giovedì 26 novembre 2015

Brian Freeman: Polvere alla polvere. Recensione.


“Brian Freeman,
creatore dell'amatissimo personaggio del detective Jonathan Stride, è un autore bestseller pluripremiato e pubblicato in quarantasei Paesi.
Vincitore dell'International Thriller Award.”

Riporto ciò che è scritto sulla copertina e sulla quarta di copertina del libro “Polvere alla polvere” del su citato Brian Freeman che la casa editrice Piemme ha messo in vendita a 1,90!
Si tratta della promozione “Scopri l'autore”.
Pare assurdo che Freeman sia un autore da scoprire visti i premi che ritira e le conseguenti pubblicazioni, ma purtroppo, questo autore è sconosciuto in Italia!
Ebbene si!
Evidentemente i lettori si sono affezionati ai soliti Grisham, Patterson, Cornwell, George, Nesbo, Deaver...senza scomodarsi e leggere qualcosa di diverso.
Io l'ho letto (ho anche letto almeno uno degli autori sopra citati, quindi posso parlare) e devo dire che mi è piaciuto!
Il libro è composto da 176 pagine, quindi la storia si dipana in “poche righe”. Passano pochi giorni ed invece sembra stia passando parecchio tempo (questo succede anche con altri autori), significa che Freeman riesce a farti entrare nel vivo del caso e riesce a farti partecipare come se fossi un testimone fantasma.
Il bello è che ad un certo punto ti rendi conto che stanno per finire le pagine (quindi la fine sta per giungere), ma la storia rimane tranquilla e continua a districarsi per far capire cosa sta succedendo.
Senza fretta, senza arrivare alla fine con poche parole tagliando il percorso (molti autori fanno così rovinando l'intera storia).
Arriva alla fine perdendo tempo e mettendo l'input per una nuova storia da leggere.
Naturalmente ora sono curiosa di leggere anche la storia che viene suggerita in questo libro e cioè “La ragazza di pietra”.


Con la seconda lettura ci sarà la conferma nel confronti dell'autore (anche se ribadisco che questa lettura mi è piaciuta) e per accelerare i tempi, ho già preso l'ebook!
Per conoscere l'autore consiglio ai lettori di comprare “Polvere alla polvere” a 1,90 sia perché la spesa è minima e sia per variare nel campo del thriller.
Troverete il tenente Stride ad accogliervi che vi porterà nei suoi casi pieni di suspense e vi condurrà senza fretta alla loro risoluzione.
In “Polvere alla polvere” Stride ritorna dopo molti anni a Shawano nel Wisconsin per andare a trovare la tomba della madre e diventa testimone di un suicidio.
Stride è un detective di Duluth, Minnesota, e non può dimenticare ciò che ha visto per questo il suo istinto lo trattiene nella cittadina come lo zio Richard che non fa nulla per mandarlo a casa, anzi...
Da qui inizia la storia che intreccia vari personaggi e che svela mano a mano i vari sottintesi che li collega tra loro.
Buona lettura!



Trama:

Ci sono verità che è meglio lasciare sepolte sotto una coltre di neve. E' notte quando il detective Jonathan Stride arriva nel piccolo cimitero di campagna dove riposa sua madre, a Shawano, Wisconsin, un luogo dove non metteva piede da vent'anni. Nel buio, la sua torcia illumina la neve che cade piano, mentre una campana arrugginita suona nel vento. All'improvviso, i fari di un'auto della polizia fendono l'oscurità; un agente scende dall'auto, si avvicina a una lapide e si toglie la vita con un colpo alla tempia. Stride è un estraneo in quella piccola città e lo sceriffo non gradisce né la sua presenza né la sua curiosità. Eppure il detective non può dimenticare quanto è accaduto proprio davanti ai suoi occhi: vuole risposte, ed è disposto a trovarle da solo. Anche a costo di riaprire le pagine più oscure del passato di Shawano...



