venerdì 27 aprile 2018

La voce del crimine: recensione

Recensione scritta per www.thrillernord.it






http://thrillernord.it/la-voce-del-crimine/


Autore: Ed McBain

Traduttore: Andreina Negretti
Editore: Einaudi
Pagine: 246
Genere: Poliziesco
Anno di Pubblicazione: 2018


Sinossi: È una primavera turbolenta per gli agenti dell’87° distretto. Carella e soci sono chiamati a indagare sull’efferato omicidio di un giovane trovato crocifisso in una vecchia casa occupata, a scovare lo scassinatore che sta seminando il panico nell’elegante Richardson Drive. E, soprattutto, a interpretare le minacce del Sordo, che ha ricominciato a perseguitarli. Telefonate, lettere anonime; i mezzi del famigerato latitante sono sempre gli stessi. Finché, dentro una busta indirizzata a Steve Carella, arrivano le immagini di George Washington e di Edgar J. Hoover, e la pista degli inquirenti comincia a somigliare sempre più a una pericolosa sciarada. La voce del crimine contiene gli ingredienti del migliore Ed McBain: una metropoli ancora più cupa e sfaccettata della New York alla quale s’ispira, una squadra di detective capace di bucare la pagina con la propria irriducibile umanità e un killer spietato disposto a metterli alla prova.


Recensione:
Carella e i suoi colleghi sono sempre indaffarati all’87° distretto per cercare di combattere il crimine, ma in questa storia sono impegnati su tre fronti.
Risoluti, imperturbabili, sempre di corsa e sempre pronti a risolvere delitti e questioni di ordine pubblico, gli agenti dell’87° sono anche simpatici e romantici quando hanno a disposizione qualche ora per la loro vita quotidiana.
In questa nuova avventura, sono impegnati con un omicidio sconvolgente per l’atrocità usata; con un nemico che ben conoscono, il Sordo, che ha deciso di intrattenerli con un indovinello – composto da fotocopie di foto che arrivano al Distretto una dietro l’altra – che riguarda la rapina dichiarata ai danni di una banca della città; infine, con un ladro che colpisce appartamenti senza proprietari – lontani per lavoro o per godersi le amate vacanze.
Non si riposano mai gli agenti dell’87°, perché il crimine è sempre sveglio nella città di Isola.
Ed McBain descrive le avventure di Carella, Meyer, Kling, Hawes e degli altri colleghi del Distretto senza abbellimenti che potrebbero appesantire la storia; al contrario colpisce l’attenzione del lettore, che rimane piacevolmente catturato dalla lettura e che riesce a vivere i personaggi e la loro quotidianità come se fosse insieme a loro, come se fosse un loro amico o un loro collega. Nella Voce del crimine la dinamicità dei fatti crea una suspense che impegna lo spettatore a mantenere una viva attenzione fino alla fine.
I libri di Ed McBain sono stati recentemente ripubblicati da Einaudi con prefazione di Maurizio De Giovanni, che adora questo scrittore e l’87° Distretto.





Ed McBain (1926-2005) è un eteronimo dello scrittore Evan Hunter, nato a New York il 15 ottobre 1926 con il nome di Salvatore Albert Lombino. Ha scritto centinaia di romanzi e racconti e firmato, tra le altre, la sceneggiatura originale degli Uccelli di Hitchcock. Dal 2017 Stile Libero sta riproponendo, a cura di Maurizio de Giovanni, tutta la serie dell’87° distretto.




                                      Recensione scritta per www.thrillernord.it

martedì 24 aprile 2018

Anonimo: recensione

Recensione scritta per www.thrillernord.it





http://thrillernord.it/anonimo/



Autore: Ursula Poznanski Arno Strobel

Traduzione: Lucia Ferrantini
Editore: Giunti
Pagine: 400
Genere: Thriller
Anno di Pubblicazione: 2018



