sabato 31 maggio 2014

Premio Campiello: i finalisti.







Il Premio Campiello 2014 ha i suoi cinque finalisti!

Michele Mari, Roderick Duddle (Einaudi)

Figlio di una prostituta, Roderick cresce tra furfanti e ubriaconi all'Oca Rossa, fumosa locanda con annesso bordello. Quando la madre muore, il proprietario pensa bene di cacciarlo: quello che entrambi ignorano è che nel destino di Roderick è nascosta un'immensa fortuna, e quel medaglione che porta al collo ne è la prova. Il ragazzino si ritrova alle calcagna una folla di balordi, mentecatti, loschi uomini di legge e amministratori, assassini, suore non proprio convenzionali - ognuno deciso a impadronirsi in un modo o nell'altro di una parte del bottino. E cosi Roderick fugge, per terra e per mare, in un crescendo di imprevisti, omicidi, equivoci e false piste. "Roderick Duddle" è insieme summa e reinvenzione del percorso letterario di Michele Mari: guardando a Dickens e Stevenson, mai cosi amati, disegna una parabola sulla cupidigia e sulla stupidità dell'uomo, ma anche sulla sua capacità di stupirsi di fronte al meraviglioso


Mauro Corona, La voce degli uomini freddi (Mondadori)

C'è un popolo che vive di stenti in una terra ostile. Una terra in cui nevica sempre, anche d'estate, le valanghe incombono dalle giogaie dei monti e le api sono bianche. E gli uomini hanno la carnagione pallida, il carattere chiuso, le parole congelate in bocca. Però è gente capace di riconoscenza, di solidarietà silenziosa, uomini e donne con un istinto operoso che li fa resistere senza lamentarsi, anzi, addirittura lavorare con creativa alacrità, con una fierezza gioiosa, talvolta, pronti a godere dei rari momenti di requie, della bellezza severa del paesaggio, della voce allegra del loro "campo liquido", il torrente che, scorrendo sul fondo della valle, dà impulso a segherie e mulini. Il torrente è una delle voci di questi uomini freddi solo all'apparenza, ed è l'acqua - neve allo stato liquido, si potrebbe dire, che, se da un lato mette in moto tutte le attività, dall'altro innesca il dramma che sta sospeso su quelle vite grame eppure, in qualche modo, felici. Corona ci ha abituato alle narrazioni corali, alle epopee umili di gente che avanza compatta con le proprie storie senza storia solo perché nessuno ha voluto abbassare l'orecchio al livello del suolo per ascoltarne la voce flebile eppure emozionante. Vite che, come scriveva Ungaretti dei morti: "Non fanno più rumore del crescere dell'erba, lieta dove non passa l'uomo". All'armonia di una vita aspra ma equilibrata si contrappone il ritmo disumano delle "città fumanti"...


Giorgio Fontana, Morte di un uomo felice (Sellerio)

Milano, estate 1981: siamo nella fase più tarda, e più feroce, della stagione terroristica in Italia. Non ancora quarantenne, Giacomo Colnaghi a Milano è un magistrato sulla linea del fronte. Coordinando un piccolo gruppo di inquirenti, indaga da tempo sulle attività di una nuova banda armata, responsabile dell'assassinio di un politico democristiano. Il dubbio e l'inquietudine lo accompagnano da sempre. Egli è intensamente cattolico, ma di una religiosità intima e tragica. È di umili origini, ma convinto che la sua riuscita personale sia la prova di vivere in una società aperta. È sposato con figli, ma i rapporti con la famiglia sono distanti e sofferti. Ha due amici carissimi, con i quali incrocia schermaglie polemiche, ama le ore incerte, le periferie, il calcio, gli incontri nelle osterie. Dall'inquietudine è avvolto anche il ricordo del padre Ernesto, che lo lasciò bambino morendo in un'azione partigiana. Quel padre che la famiglia cattolica conformista non potè mai perdonare per la sua ribellione all'ordine, la cui storia eroica Colnaghi ha sempre inseguito, per sapere, e per trattenere quell'unica persona che ha forse amato davvero, pur senza conoscerla. L'inchiesta che svolge è complessa e articolata, tra uffici di procura e covi criminali, tra interrogatori e appostamenti, e andrà a buon fine. Ma la sua coscienza aggiunge alla caccia all'uomo una corsa per capire le ragioni profonde, l'origine delle ferite che stanno attraversando il Paese...


Fausta Garavini, Le vite di Monsù Desiderio (Bompiani)


Il mistero circonda François de Nomé, detto Monsù Desiderio, uno straordinario pittore del Seicento. Ben poco si sa di lui: nato a Metz, in Lorena, visse in Italia, tra Roma e Napoli. Dipinse architetture fantastiche squassate da silenziosi cataclismi, abitate da statue spettrali che sembrano muoversi come figure viventi. Scenari da incubo, sogni pietrificati, il gran teatro della morte e della notte. Su questi quadri densi di ambigue valenze Fausta Garavini costruisce il romanzo di Monsù Desiderio, disegnandone una possibile biografia. La difficile infanzia lorenese, poi l'adolescenza a Roma, dove impara la pittura, incrocia gli artisti del momento e partecipa alla variopinta e tumultuosa vita della città: conosce la corruzione della corte papale, il sesso, i bassifondi, le feste, i soprusi contro gli ebrei, le prediche infuocate dei frati contro le forze demoniache, ma orecchia anche i segreti che filtrano dai circoli ermetici in cui si riuniscono i seguaci di Bruno e Campanella. In questo clima eterogeneo e straniante s'insinua in lui la fascinazione per le antiche rovine, simbolo di una sofferta inclinazione a registrare i crolli interiori, il senso della vanità del tutto. Ventenne, si sposta a Napoli e altre esperienze lo segnano: l'amore per Isabella, l'incontro con lo scienziato, astrologo e "mago" Giambattista Della Porta, la miseria del popolo, le crudeltà del governo spagnolo.