giovedì 19 novembre 2015

Recensione: Sconsacrato, Jonathan Holt



Il primo libro di una trilogia trhiller/mistery/history. Lo identificherei così visto che c'è il mistero dietro a dei simboli (parte sempre, o quasi, tutto da lì), c'è una donna uccisa con indosso un vestito talare, una pagina bruttissima e cruda della storia, quella della guerra in Bosnia, mercati umani illeciti, violenze, omicidi...chi parla è perduto (anche chi non parla, tanto serbi e croati fanno come pare a loro).
Premetto che le atrocità compiute durante la guerra in Bosnia sono davvero efferate. Musulmani bosniaci (i c.d. Bosgnacchi) perseguitati, stupri e violenze sulle donne (davanti ai loro uomini o ai loro figli).
Questo è il secondo ebook che leggo (yeaaahh, evvivaaa!Un po' di festa s'ha da fare..visto che adoro il cartaceo) e devo dire che l'ho finito in poco tempo (odio le “pagine” digitali. Scorrono, anche troppo a volte, ma non si voltano).
Sinceramente il libro mi è piaciuto!
Ok, sono prevenuta nei confronti di questa casa editrice per colpa delle dicerie maligne che ogni tanto mi entrano in testa e fermentano! Comunque la stessa casa editrice ha pubblicato molte “sole”! Cosa comune anche in molte altre case editrici (ad esempio la Mondadori e gruppi editoriali associati ad essa che ormai li compra tutti...che pubblica mondezza all'ordine del giorno riguardo molti “scrittori”).
Il primo libro della trilogia Carnivia è accattivante, ti fa andare avanti senza indugi (spero siano così sia il secondo “Profanato” che il terzo “Giustiziato” che ora dovrò leggere sempre in ebook, vista la curiosità).
L'intreccio che si viene a creare ha il sapore internazionale (anche perché ci sono in mezzo la NATO, la Gladio, servizi segreti deviati, mafia e la Chiesa)
Un capitano e un colonnello dei Carabinieri (scontata è la liaison che si crea tra i due), un hacker rampollo, in rovina. di una importante famiglia veneziana (i Barbo) , un sottufficiale dell'esercito americano, una ex spia della CIA, un'organizzazione segreta con membri dell'MCI (un gruppo religioso fuori dai canoni), una giornalista che indaga sul mercato di schiave bosgnacche, serbe e croate che arrivano in Italia con raggiri e subiscono violenze inaudite.
L'esercito americano nasconde il suo coinvolgimento durante la guerra mandando al macero importanti documenti mentre una giornalista ed una testimone delle violenze indagano. 
Poi...
E no che non continuo, dovete leggerlo.
Ho letto alcune recensioni e certi commenti e in molti hanno definito la trama noiosa!
Ma che cavolo vi aspettavate? Roba da satanisti? Sarebbe stata più da fighetti?
Invece raccontare della guerra in Bosnia con le sue atrocità e strane e losche alleanze è troppo noioso?
Io lo consiglio, ma se qualcuno è abituato a leggere Al Bano o la D'Urso e Co., allora lo sconsiglio vivamente!
Nel frattempo, mi preparo ad affrontare la lettura di “Profanato” e “Giustiziato”, prima però finisco l'attuale lettura!

P.s. Il sito di Carnivia c'è davvero...www.carnivia.com ed è in lingua inglese.





mercoledì 4 novembre 2015

Un consiglio seriale!