Sinossi: Decidere della vita o della morte di qualcuno senza sporcarsi le mani di sangue, nascosti dietro il completo anonimato: un sogno per molti, un incubo per altri. È questa l’inquietante offerta di Trajan, il misterioso amministratore di un forum che sta spopolando nel dark web. Un forum dal nome piuttosto allusivo: Morituri. Chiunque può proporre il suo candidato e metterlo ai voti. Chiunque può vedere appagato il proprio desiderio di vendetta, i propri istinti più sadici. Potrebbe trattarsi di uno scherzo? Ogni dubbio viene fugato quando una serie di esecuzioni particolarmente cruente lascia la città di Amburgo sotto shock. È il primo caso che il commissario Daniel Buchholz e la sua nuova collega Nina Salomon si troveranno ad affrontare insieme. Ma la situazione rischia ben presto di sfuggire di mano: appena la notizia si diffonde, gli utenti del forum diventano milioni, mentre ogni tentativo di cancellare il sito fallisce. Per i due investigatori inizia una corsa contro il tempo per individuare la prossima vittima e fermare il killer. Gli indizi a disposizione sono pochi e la descrizione del prescelto troppo vaga: un avvocato che ha scagionato uno stupratore, una moglie che se la fa con il fratello del marito, un medico incapace che scarica le colpe sui colleghi… Il commissario Buchholz, impeccabile e maniaco del controllo, non avrà altra scelta che mettere da parte i suoi pregiudizi e lavorare fianco a fianco con l’irascibile Nina Salomon, decisamente insofferente alle regole, eppure dotata di un intuito infallibile. Ma Internet è uno spazio infinito, e gli utenti sono moltissimi e nascosti sotto il manto dell’anonimato: solo la morte è estremamente concreta, ed è molto più vicina di quanto Buchholz e Salomon possano immaginare.

Recensione:
Gli occhi scorrono le righe di inchiostro nelle pagine bianche senza fermarsi un attimo. Leggono ogni parola, la tensione arriva alle stelle, ma gli occhi non si staccano dalla storia, è necessario arrivare alla fine!
È come se fossero ipnotizzati dal susseguirsi dei cruenti avvenimenti, come se fossero risucchiati da quei personaggi che parlando in prima persona aumentano l’inquietudine, perché è come se il lettore fosse nei personaggi e vedesse gli avvenimenti che vedono gli stessi personaggi.
Un punto di vista originale e diverso dal solito.
Ad Amburgo la polizia non sta passando un periodo facile a causa di un seriale che ha deciso di mettersi al di là di una tastiera e far decidere al pubblico del suo forum se alcune persone debbano vivere o morire. La polizia annaspa e non riesce a mettersi sulle tracce del pazzo che elimina le persone messe in lista e votate dagli utenti.
Come si fa a essere così sadici?
Questo sarebbe il quesito che balena in testa, vera o falsa che sia la persona, ma poi… riflettendoci… nella mente si forma un’altra domanda: “Davvero tu non vorresti vedere morto qualcuno?
Una persona che ti dà fastidio, di cui hai paura, che ti perseguita?”.
Porsi questo interrogativo è pericoloso perché potrebbe avere una risposta per niente scontata. Ma nessuno può fare il giustiziere decidendo della vita degli altri, nemmeno chi non è virtuoso.
Allora lo fa per uno scopo, ma quale sarà?
Il problema è che lui fa vedere come ammazza la gente e gli utenti del forum aumentano a vista d’occhio. Attira molti pazzi maniaci ma anche molti che scrivono di non votare, per far fermare queste morti assurde… soprattutto dopo aver visto la penultima lista.
Nina Salomon, la poliziotta appena arrivata ad Amburgo, segue regole tutte sue per cercare di scoprire chi è Trajan – così si chiama l’hacker che ha inventato il macabro forum – rischiando la sua vita e quella delle persone che sono nel suo quotidiano. Daniel Buchholz, suo collega e superiore, cerca di riportarla sulla giusta via da seguire, inutilmente.
Tra litigi e ore di sonno perse, le indagini vanno avanti; ma il pazzo assassino è davvero vicino, molto vicino!
Perché Trajan continua indifferente a uccidere persone?
Vuole farsi notare o vuole dire qualcosa?






Ursula Poznanski, nata nel 1968 a Vienna è stata giornalista per riviste medico-scientifiche, successivamente scrittrice di libri per ragazzi e thriller.
Arno Strobel è nato in Germania nel 1962, è diventato scrittore a tempo pieno nel 2014, dopo aver lavorato a lungo presso l’ufficio IT di una grossa banca.