Giorgio Falco, La gemella H (Einaudi)

La storia di tre generazioni della famiglia Hinner, che dalla Germania di Hitler arriva all'Italia dei giorni nostri. A parlare è Hilde, testimone della sua stessa esistenza, ribelle inerte nel mondo progettato dal padre, dai padri. La sua voce, ora laconica ora straripante, narra ottant'anni di vicende private intimamente intrecciate al Novecento, "all'alba dei grandi magazzini", al turismo di massa, all'ossessione del corpo. Fino a innescare un cortocircuito che fa esplodere il nostro presente, denudandolo come mai prima era stato fatto. Se "I Buddenbrock" ripercorreva la decadenza di una famiglia tedesca dell'Ottocento, "La gemella H" non può che registrare il giornaliero "assecondare il flusso di eventi travestiti da soldi" di una famiglia ossessionata dai beni e compromessa con il Male. Decisa a dimenticare, pur di salvarsi.

ROMA DALLA “DOLCE VITA” A “LA GRANDE BELLEZZA” – MAIL ART CALLS

italian versione

ROMA DALLA “DOLCE VITA” A “LA GRANDE BELLEZZA”
«La mail art (arte postale) è una forma artistica che usa il servizio postale come mezzo e crea un feed-back tra mittente e destinatario: si risponde in maniera artistica ad un inoltro artistico – senza questo feed-back non esiste l’arte postale». È uno dei più longevi movimenti artistici della storia e si è evoluta dagli anni ’50 agli anni ’90 a partire dall’opera di Ray Johnson, che l’ha codificata nel 1962 a sua volta influenzato da gruppi precedenti» (WikipediA. L’enciclopedia libera).
Dopo il successo della Mostra Internazionale di Mail Art sul Risorgimento Italiano per il 150esimo Anniversario dell’Unità d’Italia e quella allestita in occasione dell’Anno Costantiniano (organizzate in collaborazione con la GALLERIA VITTORIA) quest’anno, IL TEMPO LA STORIA, ripropone questa modalità di espressività artistica al fine di fornire agli artisti, anche esordienti, la possibilità di rielaborare, veicolare,simbolizzare il rapporto tra Roma e il Cinema dalla “Dolce Vita” a “La Grande Bellezza”, con ogni tecnica e su qualsiasi tipo di supporto.
REGOLAMENTO DEL CONCORSO
Il concorso consiste nella realizzazione di una busta artistica, al cui interno devono trovarsi solo le generalità dell’Autore. Le stesse andranno precisate anche nello spazio destinato al mittente. Ogni partecipante può proporre varie opere, nel formato busta UNI A4 Size (cm 29,7 x 21,1) utilizzando la tecnica espressiva che preferisce (disegni, dipinti, collage, fotografie, poesie, e tutto quello che la creatività suggerisce). In altre parole potrete acquistare una normale busta da lettera formato A4, dipingerla, scriverla, usarla come base per un collage, etc e inviarla a noi indicando il vostro indirizzo come fareste per spedire una normalissima raccomandata. L’opera d’arte non è più la tela ma la stessa busta!!!! Ecco qui qualche esempio:
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Non si accettano lavori spediti via e-mailE’ essenziale firmare l’opera ed usare il francobollo con annullo postale. Le opere di Mail Art dovranno essere spedite per posta raccomandata entro e non oltre il 30/06/2014 al seguente indirizzo:
IL TEMPO LA STORIA ­– VIA PRENESTINA, 178 – 00176 ROMA
L’unico requisito delle opere è contenere da qualche parte e in qualsiasi lingua il testo “Dalla Dolce Vita alla Grande Bellezza”.
La partecipazione alla mostra sarà gratuita per tutti gli Artisti che aderiranno inviando le proprie opere. Le opere saranno selezionate da una giuria internazionale di critici, galleristi e artisti che operano con successo nel mondo del collezionismo e della promozione dell’arte presieduta da UGO FERRERO.
La mostra di Mail Art realizzata in collaborazione con ROMA CAPITALE sarà allestita nell’ambito dell’Estate Romana 2014.
Le opere non saranno restituite e tutte quelle ricevute verranno veicolate anche tramite il circuito dei social e potranno essere “votate” dai visitatori, anche virtuali, della mostra tramite un’apposita pagina dedicata.
Svolgimento della Mostra: ISOLA TIBERINA 21-31 luglio 2014.
Tutti gli aggiornamenti sull’iniziativa e le informazioni necessarie saranno reperibili su questo sito: www.iltempolastoria.it e per mail: iltempolastoria@email.it
 ENGLISH VERSION
«Mail art (also known as Postal art and Correspondence art) is a populist artistic movement centered around sending small scale works through the postal service. It initially developed out of the Fluxus movement in the 1950s and 60s, though it has since developed into a global movement that continues to the present. The American artist Ray Johnson is considered to be the first mail artist, and the New York Correspondence School that he developed is considered the first self-conscious network of mail artists». (WikipediA. The Free Encyclopedia)
«Yet “La Dolce Vita” and “The Great Beauty” are twins, after a fashion: fraternal twins rather than identical, different sequencings of the same DNA. Both movies explore modern malaise, the emptiness of “the sweet life,” by whirling their cameras around a decadent Eternal City. And yet each film comes to a separate conclusion. If “La Dolce Vita” is about a youngish man losing his soul, “The Great Beauty” is about an oldish man, against steep odds, reclaiming his». (The Boston Globe)
ROME FROM “DOLCE VITA” TO “THE GREAT BEAUTY”
Invitation to participation in mail-art project
Subject: ROME FROM “DOLCE VITA” TO “THE GREAT BEAUTY”
PARTECIPATION: FREE. Everyone is welcome to take part in the project.
THE ARTIST IS NOT REQUIRED TO PAY
Technique: free: (photography, painting, drawing, etching, collage, mail art boxes, artistamps, rubber stamps, mixed techniques, etc.) No organic materials, such and food, plants, etc.
Type: original art, no photocopies
SIZE : UNI A4 Size (cm 29,7 x 21,1)
Postcards will not be returned. No fee, No sale, No return. They will become part of the “IL TEMPO LA STORIA” collection at the ARTEA CREATIVITY LAB, ROME.
Place the envelope in your personal data, the title of your work, contact information, and possibly a brief biography and some artistic references.
Deadline: June 30, 2014.
The exhibition opening will be July 21, 2014.
The works will be preserved as a heritage in ROME – ISOLA TIBERINA and later will be exhibited in art galleries, museums and elsewhere will be required to spread this kind of art form and to promote the artists.
Please send your works to:
IL TEMPO LA STORIA – Via Prenestina 178 – 00176 ROME – ITALY
NOTE: The only requirement is the text FROM DOLCE VITA TO THE GREAT BEAUTY, must be seen somewhere on the postcard. (ANY LANGUAGE.) All postcards will be exhibited in the ARTEA CREATIVY LAB, ROME.
“FROM DOLCE VITA TO THE GREAT BEAUTY” is a collaborative project conceived by ROMA CAPITALE, IL TEMPO LA STORIAARTEA CREATIVY LAB. The Exhibition is curated by UGO FERRERO.
For more information please contact: iltempolastoria@email.it
Please spread the word across the planet. Thank you…