Non ho studiato cinema né spettacolo, ma appartengo alla schiera dei telespettatori che vorrebbero evitare di essere presi per il sedere!
Soprattutto quelli come me, che hanno riposto la televisione nella sua bella scatola ed hanno scelto di vedere serie tv direttamente in streaming!
Non dico debbano essere da Oscar (anche perché gli Oscar son dati a cavolo e solo due o tre sono azzeccati), ma non si può far seguire per cinque stagioni una serie tv per poi finirla in modo aberrante!
Sto parlando di Falling Skies! Una serie prodotta da Steven Spielberg prolifico produttore/regista/sceneggiatore, visto che ha all'attivo “Band of Brothers”, “The pacific” (prodotta con Tom Hanks...credo che ai due mancasse il soldato Ryan), “Under the dome”, “Extant” e molte, moltissime altre serie tv nonché film!
Una lotta tra alieni bastardi/malefici e umani (i pochi rimasti) ai quali si affiancano degli alieni buoni (che hanno subìto l'assalto di quelli cattivi nel loro pianeta) non può finire a tarallucci e vino!
La fine è difficile da creare, ma può rovinare cinque stagioni in pochi minuti!
I veri alieni avrebbero distrutto la terra per una fine del genere e non sto esagerando! Comunque si sarebbe svolta una lotta senza quartiere.
Le reazioni dei telespettatori di certe serie tv sono o totalmente positive o totalmente negative.
In questo caso si capisce la reazione! 
Dopo la fine delle precedenti stagioni le reazioni erano diverse: rabbia (perché era finita la serie senza sapere cosa sarebbe successo); sorpresa (perché il finale era inaspettato); impassibilità (perché va bene che la serie è fantascientifica, ma a tutto c'è un limite); stanchezza (qualcosa di nuovo?) e poi espressione di incredulità per la banalità del finale!
Extant invece è diversa, tiene in tensione anche se può sconfinare in una veloce banalità, si riprende! 
Ho visto anche questa dopo la delusione Falling Skies, anche se devo ammettere che la fine della seconda stagione di Extant (perché credo, dal finale, che possa esserci una terza stagione) non è come speravo che fosse.
Sembra di rivedere la fine di Falling Skies!
Bellissime serie tv che consiglio di vedere sono Jordskott (svedese) e Les Revenants (francese) che senza effetti speciali tengono lo spettatore incollato al video!
Sono fantastiche, già dalle musiche che presuppongono un mistero dietro la storia.
Gli svedesi (già famosi per i gialli) e i francesi (con altre serie famose) si confermano dei leader.
Un crime drama e un mistery drama che provocano nello spettatore una suspense palpabile.
Con queste due serie tv si possono dimenticare le due serie dalla fine patetica e se non bastano Jordskott e Les revenants, si può aggiungere anche Criminal Minds.
Genere poliziesco, anche se americana merita.
Non per niente è arrivata all'undicesima stagione!
La squadra di profiler funziona!
Vedere (le serie consigliate) per credere!








