Autore: Stefano Impellitteri
Editore: Self Publishing
Genere: Fantasy
Pagine: 484
Anno di pubblicazione: 2020
SINOSSI
In un mondo dove la magia della musica non è solo una metafora, ma vita reale, anche le spade vengono forgiate per creare melodie di salvezza o distruzione. Non tutti però sono in grado di usare le melodie ed i suoi effetti; cosa hanno di diverso questi "guerrieri armonici"? Un padre di famiglia desidera dare una svolta alle loro vite; vorrebbe costruire un mulino ma lotta contro una politica che non dà spazio ai ceti sociali inferiori. Un regno guidato da un Re-Dio immortale è impegnato in una guerra che racchiude al suo interno qualcosa che non va, qualcosa di sbagliato. Una misteriosa spada nasconde un segreto e risveglia con la sua musica capacità magiche ad alcuni che la toccano. Tutte queste trame si intrecceranno in un mondo fatto di schiavi e padroni, dove i suoi attori lotteranno anche con l'eventualità di perdere ogni cosa; perché le proprie battaglie si affrontano con il fine di vincerle, ma con lo scopo di combatterle.
RECENSIONE
A
malincuore ho lasciato che i miei occhi arrivassero affamati alla fine della
storia, per sapere come finiva, anche se La
prima melodia, overture delle cronache armoniche è il primo libro di una
duologia. È sempre la stessa storia, con i libri validi, da una parte non vedo
l’ora di arrivare alla fine per sapere, am dall’altra non vorrei arrivarci mai
per non separarmi da quella lettura. La
prima melodia è un fantasy originale dove la magia si manifesta in musica,
suonando particolari spade. Non tutti possono farlo perché la spada con la
quale si fa l’esame, Prima Melodia, deve comunicare con chi la usa. Una volta
questo privilegio era riservato agli altagente, ma visto che questi perivano in
molti nelle battaglie contro le scaglie ad un certo punto i sovralti avevano
aperto la possibilità di provare a diventare dei soldati anche ai bassoplebe. La
necessità fa usare persone che non si rispettano. Alti, bassi… il futuro delle
persone, la loro vita si basava sull’altezza. Il protagonista Freyn appartiene
ai bassoplebe, suo padre, Elrinam, aveva combattuto in prima linea nella guerra
del reame di Heddelf. Elrinam e Freyn un giorno assistono ad un omicidio di un
ragazzo che portava i colori del sovralto Alfarinn. Heddelf era governata da
quattro casate che si distinguevano tra loro per i colori e per le quattro
amministrazioni affidate ad ognuno, che riguardavano il potere legislativo,
l’esecutivo, il giudiziario e l’economico. Il capo di tutto il reame era il
re-dio Knott apparentemente umano che non diventava mai vecchio. Le note che
uscivano dalle spade comandavano gli elementi acqua, fuoco e aria, alcuni
soldati potevano comadarne uno mentre altri li comandavano tutti e tre.
Naturalmente il re-dio li comandava tutti e aveva il potere di controllare
l’intera terra. Per questo personaggio, per il materiale della sua spada e
della sua armatura, l’armonio, ho
trovato delle assonanze con il mondo di Brandon Sanderson e forse c’è un
influsso dal particolare e meraviglioso fantasy dell’autore americano. Ma
tornando a parlare dell’autore italiano, Stefano Impellitteri autore del libro,
possiamo dire che la sua scrittura non ha nulla da invidiare a degli autori
navigati del fantasy perché è complessa, ma lineare, si fa capire e i suoi
personaggi sono semplici e sofisticati al tempo stesso, alcuni entrano in
sintonia col lettore al quale sembra di poter avere vicino degli amici
particolari. Nella storia notiamo la distinzione tra gente trattata male o con
sufficienza perché bassa e gente altezzosa solo per l’altezza, una storia che
denuncia la disparità sociale sempre presente nel mondo odierno, quello che si
vive, che viene riportato anche in certi libri. Il fantasy, appunto, ha sempre
denunciato diseguaglianze tra i popoli, tra villaggi, tra città, ha sempre
sottolineato la tristezza di certe condizioni, la voglia di emergere di chi
viene maltrattato, la capacità di farlo da parte di chi è considerato un
reietto; ha anche sottolineato quanto sono viscidi quelli che sottomettono,
esponendo segreti e apparenze che tengono in scacco chi non riesce a
ribellarsi. In particolare, ne La prima
melodia, c’è un personaggio subdolo che entra subito in antipatia, almeno
con me, che vuole tenere nascosta la verità, che non vuole perdere privilegi e
che vuole guadagnare sempre di più e diventare più potente. Situazioni che si
vedono nella realtà. Il libro di Impellitteri non è da meno rispetto ai fantasy
che riempiono gli scaffali delle librerie e soprattutto è un valido fantasy
nato da una mano italiana.Un fantasy che denuncia certe situazioni e
condizioni, ma che fa sognare il lettore catturandolo con le note magiche. Di
solito i grandi del genere sono per lo più stranieri e non si guarda intorno,
nel proprio territorio, alla ricerca di uno scritto valido. Secondo me
Impellitteri ha molte caratteristiche che hanno certi grandi autori. Tornando
al personaggio di spicco posso dire che Freyn si ritroverà a subire le
ingiustizie di un sovralto avido al quale non sta a cuore il bene di nessuno se
non il proprio, ed arriverà a servire un altro sovralto. Riuscirà a conoscere
bene il nemico contro il quale combattono da anni gli altagente e a farsi
un’opinione su di lui. E se il vero nemico fosse in mezzo a loro? Se un
sovralto e non solo lui lo avesse capito? E se fosse una bugia a tenere tutte
le persone attente al grande spettacolo presentato ai loro occhi? Qual era la
scaglia da eliminare? Potrete saperlo solo leggendo la bellissima storia creata
da Stefano Impellitteri. Buona lettura!
P.s. Il
secondo libro dovrebbe uscire nel 2021
L’autore
Stefano Impellitteri
racconta: Sono nato nell’82 ed ho vissuto l’adolescenza in una situazione molto
isolata a causa di fattori familiari. Questo mi ha portato a aver
principalmente la sola fantasia come compagno di giochi ed a occupare quei
lunghi pomeriggi. Probabilmente quella è stata una bella “palestra” che mi ha
catapultato poi nel genere fantasy. Con la maggiore età, quando ho potuto
prendere in mano la mia vita, mi sono buttato a capofitto nella musica. Sono
infatti il batterista degli AURORABRIVIDO, band con cui ho avuto molteplici
soddisfazioni fino ad aprire un canale youtube. Abbiamo messo in pausa quel
progetto e mi sono trovato con molto tempo a disposizione e con il desiderio di
esternare in altro modo le emozioni che non sfogavo più dietro la batteria. Ho
cercato e trovato da qualche parte dentro di me una storia che ritenevo doveva
essere raccontata. Da divoratore seriale di romanzi fantasy, mi sono messo in
gioco e dopo un anno di lavoro ho pubblicato quella storia. Ho così aperto una
nuova strada in cui spero di poter crescere e migliorare.
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