http://www.iltempolastoria.it/eventi/roma-dalla-dolce-vita-alla-grande-bellezza-call-for-artist/

La trilogia di Paul Hoffman è compiuta con l'uscita dell'ultimo libro.







Thomas Cale, la mano sinistra di Dio, la mano della morte che tutto travolge.
L'odio che cova dentro gli fa compiere efferatezze incredibili, tutti lo temono, alcuni lo vedono come se fosse la morte in persona, tutti hanno paura di lui, ma nessuno si chiede cosa può spingere un ragazzo di quindici anni a comportarsi in quel modo e ad avere già degli appellativi degni del comandante più sanguinario.
La fuga dalle costrizioni dalle sevizie e dalle punizioni applicate dai Redentori che allevavano i loro novizi per la guerra per farli diventare dei soldati di Dio. La dura lotta contro i Redentori che avevano un piano risolutivo contro i mali del mondo!
Thomas Cale contro Bosco.
Thomas Cale contro Arbell Ferrazzi (odio/amore)
Thomas Cale e il suo mito crudele e violento che lo precedeva.
Una vita vissuta non appena fuori dal Santuario, ma una mente occupata dai ricordi dei trattamenti dei Redentori.
Thomas Cale, Henry il Vago e Kleist, tre compagni di disavventure, di battaglie, tre fuggitivi che si ritrovano a portare avanti la lunga guerra contro Bosco e i suoi proseliti.
La mano sinistra di Dio si poteva fidare di pochissime persone, ma a queste non si appoggiava neanche nei momenti peggiori della sua vita, come quelli occupati dalla sua malattia, psicologica che l'aveva indebolito fisicamente e le stava portando via l'anima.
Un duro che non voleva cedere fisicamente nemmeno se le gambe non lo sostenevano.
Un ritmo intenso nell'ultimo libro della trilogia di Hoffman, una fine che forse, e ripeto forse, vuole mantenere un finale aperto per una nuova avventura.
Hoffman riesce a mantenere la suspense senza annoiare il lettore, lo mantiene sempre sulle spine, fino a quando non lo fa giungere alla fine.
Il finale è anche commovente, almeno per me!


Il battito delle sue ali, trama:
Dicono che sia un condottiero spietato e infallibile. Dicono che abbia mandato al massacro centinaia di soldati soltanto come monito per il resto dell'esercito. Dicono che al suo passaggio non restino altro che morte e distruzione. Ma tutto ciò appartiene al passato. Thomas Cale infatti è gravemente malato: il suo corpo è ormai allo stremo e anche la sua mente ha perso la lucidità di un tempo. In pochissimi sono a conoscenza di questo segreto, e l'unico modo per nasconderlo agli occhi dei nemici è portare Cale al sicuro, presso il Priorato dell'isola di Cipro. Eppure, nell'ombra, due sicari sono già sulle sue tracce. Sono stati mandati dal Pontefice Bosco, l'uomo che per dieci anni ha addestrato Cale nel Santuario dei Redentori perché diventasse la Mano Sinistra di Dio e, un giorno, distruggesse l'errore più grande commesso dall'Onnipotente: l'uomo. Invece, non appena ne ha avuto l'occasione, Cale lo ha tradito, rivelandosi un fallimento. Il Pontefice Bosco però si sbaglia. Sebbene la sua fine sia vicina, Cale è sempre la Mano Sinistra di Dio. È l'Angelo della Morte. E presto i Redentori sentiranno il battito delle sue ali riecheggiare tra le mura del Santuario...


La trilogia è conclusa, inserisco anche le trame del primo e del secondo libro di Hoffman, per chi non li ha ancora letti.