giovedì 1 ottobre 2015

L'abbazia dei cento delitti


Ho aspettato prima di scrivere la recensione ebbene si, come ho aspettato per leggere il libro, ho temporeggiato per finirlo...ma secondo voi, un cognac o un brandy si manda giù tutto d'un fiato? No, si gusta!
A me piace gustare la storia in certi casi!
In altri mi chiedo perché mai l'ho iniziata ed in altri ancora o vado di corsa (perché non vedo l'ora di finirla e sono curiosa di vedere dove vuole arrivare l'autore) o mi fermo di botto (in questo caso non è una buona cosa).
Non mi va di trattare le storie tutte alla stessa maniera.
Se le case editrici mi pagassero o se mi mandassero dei libri da leggere e valutare allora mi sbrigherei (solo perché, in quel caso, si hanno dei giorni di lettura stabiliti) a leggere, ma visto che non è così, allora posso decidere autonomamente quando finire (non mi va di fare gare puerili).
Inutile mischiarsi alla marea di recensioni che escono pochi giorni dopo l'arrivo del libro tra gli scaffali della libreria (nel caso in cui la casa editrice paga in qualche modo allora si fa anche perché la recensione è una pubblicità per la nuova uscita).
Riguardo L'Abbazia dei cento delitti, sono arrivata alla fine del libro con molta calma, solo perché questo era il secondo temo per la fine del terzo libro (visto che è una trilogia segnerà la fine della storia)!
Curiosissima di iniziare la prossima avventura perché la lettura si è conclusa in modo troppo tranquillo (anche se notevoli sconvolgimenti ci sono stati nella storia).
Di solito anche se si tratta di una saga, un libro non si conclude in modo sereno, diciamo così, forse avrei lasciato una nota di suspense in più giusto per lasciare il lettore senza fiato (io che dico queste cose?!?Inammissibile perché quando poi mi ci trovo davanti inizio a predicare e perseguito lo scrittore, se lo conosco, chiedendigli mille volte al giorno: "Quando esce il prossimo libro?"...lo faccio già anche in assenza di saga, quindi...).
La malefica peste, descritta nel romanzo,che ha colpito la Francia e l'Italia ha già eliminato un personaggio sul quale avevo fantasticato per una possibile storia con un altro personaggio del romanzo (io viaggiavo nella mia fantasia a 200 km/h ed anche di più) facendomi rimanere con un muso lungo per due giorni!
Maynard un cavaliere che preferisce mettere a repentaglio la propria vita per mantenere una promessa fatta, più che spifferarla e liberarsi della stessa.
Il pericolo legata alla promessa però tira nel gorgo anche altre persone di buon grado decidono di rimanere vicino e di difendere il cavaliere francese.
Una reliquia da recuperare che mette in pericolo la vita di coloro che si mettono sulle sue tracce, segreti ed intrighi familiari al clero e ai nobili dell'epoca (il romanzo tratta il periodo che va dal 1347 al 1348, ma gli intrighi sono una vecchia storia che prosegue fino ai giorni nostri), già delle persone sono morte. 
Persone che intralciavano i piani di colui o colei che non vede l'ora di avere il Lapis exilii tra le mani.
Tutti vogliono il Lapis exilii tra le mani perché questa reliquia sarebbe in grado di far inginocchiare ai piedi di chi ce l'ha, il mondo cristiano!
Molti personaggi del romanzo sono realmente esistiti, altri son stati inventati dalla vulcanica fantasia dell'autore (Marcello Simoni) che ha trovato il nome della reliquia nel Parzival di Wolfram von Eschenbach che riprende il ciclo letterario del Santo Graal. 
L'intreccio fantasioso di Simoni fa il resto.
Consiglio la lettura della saga, sperando arrivi presto il terzo libro...la curiosità è dura da sedare, ma la tristezza per la conclusione della trilogia mi tiene in uno stato di calma apparente!
E ricordatevi (soprattutto i “critici” che reputano tale lettura come una da fare nel peggior caffè letterario delle favelas brasiliane) che non si deve per forza leggere mattoni per essere lettori, ma non si deve leggere nemmeno un Fabio Volo (lettura che non si fa nemmeno nel peggior caffè letterario delle favelas brasiliane). 
Sento gente che fa la grande citando frasi di Pasolini (viste poco prima su internet) e poi non sa nemmeno mettere in piedi una frase degna di significato o, peggio, cade miseramente in letture alla Premoli!
Tutto ciò per dire che per scrivere questo libro ci son volute ricerche e tempo per farle.
Pazienza e amore per la scrittura che Simoni mette in ogni suo libro, per questo è degno di esser letto.



Non tutti son bravi ad essere scrittori.
Non tutti son bravi ad essere lettori.
Pochissimi son bravi ad essere critici! 







Trama:

Ferrara 1347.
Il cavaliere Maynard de Rocheblanche sta indagando sulla truce morte del monaco Facio di Malaspina, collegata alla ricerca del leggendario Lapis exilii. Per far luce sulla vicenda, Maynard deve accedere alla corte estense e guadagnarsi la fiducia del marchese Obizzo, signore di Ferrara. Intanto, nella vicina abbazia di Pomposa, l'abate Andrea assiste impotente alla fuga del suo protetto, il giovane miniaturista Gualtiero de' Bruni, diretto ad Avignone con la speranza ri ritrovare la madre. Ma l'inaspettato dilagare della peste nera sovverte i piani di tutti, in particolare quelli di Maynard, che si vede costretto ad affidare i degreti della sua indagine a qualcun altro...Il custode prescelto saprà salvaguardare il mistero del Lapis exilii e proteggerlo dalle brame di chi vuole scoprire ciò che deve rimanere nascosto?






