori del sovralto Alfarinn. Heddelf era governata da quattro casate che si distinguevano tra loro per i colori e per le quattro amministrazioni affidate ad ognuno, che riguardavano il potere legislativo, l’esecutivo, il giudiziario e l’economico. Il capo di tutto il reame era il re-dio Knott apparentemente umano che non diventava mai vecchio. Le note che uscivano dalle spade comandavano gli elementi acqua, fuoco e aria, alcuni soldati potevano comadarne uno mentre altri li comandavano tutti e tre. Naturalmente il re-dio li comandava tutti e aveva il potere di controllare l’intera terra. Per questo personaggio, per il materiale della sua spada e della sua armatura, l’armonio,  ho trovato delle assonanze con il mondo di Brandon Sanderson e forse c’è un influsso dal particolare e meraviglioso fantasy dell’autore americano. Ma tornando a parlare dell’autore italiano, Stefano Impellitteri autore del libro, possiamo dire che la sua scrittura non ha nulla da invidiare a degli autori navigati del fantasy perché è complessa, ma lineare, si fa capire e i suoi personaggi sono semplici e sofisticati al tempo stesso, alcuni entrano in sintonia col lettore al quale sembra di poter avere vicino degli amici particolari. Nella storia notiamo la distinzione tra gente trattata male o con sufficienza perché bassa e gente altezzosa solo per l’altezza, una storia che denuncia la disparità sociale sempre presente nel mondo odierno, quello che si vive, che viene riportato anche in certi libri. Il fantasy, appunto, ha sempre denunciato diseguaglianze tra i popoli, tra villaggi, tra città, ha sempre sottolineato la tristezza di certe condizioni, la voglia di emergere di chi viene maltrattato, la capacità di farlo da parte di chi è considerato un reietto; ha anche sottolineato quanto sono viscidi quelli che sottomettono, esponendo segreti e apparenze che tengono in scacco chi non riesce a ribellarsi. In particolare, ne La prima melodia, c’è un personaggio subdolo che entra subito in antipatia, almeno con me, che vuole tenere nascosta la verità, che non vuole perdere privilegi e che vuole guadagnare sempre di più e diventare più potente. Situazioni che si vedono nella realtà. Il libro di Impellitteri non è da meno rispetto ai fantasy che riempiono gli scaffali delle librerie e soprattutto è un valido fantasy nato da una mano italiana.Un fantasy che denuncia certe situazioni e condizioni, ma che fa sognare il lettore catturandolo con le note magiche. Di solito i grandi del genere sono per lo più stranieri e non si guarda intorno, nel proprio territorio, alla ricerca di uno scritto valido. Secondo me Impellitteri ha molte caratteristiche che hanno certi grandi autori. Tornando al personaggio di spicco posso dire che Freyn si ritroverà a subire le ingiustizie di un sovralto avido al quale non sta a cuore il bene di nessuno se non il proprio, ed arriverà a servire un altro sovralto. Riuscirà a conoscere bene il nemico contro il quale combattono da anni gli altagente e a farsi un’opinione su di lui. E se il vero nemico fosse in mezzo a loro? Se un sovralto e non solo lui lo avesse capito? E se fosse una bugia a tenere tutte le persone attente al grande spettacolo presentato ai loro occhi? Qual era la scaglia da eliminare? Potrete saperlo solo leggendo la bellissima storia creata da Stefano Impellitteri. Buona lettura!

 

P.s. Il secondo libro dovrebbe uscire nel 2021


 

L’autore

Stefano Impellitteri racconta: Sono nato nell’82 ed ho vissuto l’adolescenza in una situazione molto isolata a causa di fattori familiari. Questo mi ha portato a aver principalmente la sola fantasia come compagno di giochi ed a occupare quei lunghi pomeriggi. Probabilmente quella è stata una bella “palestra” che mi ha catapultato poi nel genere fantasy. Con la maggiore età, quando ho potuto prendere in mano la mia vita, mi sono buttato a capofitto nella musica. Sono infatti il batterista degli AURORABRIVIDO, band con cui ho avuto molteplici soddisfazioni fino ad aprire un canale youtube. Abbiamo messo in pausa quel progetto e mi sono trovato con molto tempo a disposizione e con il desiderio di esternare in altro modo le emozioni che non sfogavo più dietro la batteria. Ho cercato e trovato da qualche parte dentro di me una storia che ritenevo doveva essere raccontata. Da divoratore seriale di romanzi fantasy, mi sono messo in gioco e dopo un anno di lavoro ho pubblicato quella storia. Ho così aperto una nuova strada in cui spero di poter crescere e migliorare.




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