La mano sinistra di Dio, trama:
Non lasciatevi ingannare. Si chiama Santuario dei Redentori, quello in cima a Shotover Scarp, ma è un luogo che non dà nessun rifugio e offre ben poca redenzione. Anzitutto è circondato, a perdita d'occhio, da un'arida boscaglia, è avvolto da una perenne coltre di fuliggine, ed è così grande che è facilissimo perdersi, proprio come ci si perderebbe in una landa desolata. Poi ci vivono più di diecimila ragazzi, tormentati dalla fame e dal gelo, costretti a pregare e a fare penitenza, stremati da punizioni brutali e da un addestramento sfibrante. E tutto perché i Redentori hanno un disperato bisogno di soldati da mandare in guerra contro gli Antagonisti, contro coloro che non credono in nessun Dio. Una guerra che dura ormai da due secoli.
Questa è stata la vita di Cale da quando, dieci anni prima, è stato strappato alla sua famiglia e condotto nel Santuario. Adesso Cale di anni ne ha quattordici: il suo passato è stato cancellato, il suo presente è un inferno e il suo futuro è la morte sul campo di battaglia. La stessa fine di tutti i suoi compagni.
Però Cale non è come gli altri. Non si lamenta, non rimpiange, non protesta. Il suo sguardo è freddo e spietato, il suo cuore è calmo e risoluto, la sua mente è lucida e determinata. Perché Cale ha un piano.
Deve fuggire. Ma non si può sfuggire al destino. Infatti, dopo aver abbandonato il Santuario, Cale si ritroverà in un mondo ancora più crudele e pericoloso. Un mondo in cui bisogna combattere con le armi e con l'astuzia. Un mondo che regala l'amore soltanto per strapparlo via. Un mondo in cui amici e namici hanno lo stesso volto. Un mondo che aspetta e teme colui che forse lo distruggerà: la mano sinistra di Dio...


Le quattro cose ultime, trama:

Per dieci anni ha vissuto nel Santuario dei Redentori. Per dieci anni ha patito la fame e il freddo. Per dieci anni ha subito terribili punizioni e atroci torture. E, per tutto quel tempo, ha avuto un unico obiettivo: fuggire. E ci è riuscito. Eppure, dopo aver conosciuto il mondo al di fuori del Santuario - un mondo in cui l'amicizia si è rivelata una trappola e l'amore si è trasformato in una menzogna -, Cale è tornato, pronto a obbedire al proprio destino: diventare la Mano Sinistra di Dio e redimere i peccati dell'umanità. Annientandola. Investito di un potere pressoché assoluto, Cale arruola i detenuti del Purgatorio, le carceri del Santuario dove sono rinchiusi i nemici dell'Unica Vera Fede, e li invia subito in battaglia: decine, centinaia, migliaia di uomini mandati consapevolmente al massacro come monito per il resto dell'esercito. Per i Redentori, è la prova della sua risolutezza e il primo passo verso la vittoria finale. Per lui, invece, è il primo passo verso la vendetta. Sotto quella maschera di spietata ferocia, infatti, Cale nasconde una tempesta di emozioni contrastanti. Proprio lui che ha imparato a non provare benevolenza o rimorso, paura o pietà, è in realtà lacerato da sentimenti così impetuosi da sfuggire persino al controllo dei Redentori. Sentimenti che lo costringeranno a fare una scelta. Perché lui è l'Angelo della Morte. Lui è la Mano Sinistra di Dio. Ma, forse, la sua strada deve essere ancora tracciata...




La prefazione dell'ultimo libro riporta una diatriba particolare tra l'autore e la società di Rilevamenti Archeologici delle Nazioni Unificate, ma è solo una finzione letteraria.
Credevo fosse vera, almeno avrebbe giustificato i tre anni di attesa!
Alla fine del romanzo, possiamo trovare anche un saggio di Paul Hoffman, Rendere strano il mondo!






Paul Hoffman ha vagabondato per il mondo al seguito del padre, paracadutista acrobatico. Si è laureato in Letteratura inglese al New College di Oxford, diventando uno sceneggiatore cinematografico. Il romanzo, La mano sinistra di Dio , è uscito in contemporanea mondiale nel gennaio 2010 in 20 paesi ed è stato definito da Bookseller “uno degli eventi editoriali dell'anno”.

venerdì 30 maggio 2014

Criticando a suon di musica!