Titolo: L'abbazia dei cento delitti
Autore: Marcello Simoni
Editore: Newton Compton
Prezzo: 9,90



Il primo libro della saga è L'abbazia dei cento peccati










venerdì 25 settembre 2015

#IOSTOCONERRI



In questi giorni certi giudici sono impegnati in una decisione che equiparo ad una buffonata pazzesca!
Riguarda lo scrittore poeta Erri De Luca (come mi piace definirlo e come l'ho definito nella prima intervista che gli ho fatto presente sul mio blog perché l'associazione culturale per la quale scrivevo ha chiuso i battenti senza avvisare, infatti non sono presenti nemmeno le foto che avevo scelto per l'articolo 
http://marisullealidellafantasia.blogspot.it/2014/02/intervista-erri-de-luca-lo-scrittore.html ) .
Galeotto fu il verbo “sabotare”!
Ora, l'ho detto e l'ho ripeto, se non si capisce l'italiano poi non si possono accusare le persone perché usano parole di cui altri non sanno il significato!
In un periodo dove l'italiano è parlato e scritto da pochi, dove si usano abbreviazioni orribili (Km stai?- Xké? - Dv vai stsr?) e inglesismi giusto per far vedere che si capisce l'inglese (svegliaaaaaa scrivere o dire due parole in inglese non fa di voi dei veri inglesi. Basta seguire queste insulse mode che vi rendono decisamente ridicoli!), come cavolo si fa a comprendere davvero l'italiano?
Forse all'azienda francese serviva un capro espiatorio (vecchia regola) e hanno denunciato Erri De Luca, forse lo hanno usato per bloccare quanti sostenevano la sua stessa opinione su quell'opera di alta ingegneria che passa in mezzo alla natura (anche se i lavori proseguivano).
Tutto questo marasma (non è una parolaccia, ritrovate la parola sul vocabolario se ancora sapete cos'è) per aver pronunciato quel verbo?
Sabotare significa sia deteriorare che limitare, intralciare!
Erri De Luca come qualsiasi altro italiano, ha diritto ad esprimere il suo pensiero ed è protetto dall'articolo 21 della Costituzione. Sempre nel limite della decenza, senza offendere nessuno!
Non mi sembra abbia impugnato chiavi inglesi e fatto danni mettendosi in testa ad un gruppo armato!
Quindi in questo processo ridicolo si offende la libertà di pensiero, di opinione, di espressione e si evidenzia la censura!
LA CENSURA E' ANTICOSTITUZIONALE!
Ultimamente vedo troppo spesso il non rispetto nei confronti della Costituzione (le leggi costituzionali sono atti normativi presenti nella costituzione rigida, quella del 1948, la quale Costituzione non può essere integrata, modificata o abrogata in modo semplice ma con procedure complesse ) per colpa di sabotatori (stavolta inteso come distruttori) che dovrebbero far parte della sfera legale.
Noto anche con rammarico che chi si batte per Erri De Luca sono i suoi lettori e gli amici, ma non altri.
Se non vi battete per lo scrittore perché non lo leggete allora battetevi per l'uomo che è stato denunciato per aver espresso un proprio pensiero.
La censura riguarda tutti!
Ci si stupisce del fatto che i colleghi italiani di Erri De Luca non avessero mosso un dito per lui, io non mi stupisco affatto e rimarco il fatto che in Italia non c'è tanta unione, nemmeno tra scrittori magari troppo impegnati magari ad apparire in televisione o a dire cavolate altrove.
Pochi giorni fa feci l'esempio di Eco che era troppo impegnato a divulgare il suo pensiero riguardo al fatto che “i social danno voce agli imbecilli” dopo che gli stessi social (come vari siti su internet) riportavano la notizia della scoperta del copia incolla sul suo ultimo libro preso dalla spiegazione di Wikipedia (una sorta di enciclopedia che si trova su internet).
Ora più che preoccuparmi di buttare fango su chi ha scoperto la furbata, passerei oltre (facendo finta di nulla soprattutto per non far vedere la coda di paglia che brucia).
Magari volgerei il mio interesse nei confronti di notizie più importanti, soprattutto mi interesserei dell'ombra della censura che scende su uno scrittore come Erri De Luca.
Mauro Corona non ha problemi a stare a fianco del collega e amico, non ha nemmeno problemi a dire in televisione di parlare in italiano anziché in inglese (quando l'ha detto nel programma Alle falde del Kilimangiaro, mi son venuti gli occhi a cuoricino!).
Mi rivolgo a quelli che fanno scelte credendosi onnipotenti e non pensano agli attacchi compiuti nei confronti della libertò della persona, qua non si tratta di “mi piace” o “non mi piace” riferito allo scrittore oppure “ho letto” o “non ho letto” (i comuni mortali che credono di essere dei critici letterari solo perché hanno letto tanto e giudicano uno scrittore anche senza leggerlo, tornassero con i piedi per terra perché in questo caso la questione è diversa) , qua si tratta di star vicino ad un uomo che sta lottando per la libertà del suo pensiero.
Un uomo accusato senza aver commesso nessun crimine, un uomo al quale stanno mettendo il bavaglio, un uomo difeso (oltre dai suoi lettori e dai suoi amici) da colleghi francesi (la Francia ha premiato la scrittura di Erri De Luca al contrario dell'Italia) e da politici francesi!
Alla condivisione della petizione in favore di Erri De Luca noto molti che mettono mi piace, ma prima di condividere quel post nessuno aveva preso l'iniziativa per proprio conto!
Il fatto grave è che la censura potrebbe colpire qualsiasi cittadino italiano, ma gli italiani sono impegnati in altre cose importanti come il calcio, come gli immigrati anzichè pensare prima al proprio popolo!