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martedì 10 aprile 2018

L'uomo dei dubbi: recensione

Recensione scritta per www.thrillernord.it






http://thrillernord.it/luomo-dei-dubbi/

Prefazione di Maurizio De Giovanni

Autore: Ed McBain

Traduttore: Andreina Negretti
Editore: Einaudi
Pagine: 198
Genere: Thriller
Anno di Pubblicazione: 2018




Sinossi: Roger Broome è arrivato nella metropoli per incrementare la modesta attività che conduce in una piccoa località vicina insieme alla madre, «l’unica donna bella dalla quale sia mai stato amato».Alla vigilia della partenza, euforico per il buon esito degli affari, si concede un giro per bar, ed è cosí che conosce Molly, aspirante segretaria bruttina ma disponibile. Dopo un giro di drink, i due si spostano nella camera di lui. Quella notte succede qualcosa di terribile, tanto che al mattino l’unico pensiero di Roger è cercare la piú vicina di stazione di polizia. Eppure, nel corso di una gelida giornata di febbraio, sullo sfondo della metropoli immaginaria che «non è New York ma non potrebbe esserlo di piú», tutto concorre a tenerlo lontano dall’87° distretto. Il misterioso furto di un frigorifero ai danni della padrona di casa, un mefistofelico vicino di stanza, e, soprattutto, l’incontro con la giovane Amelia, che lo seduce con i modi spigliati e la scura pelle di velluto. Con L’uomo deidubbi, Ed McBain rivoluziona la serie dell’87° distretto regalandoci un Norman Bates pieno di fragilità e rovelli, e per questo ancora piú pericoloso dell’originale.

Recensione:
Leggendo un libro di McBain si potrebbe pensare che è un autore sbrigativo, che è impaziente di chiudere un racconto, già ristretto per definizione, o che non ha voglia di sprecare parole per intrattenere i suoi lettori più del dovuto, e invece, quando si leggono altri suoi libri, si cambia idea! Leggere dei casi dell’87° distretto è come leggere di amici che svolgono un lavoro pesante e pericoloso, amici che hanno i loro problemi quotidiani, che si arrabbiano e si sfogano; è come se gli uomini che compongono l’87° distretto fossero persone vicine al lettore. McBain crea un legame con quegli uomini e il lettore si affeziona agli stessi mano a mano che legge i loro casi.
In questo libro, però, la presenza dell’87° è marginale. Non sono loro i protagonisti e nemmeno le loro beghe familiari o i loro problemi giornalieri. Il protagonista è Roger Broome, un artigiano che da Carey va a vendere i propri manufatti nella città dove ha sede l’87° distretto. Roger è un ragazzo che lavora il legno insieme al fratello, che ha un negozietto nel suo paese e che cerca di mandare avanti la famiglia, visto che dopo la morte del padre tocca a lui, con quel lavoro. Un ragazzo che vive con la madre e il fratello e che non conosce i vizi della città. Un ragazzo che tiene molto al giudizio della madre che guida le sue azioni, ma anche un ragazzo che nasconde un brutto segreto!
McBain nell’Uomo dei dubbi si supera e, anche se non rende protagonisti i suoi soliti personaggi, non perde carisma, anzi, lo raddoppia; il lettore quasi dimentica l’87° perché la sua attenzione è rivolta tutta alla tensione creata magistralmente dal dubbio di Roger, dal suo voler parlare con dei membri della squadra e dal suo ritirarsi per tempo. Il lettore rimane “intrappolato” in un sottile gioco di suspense dal quale viene liberato solo alla fine. La curiosità fa creare domande al lettore attraverso le quali potrebbe anche capire cosa succede, ma potrà esserne sicuro solo alla fine.
Quindi buona lettura!






Ed McBain (New York 1926 – Weston, Connecticut 2005) narratore statunitense. Ha debuttato con il nome di Evan Hunter pubblicando romanzi di denuncia sociale (Il seme della violenza, The black-board jungle, 1954), a cui è seguita una serie di romanzi polizieschi che narrano le vicende di un immaginario 87º distretto di polizia newyorkese.

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