Si dice che “la vita è musica”, credo che anche i libri lo siano, le case editrici, gli autori. Infatti alla Casa Editrice Nord direi: “Cos’è successo sei cambiata, non sei più la stessa cosa…”, questo dopo aver letto i titoli delle sue ultime uscite. La verità di Amelia, Seduzione e estasi, Ti aspettavo (io invece no!), Innamorarsi di una stella. Il fissato con i numeri: Sono il numero quattro, Il potere del numero sei, La vendetta del numero nove, La sfida del numero cinque (ultimo arrivato). Non si possono neanche giocare questi numeri (sarebbe eclatante la quaterna con i numeri: 4 6 9 5 )!!! Quindi continuo a cantare “Cos’è successo sei scappata (rivolta sempre alla casa editrice) da una vita che hai vissuto, una storia che hai bruciato…” pubblicando queste pagine prive di ogni fondamento!
LIBRI E MUSICA
Come può esserci un cambiamento così repentino?
Sarà esaurimento da crisi editoriale? Ma se pubblicano libri simili, la crisi è una conseguenza sicura!!!
Rimane solo Paul Hoffman a presidiare il fortino che resiste con la sua trilogia originale, ma pesante per chi è abituato a leggere libretti come quelli elencati sopra.
Hoffman dà una struttura all’intera trilogia che porta avanti fino alla fine senza brusche sorprese.
C’è qualcuno tra gli autori della Nord, che fa la ruota del pavone per i milioni di libri venduti, ma che poi è originale come l’uovo di Colombo o come la scoperta dell’acqua calda (mi sono già interessata a lui in un articolo e in un’intervista, ora basta altrimenti gli faccio troppa pubblicità gratuita!).
Sulla base di uno spiritualismo, già visto con gli immortali Osho e Castaneda, con un pizzico di Coelho, la Longanesi porta avanti il suo Terzani, ma non solo, c’è anche Falcones con la sua ultima fatica (che devo ancora leggere, sperando regga il confronto con La cattedrale del mare e con La mano di Fatima… due romanzi storici stupendi e commoventi).
Attendo con impazienza agosto quando uscirà il nuovo libro di Carlo A. Martigli (dopo 999 l’Ultimo custode edito Castelvecchi e L’eretico Longanesi, romanzi storici arguti e appassionanti!).
Questi libri sono debitamente accompagnati dalle ormai usuali fascette, che declamano le magnifiche vendite dei suddetti cartacei!
Per alcuni è anche vero, ma per altri esagerano!
“Il caso letterario dell’anno. Milioni di copie vendute” Questa è la più usata, e secondo me è molto old! Consiglierei a chi scrive le frasi delle fascette di applicarsi ed armarsi di creatività!!!
“Aeroplano che te ne vai, lontano da qui chissà cosa vedrai…” Forse case editrici migliori che non utilizzano frasi eclatanti rivolte a libri che si rivelano essere parole scritte in nero su pagine di carta come altri, normali, ma non eccezionali!
Forse tutto il mondo è paese, forse tutte le grandi case editrici si sentono in dovere di esagerare e far passare per casi dell’anno scrittori che non valgono la pena di esser letti ( e nemmeno i cari prezzi di acquisto).
Per fortuna resiste una minoranza di scrittori che possono essere etichettati tali senza paura!
“Com’è stato facile restare fermo e immobile, chiudendo gli occhi e rinunciando a vedere…” La canzone dei Linea77, Fantasma, calza a pennello per la casa editrice NewtonCompton, che ha chiuso gli occhi (ed ha tappato anche le orecchie) davanti alla strage dei poveri alberi tagliati per creare quei libri!
Barbalbero sollevò una protesta da Arda, ma a causa della sua lentezza, è ancora in cammino e non si sa quando giungerà a destinazione!
abbassare-i-prezzi-dei-libri-ma-anche-no-L-lX6yaXNel frattempo non rimane altro da fare che spolverare quei libri, in stallo sugli scaffali delle librerie, dalle copertine davvero creative (presa in giro in corso!) che possono essere descritte con una sola parola: Monaci!
E l’unico monaco che regge ancora, della Newton è Ignazio da Toledo di Simoni! Sperando che i suoi prossimi peccati reggano il confronto e non finiscano nel limbo delle sole come il profanatore delle biblioteche che è meglio proibire al pubblico, soprattutto ai veri lettori!!
Per fortuna in questo marasma letterario, vedo la luce in fondo al tunnel lunghissimo che non finisce mai (come il campo da calcio di Holly e Benji), grazie a delle piccole case editrici che si fanno strada.
Piccole case editrici crescono!!!
“Tre sorelle furbissime, son tre editor abilissime…con astuzia e perizia ed unendo sempre un poco di furbizia, riescon sempre ad editare…O o o occhio al Gorilla…O o o occhio al Gorilla!”
Leggermente modificata la canzone del noto cartone Occhi di gatto, per parlare di tre sorelle che portano avanti una piccola casa editrice quale la Gorilla Sapiens pubblicando libri con raccon
ti originali e profondi, scritti da autori nuovi (finalmente!!!)!
Evviva le novità!!!
fondocreativita
Inventiva a tutta con la Tic edizioni, sempre in fermento, è quasi un movimento della lettura; Intermezzi editore va controvento come Valentina, per poi rimanere senza gravità e finire in una scatola (Valentina controvento e Ti mettono in una scatola di Carlo Sperduti, Assenza di gravità di Leonardo Alessandrini, sono due degli autori della casa editrice); la Marcos y Marcos propone come novità “La voce dei libri” (mi piacerebbe leggerlo perché così scoprirei come “11 librerie indipendenti se la cavano alla grande oggi in Italia”!!!); non dimentico E/O edizioni, Minimum Fax e Miraggi edizioni.
Anche se la casa editrice Guanda (che fa parte del gruppo Mauri Spagnol: Bollati Boringhieri, Chiarelettere, Corbaccio, Duomo Ediciones, Garzanti, Guanda, La Coccinella, Longanesi, Nord, Ponte alle grazie, Salani, Tea, Vallardi) al grido “Si può dare di più, perché dentro di noi, si può scrivere di più” (dove il verbo scrivere lo aggiungo io) si difende bene con Sepulveda e Nick Hornby!
“Ogni tuo pensiero ogni singolo movimento ogni tuo silenzio ogni giorno di più, io trovo in tutto quel che fai io vedo in tutto quel che sei la casa editrice che da sempre è stata nei sogni miei”. Il gruppo Mondadori (Mondadori, Einaudi, Piemme, Sperling&Kupfer), può contare su molti nomi commerciali (che siano sensati o no, comunque sono pubblicati), su nomi importanti come quello di Ken Follett, o quello di Alfredo Colitto, su editor che non so dove hanno la testa (come quello/a che ha curato la pubblicazione del libro La vista da Castle Rock, del Premio Nobel alla Letteratura 2013 Alice Munro, mancando apostrofo e accento in c’è stato e affiancando il verbo al plurale con un sostantivo al singolare!).
Ogni gruppo (non dimentichiamoci della Feltrinelli e della Giunti per loro la canzone giusta è : “Cercami, come quando dove vuoi, Cercami, è più facile che mai”) ha degli autori validi, ma se tiriamo le somme son pochi e i veri lettori se ne accorgono! Le altre scelte son tutte dettate dal guadagno del gruppo!
Un settore che viene messo da parte è il Fantasy (ne ho già parlato) di cui la Mondadori e la Giunti son pieni. Ma son anche pieni di autori che si son buttati in quel genere scrivendo storie scopiazzate e trite, soffocando in questo modo, gli autori validi!
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Inoltre è d’uopo dare alle case editrici un consiglio da lettrice: “Dammi tre parole, abbassate i prezzi!” Certi son proprio proibitivi se si conta che c’è crisi!
Poco spazio ad autori che meritano di esser letti e tante pubblicazioni spazzatura!

Per questo concludo dicendo: “Io non sono nero, io non sono bianco, io non sono attivo, io non sono stanco, io non provengo da nazione alcuna, io si, io vengo dalla luna” se cerco autori degni di portare questo appellativo!