#iostoconerri



Per il motivo spiegato sopra anche l'altro articolo su Erri De Luca tratto dalla seconda intervista è rimasto sul blog, ma non sul sito dell'associazione culturale che ha chiuso i battenti senza dire nulla.
Riporto il link qui sotto
http://marisullealidellafantasia.blogspot.it/2014/06/quando-lopinione-diventa-reato.html

Metto anche il link sull'articolo scritto da me dopo aver letto La parola contraria
http://marisullealidellafantasia.blogspot.it/2015/05/la-parola-contraria.html





Aggiungo il link per votare la petizione per sostenere Erri De Luca e la libertà di parola

https://www.change.org/p/iostoconerri-la-parola-o-%C3%A8-libera-oppure-non-%C3%A8-parola?recruiter=8067960&utm_source=share_petition&utm_medium=facebook&utm_campaign=autopublish&utm_term=des-lg-share_petition-no_msg&fb_ref=Default

giovedì 10 settembre 2015

Copertine oscene.




Mi chiedo una cosa: Ma se cambiano i nomi degli autori perché, magari, son troppo assurdi o anche volgari, in alcuni casi, perché mettere delle copertine osé a libri che non rientrano nella letteratura erotica?
Prendo come esempio due libri usciti un po' di tempo fa: “Atti osceni in luogo privato” di Marco Missiroli e “La sposa giovane” di Alessandro Baricco.
Quello che mi rompe è che scrivendo i titoli faccio loro pubblicità...gratuita (soprattutto)!
Ma si può avere una copertina che ritrae un fondoschiena, un sedere, un culo (meglio sconfinare nel volgare così si capisce meglio) e l'altra dov'è disegnata una mezza figura (in verticale però) di femmina con una tetta di fuori?
Ma che per attirare lettori si devono mettere queste immagini (evidentemente si..siamo messi male)?
Semmai tutto ciò serve per attirare il pubblico televisivo o i lettori di giornali scandalosi (nel senso che fanno pena) che si occupano di gossip!
Ma quanti lettori ha la letteratura erotica, quella vera, non quella sfumata delle “casalingue” disperate (e pure tanto disperate)?
Se per vendere libri si devono esibire parti nascoste (anche se guardando il modo di vestire di questi ultimi anni, nemmeno tanto nascoste), allora non si sta vendendo la storia, ma un possibile modo di eccitazione visivo (la copertina) che poi dovrebbe continuare all'interno con una storia degna (della stessa eccitazione) però (impossibile).
E questa è una capacità che solo la vera letteratura erotica ha (anche se ultimamente la gente si eccita anche con il vento)!
Sarà l'effetto del bigottismo/ipocrisia che ha dei livelli invidiabili sulla maggior parte delle persone?
Comunque questi due libri almeno si distinguono e possono anche andare a braccetto (tetta e culo...inutile fare i perbenisti in certi casi)!
Queste due copertine si distinguono, sicuramente, rispetto alla monotonia grafica propria di alcune case editrici che replicano sempre gli stessi soggetti grafici.
Come le copertine occupate da monaci (di una nota casa editrice), con le stesse tonalità di colore (e ti credo, hai mai visto un monaco vestire un saio fucsia?) e i titoli che riprendevano sempre le stesse parole (mistero, maledetto,proibito, chiave, segreto, nero, peccato, mistero..cavolo l'ho già detto).
Le persone che entravano in libreria chiedendo di un libro di questa casa editrice rimanevano in imbarazzo se non si ricordavano il titolo perché dicevano: “Quello col monaco in copertina” e puntualmente il libraio (in imbarazzo anche lui) rispondeva: “Quale monaco?” indicando tutte le copertine della stessa casa editrice!
Ma forse sono più tranquilli i monaci monotematici che le copertine insulse raffiguranti parti anatomiche (nemmeno fossero manuali di medicina) oppure è meglio spendere qualche idea in più per creare una copertina che è il biglietto da visita di un libro.