Articolo scritto per iltempolastoria.it

http://www.iltempolastoria.it/rubriche/libri-in-viaggio/criticando-a-suon-di-musica/

mercoledì 28 maggio 2014

E' morta Maya Angelou

Maya Angelou è scomparsa oggi, 28/05/2014 all'età di 86 anni.
Era una poetessa portavoce delle persone di colore e dei diritti delle donne.
Vittima di uno stupro a sette anni e di discriminazioni razziali, trova la forza per andare avanti nelle sue poesie.



"Ci deliziamo nella bellezza della farfalla, ma raramente ammettiamo i cambiamenti a cui ha dovuto sottostare per raggiungere quella bellezza."

IO STO CON ERRI DE LUCA!




Il 5 giugno presso il Tribunale di Torino si terrà l’udienza preliminare del processo allo scrittore Erri De Luca per istigazione al sabotaggio in merito
alla questione Tav.
In tutte le regioni d'Italia il 4 Giugno, associazioni , librerie, auditorium, teatri,sosterranno Erri De Luca organizzando eventi e letture. Segnalate in questa bacheca gli indirizzi in cui si terranno tali pacifiche e poetiche manifestazioni di solidarietà, in maniera da consentirne la partecipazione al massimo numero di persone.

Il link dell'evento su Facebook 

https://www.facebook.com/events/247911452067176/?ref=3&ref_newsfeed_story_type=regular

"Se mi condannano per istigazione alla violenza non farò ricorso in appello. Se dovrò farmi la galera per avere espresso una opinione, allora la farò".
Erri De Luca

lunedì 26 maggio 2014

Poster de la muestra de Boligan!

La Embajada de México presenta la exposición "Introspective of the Outside World", del viñetista mexicano Ángel Boligán, que puede visitarse en la Print Gallery de The Arts House hasta el 29 de junio próximo. La inauguración, en presencia del artista, tendrá lugar el próximo 29 de mayo a las 18:30. 




Póster de la muestra.

Poster of the exhibit Boligan!

venerdì 23 maggio 2014

In memoria di Giovanni Falcone





Gli stolti, i buoni a nulla, tolgono di mezzo le brave persone, le persone intelligenti, altrimenti loro non riuscirebbero a ricavarsi un posto sulla terra!
Non riescono a combattere ad armi pari, perché tra le due specie non c'è nessun pareggio!
I buoni a nulla non sanno lottare con valore!!!

In memoria di Giovanni Falcone assassinato a Capaci il 23 maggio 1992 insieme a sua moglie Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.

"L'importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Altrimenti non è più coraggio, è incoscienza!"

Giovanni Falcone.

martedì 20 maggio 2014

Auguri Erri!


                                                  Tantissimi auguri ad Erri De Luca!!!

domenica 18 maggio 2014

Brano della prefazione (a cura di Stefano Chiarini) di Palestine di Joe Sacco




"L'incrocio con la strada che conduce alla moschea di Abramo è cosparso di sassi, ma dei lanciatori di pietre non c'è traccia.

Vi sono solamente dei rari passanti palestinesi che attraversano velocemente la strada affrettandosi verso casa.
I soldati israeliani ai lati dell'incrocio aprono di tanto in tanto il fuoco verso la strada assolata. A un certo momento, pensando di aver colpito qualcuno, ridono tra di loro.
Alcune mamme trascinando i loro bimbetti per la mano risalgono la strada in senso inverso alle pallottole appena esplose.
In una via adiacente alcuni uomini anziani siedono davanti alle soglie parlando tra di loro. Tutto è irreale. Può sembrare un tragico gioco. Ma non lo è. In queste ultime calde settimane estive, da quando la colona Tatiana Susskind ha riempito la zona del mercato con i suoi manifesti nei quale il Profeta Maometto veniva ritratto come un maiale vi sono state continue manifestazioni di protesta con centinaia di feriti, molti dei quali bambini.
Tra questi negli ospedali di Hebron troviamo: Lena Rizk, di soli otto anni, con cinque pallottole di gomma nell'addome. I medici per salvarla le hanno asportato circa 30 centimetri di intestino. Lena stava camminando per la strada tenendo ben visibile in mano la sua carta d'identità, quando un soldato, anzi due le hanno sparato addosso. Lo sostengono i medici secondo i quali la bimba aveva nell'addome due diversi tipi di pallottole esplose da due diversi fucili. Nel loro lettino d'ospedale troviamo poi il dodicenne Mondari Natche con un proiettile in una gamba; l'undicenne Mohammed colpito ad una spalla;..........Ora tutti possono udire la loro voce. Riusciremo ad ascoltare il loro grido di speranza?
Joe Sacco lo ha fatto."

Tratto dalla prefazione (a cura di Stefano Chiarini) di Palestina, Joe Sacco (un fumettista maltese, che vive e lavora negli Stati Uniti. Combina il lavoro di fumettista con quello di giornalista. Interessato a scenari di guerra, ha disegnato opere sul conflitto palestinese e anche sulla guerra serbo bosniaca.
Ne ha denunciato i soprusi e ha dato voce alle urla, soffocate dai media, delle popolazioni assoggettate.)

E dopo il Salone Internazionale del Libro cosa succederà?

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L’investimento sul libro non può prescindere da un “risarcimento da parte della televisione che in questi anni ha fatto un grande danno alla lettura”.
Ora si è svegliato il nostro ministro ai Beni, alle Attività Culturali e del Turismo?
Il risveglio credo sia iniziato da Pompei! Forse davanti agli insulti dei turisti che trovavano molti siti chiusi, per restauro o crolli vari, il ministro ha deciso di fare ciò che avrebbe dovuto fare dall’inizio del suo mandato!
Ed ora, grazie al Salone del Libro di Torino, si è svegliato anche per ciò che concerne la cultura scritta.
Wow… bel passo per l’italianità!
“Tutte le tv, da Rai a Mediaset e Sky, le pubbliche e le private, hanno fatto tanti danni in questi anni alla lettura che adesso devono risarcire. Come? Facendo più trasmissioni che presentino libri, facendo pubblicità alla lettura.
I personaggi della fiction italiana – ha detto il ministro – fanno di tutto, ma non ce n’è mai uno che abbia un libro in mano e non c’è mai una libreria inquadrata”.

Continua a dire Franceschini, ormai non lo ferma più nessuno, almeno davanti ai microfoni delle tv!
Naturalmente quando si dice la verità, ci si deve aspettare le critiche conseguenti!
La Rai e Sky con le code di paglia che iniziano a bruciare, rispondono stizzosamente che i programmi con libri protagonisti ci sono e nelle ore di punta.
Io non capisco se sappiano il significato di “ora di punta”, perché dette ore sono in orario di pranzo (12:30/14:00) e la sera (19:30/20:30) e la prima serata quando le persone si mettono sul divano per guardare show televisivi, serie televisive o film che non trattano di libri.
Comunque il 27° Salone Internazionale del Libro ha chiuso i battenti il 12 maggio con un incremento del 3% di visitatori, rispetto allo scorso anno.
Io mi chiedo come possano aumentare i visitatori del Salone del Libro e diminuire le vendite dei libri, come possano essere entusiasti di questo incremento e non delusi dalle chiusure delle librerie indipendenti, soprattutto delle librerie storiche!
Le telecamere son rimaste incollate  dal giorno 8 maggio al 12 maggio sulla zona del Lingotto Fiere, per seguire l’evento internazionale.
Moltissimi stand incorniciati da show culinari e da interventi di cantanti. Anche Chiellini è stato ospite del Salone del Libro.
La cultura è assolutamente musica, cucina e sport, ma sportivi diciamo “violenti” non possono rappresentare ciò che è disciplina e correttezza (il vero senso dello sport)!
Altro protagonista del Salone, è stato lo sbadiglio plateale del Gollum Fassino, davanti alle telecamere, ai flash delle fotocamere, davanti agli smartphone e ai tablet, quando veniva presentato e si alzava il Lord Tyrion (chiedo venia a Geroge R. R. Martin e a Peter Dinklage che interpreta il folletto e si distingue per la sua acutissima intelligenza) della politica, Brunetta.
Non me ne voglia nessuno, paragono questi politici a dei personaggi famosi che son protagonisti delle più famose saghe del Fantasy (come potrei farne a meno in tema di libri?), rispettivamente Gollum di John Ronald Reuel Tolkien e Lord Tyrion Lannister, personaggio de Il trono di spade di George Raymond Richard Martin, due grandissimi nomi del genere Fantasy!
Il Salone del Libro non è solo libro, ma anche tutto lo spettacolo organizzato attorno per attirare gente.
Mi chiedo se non si potevano invitare artisti, magari ancora sconosciuti, e renderli famosi in quell’occasione, per far ammirare le loro opere dalle quali tirano fuori la loro anima artistica, come se bevessero un bicchiere d’acqua.
Perché anche l’arte è cultura, giusto per ricordarlo!
Qualcuno però l’ha fatto, nel Salone era presente la casa editrice indipendente, Gorilla Sapiens e con le tre sorelle fondatrici, c’erano anche i loro autori: Carlo Zambotti, Marco Parlato, Alessandro Sesto, Anna Giurickovic, Carlo Sperduti, Davide Pedrosin e Leonardo Battisti .
Gli altri ospiti del Salone erano tutti molto più che famosi, come Sveva Casati Modigliani e Stefano Benni che hanno introdotto la prima giornata dell’evento. Nelle giornate seguenti si son intervallate le ospitate di Tiziano Terzani, Robert Harris, Ferzan Ozpetek, Ildefonso Falcones, Marco Buticchi, Marco Malvaldi, Francesco Guccini, Joe Lansdale, Niccolò Ammaniti, Luis Sepulveda, Carlo Petrini, Mauro Corona, e molti altri.
Anche la madrina è una scrittrice famosa (almeno per i suoi lettori), Susanna Tamaro.

Libri esposti come tele com’è giusto che sia, visto che molti libri sono delle vere opere d’arte.
Interno colorato per il capannone che ospitava il Salone, perché la cultura è anche allegria, lo dimostrano anche i progetti e gli eventi per i più piccoli.
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Un libro che racconta la storia del Salone del libro di Torino, a cura di Roberto Moisio edito Marsilio, riceve la giusta notorietà.
Dei corridoi frequentati da persone che trascinano il loro trolley, dei sorrisi di autori in erba e navigati, delle strette di mano di personaggi incravattati, degli stand colmi di libri, degli editori, indipendenti e non, che hanno portato i loro autori, ora non rimane nulla, tutto è stato smantellato, solo il fantasma della cultura continua ad aggirarsi al di fuori di quelle mura, sperando di possedere quante più anime!
salonelibrotorino2014
Va bene osare, ma queste idee rimarranno solo idee?
Dopo il Salone, la vita dei libri migliorerà oppure si tornerà al punto d’inizio una volta spenti i riflettori?

Articolo scritto per iltempolastoria.it

http://www.iltempolastoria.it/rubriche/libri-in-viaggio/e-dopo-il-salone-internazionale-del-libro-cosa-succedera/

sabato 17 maggio 2014

Nuovi autori per nuovi racconti!


Arriva quando meno te lo aspetti...va via e ti trascina con sé


Un liceo, H.P. Lovecraft, dedicato allo scrittore e poeta di letteratura
horror; un paese, Porto Sant'Elena, nelle Marche, tra mare e campagna.