Un consiglio voglio darvelo, leggete la trama e non fermatevi alla copertina perché molte volte son rimasta fregata da questo stratagemma!

mercoledì 9 settembre 2015

Dubbi!




Ma per fare il giornalista servono dei titoli?
Assolutamente si, altrimenti diventa giornalista anche un bimbo di sei anni che sta mettendo in ordine le sue idee e dopo aver passato la fase dei “baaa buu baaaa” inizia a scrivere e a dire “casa”, “mamma”, “papà”. 
Sicuramente riuscirebbe a dire cose più interessanti di molti altri che si reputano scrittori o giornalisti e non sanno nemmeno dove sono di casa certe professioni!
Che preferiscono comparire in tv più che leggere libri per acculturarsi.
Perché è vero che, più dei corsi, leggere libri ti porta avanti con la cultura, ma purtroppo, le redazioni vogliono i titoli.
Evidentemente (non c'è nessun dubbio) vogliono titoli riguardo a gente normale e a donne che non la darebbero, perché per altre persone (chiamiamole così) non ci sono titoli che tengano!
C'è anche la categoria dei leccaculi, quelli sono peggio di quelle che la danno per un posto di lavoro, perché sono più viscidi ed ottengono cose “pregando”, con salamelecchi, i capi (praticamente li prendono per il posteriore anche se glielo leccano ogni santo giorno)!
Che schifo e che pena!
Visto che una caratteristica del giornalista è l'obiettività, già non ci siamo!
I leccaculi e quelle che la danno comunque vanno avanti da soli (diciamo), ma ad essi si aggiunge un'altra categoria...quella dei raccomandati (tra di essi ci sono quelle che la danno e quelle che sono raccomandate di diritto, quindi senza darla). 
Questi son talmente cretini (evidentemente) che non riescono nemmeno a farcela da soli in modo viscido e si fanno aiutare dai potenti (famiglie o amici)! 
Voglio capire cosa danno a questi potenti poi (soldi? Potere?...)
Naturalmente se sei raccomandato o hai leccato o l'hai data, poi ti ritrovi ad occupare posti che non sai nemmeno mandare avanti come una persona che ha la passione dentro per fare tale lavoro!
Ma chi se ne frega?!?
L'obiettivo è conquistare il posto, poi si possono sparare tante di quelle cazzate che tanto chi guarda può credere, ridere, piangere e non gliene frega nulla della tua bravura (anche perché è talmente rincoglionito che non comprende).
Seguono la regola dell'attirare per simpatia in tv, quella dello scrivere cose che la gente vuole leggere sui social e la legge del sorriso forzato (stile paresi), dell'annuire sempre davanti alle persone.
La prima regola e l'ultima non vengono rispettate quasi mai perché una volta preso il posto (qualunque esso sia) non applicano più regole (ormai hanno ciò che volevano)!
La seconda regola invece spopola sui social!
Tanto è che gente che in un precedente post ha sottolineato che i titoli non servono ad un cappero, poi fa finta di piangere per persone che non son riuscite ad entrare all'università magari a causa di un test andato male (esistono le lacrime artificiali, farei anche un selfie per attestare il pensiero)!
Ribadisco che i test servono altrimenti si iscriverebbero tutti in modo insulso.