Il nome del liceo è dedicato all'autore horror Howard Philips Lovecraft.
I giorni, tra le mura del suddetto liceo, trascorrevano tra lezioni e
note, ma un bel giorno, questa normale vita scolastica subisce un drastico
cambiamento, che sfocia in casi di pazzia legati ad una casa maledetta,
la casa del contadino Frec' Antò. Una casa dov'era proibito andare da
molti anni, una casa che fu riparo di ladri, di assassini, prostitute
e strani riti.
Ma si sa come sono i ragazzi, le regole devono essere infrante, la curiosità
dà coraggio, i genitori danno consigli, ma esagerano e non devono essere
sempre ascoltati, ai loro tempi era diverso, quindi entriamo e non succederà
nulla.
Questo pensavano i ragazzi, ma una volta entrati si rimaneva intrappolati
da qualcosa, ed i quel liceo iniziarono a succedere cose davvero strane,
cose che cambiarono la vita tranquilla del paese, cose che attirarono i
media con le loro telecamere, cose cattive.
Il preside Addazi si vide costretto a chiamare un psicoterapeuta famoso,
Augusto De Nardis, sperando in un recupero di quei ragazzi trasformatisi
in mostri, ma riceverà un'altra brutta sorpresa.
Steve Santori sulle tracce di Lovecraft, come lui mischia il genere horror
con il genere fantascientifico, come il famoso scrittore sperimenta due
generi non facili perché non si tratta del solito racconto tranquillo
del quale si può intuire anche la fine, ma di due generi che possono
rivoluzionare il solito finale.
Stephen King ammira Lovecraft considerandolo geniale nel rappresentare
il macabro perché originale, e Steve Santori segue le tracce di Lovecraft.
Il sentimento più forte e più antico dell'animo umano è la paura, e la
paura più grande è quella dell'ignoto, scrisse Lovecraft e voi cari lettori
volete sperimentare questa paura leggendo L'orrore invisibile?

martedì 13 maggio 2014

Ci ha lasciato Hans Ruedi Giger



Hans Ruedi Giger, scultore, pittore e designer surrealista, morto il 12 maggio 2014 in seguito ad una caduta.
Padre, insieme a Carlo Rambaldi, di Alien (film di Ridley Scott).
Collaborò agli effetti speciali di altri film, quali Darkseed, Specie Mortale e Dune (alcune progettazioni).



"A
utomatismo psichico puro, attraverso il quale ci si propone di esprimere, con le parole o la scrittura o in altro modo, il reale funzionamento del pensiero. Comando del pensiero, in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione, al di fuori di ogni preoccupazione estetica e morale."
 Questo diceva il Manifesto surrealista del 1924, e stando a queste parole il surrealismo è ciò che viene riposto nell'inconscio, i pensieri più reconditi, magari anche gli incubi che prendono forma.
I tre temi principali del surrealismo sono l'amore (centro di tutta la vita), il sogno e la follia (considerati espedienti per superare la razionalità), la liberazione (dell'uomo dalle convenzioni sociali).
Guardando le opere di Giger potrei azzardare la sua voglia di libertà e libero arbitrio dalle convenzioni attraverso sogni folli!



lunedì 12 maggio 2014

Esuli pensieri



Come esuli pensieri...............così efficacemente attaccati alle pareti cerebrali che un normale disincrostante non potrebbe portarli via da essa.

mercoledì 7 maggio 2014

Verità imperfette



La verità è dura da trovare e nel caso, è dura da far uscire alla luce.
Questo racconto a più mani, dieci per la precisione, è considerato un racconto ad incastro... un incastro a dieci mani!
Effettivamente gli autori incastrano magistralmente la storia, seguendo il loro stile che va ad iniziare, continuare e finire una storia noir.
Una storia problematica e misteriosa che vede come protagonista una ragazza Chiara Maffei, con dei seri problemi comportamentali e psicologici. 
Problemi che vogliono essere risolti dai suoi genitori, risolti con sperimentazione di farmaci non autorizzati dal medico luminare della Human Salus (clinica privata dove viene ricoverata la ragazza con gravi problemi di anoressia) che nasconde una stanza oscura e dalla casa farmaceutica che lo sovvenziona, deviati dal Vigna un losco figuro e evitati dalla ragazza.
La storia verte sull'apparente suicidio della ragazza.
Un intreccio che porterà un maresciallo vittima di un caso fallito, alla sua ripresa psicofisica e al ritorno del suo fiuto infallibile, e che farà incontrare al maresciallo una sua vecchia conoscenza, il magistrato Antonia Monanni. 
Un caso insieme, un brutto precedente, soprattutto per l'opinione pubblica, l'oblio per il maresciallo Corsetti, un trasferimento al sud per il magistrato Monanni.
Una collaborazione, un video su youtube, un richiamo: 
“- La giustizia dice?Ecco una cosa difficile da perseguire. Creda a me, dottoressa Monanni, nessuno è davvero innocente...”
Un omicidio, un senatore, un ricatto.
C'è davvero tanto in questo noir che non risulterà noioso o pesante, anzi.
Nasce da un progetto di Luigi De Pascalis (scrittore e disegnatore), colpito da un fatto realmente accaduto all'estero. De Pascalis scrive un riassunto con pochi personaggi e coinvolge gli altri autori.



Un noir coinvolgente ed avvincente, scritto in maniera chiara che non delude!

Noir a incastri multipli
a cura di Luigi De Pascalis



Roma, 27 aprile 2012, Maria Letizia Pomarici, 25 anni, commessa in un negozio di calzature, rientra a casa verso le 21:00. Il corpo scheletrico e nudo di Chiara Maffei, ragazza introversa e problematica con cui divide il piccolo appartamento al piano terra in via Merulana, è accucciato in terra, impiccato al termosifone del bagno: posizione strana, ma non nuova per un suicidio. Il magistrato inquirente, la dottoressa Antonia Monanni, è una donna sui quarant'anni. dalla vita solitaria e complicata. Ha sofferto in gioventù gli stessi disturbi di Chiara Maffei e decide di indagare coinvolgendo il maresciallo Cosetti, sua vecchia conoscenza, nella speranza che non risolva il caso. Dieci voci e dieci personaggi conducono il lettore a diverse possibili verità sul caso.

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