Gli spettatori sono solo dei burattini che seguono ciò che viene propinato loro, quindi non riescono ad essere analitici, a togliere tutta quella falsità di facciata per arrivare alla vera natura dei personaggi...questo fa si che gli sciocchi personaggi possano andare avanti e fare ascolti cosa che frutta loro "comparsate" del cavolo, soldi, popolarità e anche premi! 
Miiiii, allora esiste davvero il mongolino d'oro!
Infatti proprio personaggi del popolino rimanete!
Per quanto riguarda lo scrivere (parlo di libri) si risolve tutto se la persona portata avanti (leccaculo o raccomandata) non lo sa fare.
Deve piacere al pubblico e poi i “suoi” libri saranno scritti per magia da un Ghost Writer, sottopagato (quando lo pagano) e sfruttato! 
Sicuramente un laureato di turno (al quale non danno un vero lavoro, ma deve fare quello sporco per un qualsiasi idiota) che non ha Santi in paradiso (come si dice)!
Le eccezioni ci sono, per carità, personaggi ai quali non dai due centesimi bucati, che riescono a mettere in fila delle parole!
Ma su cosa? 
Su argomenti seguiti dal popolino, non su argomenti più ostici...il loro “cervello” non glielo permette!
Intorno al Gossip si fanno certi discorsi che nemmeno davanti alla Dichiarazione di Indipendenza americana son stati fatti!
Parole belle, messe lì per il furore di popolo, affinché si schieri da una parte o dall'altra. 
Parole semplici, sia perché sono più incisive con il popolino, sia perché chi le tira fuori non è in grado di dire o scrivere parole più complesse.
Sanno anche che la semplicità paga sempre (viene suggerito loro da chi se ne intende di marketing)!
Se offendi uno di questi subito si schierano dalla sua parte personaggi che non hanno sfondato (ancora) alla stessa maniera, ma che seguono la scia dei sopra citati personaggi (apparterranno alla schiera dei leccaculo)!
Parlare di cose pubbliche sterili, scherzarci sopra, fare dell'ironia (quella vera, fine, non sanno neanche dove sta di casa) e creare nuovi proseliti! I cosiddetti “Followers”(Fans, seguaci) giovano alle creste di gallo e alle code di pavone!
Inventano anche nuove parole! Pensa un po'! 
La lingua italiana non è stata già sufficientemente devastata, ora ci pensano anche questi inetti!
Effettivamente per scrivere cazzate quotidiane non serve un titolo, ma serve saper mettere soggetto, verbo e predicato in fila (dietro suggerimento. Forse hanno dei programmi opportuni).
Nel frattempo L'ODG (l'Ordine Dei Giornalisti) non è d'accordo e spiega per bene sul suo sito cosa serve per diventare giornalista (iscritto all'albo). 
Si deve fare del praticantato presso una redazione, la quale richiede dei titoli per far parte del proprio team o forse, li richiede alla gente normale non ai raccomandati o, nel caso non si abbia il praticantato, l'ODG richiede due anni di master universitario!
Ma in Italia si sa, gli ignoranti insegnano!











sabato 5 settembre 2015

L'opinione



Un'opinione è “l
'interpretazione di un fatto o la formulazione di un giudizio in corrispondenza di un criterio soggettivo e personale” (definizione presa dal web)

Su Il Manifesto ieri campeggiava il titolo “L'Italia spende 80 milioni al giorno in spese militari”.
Vogliono contribuire gli “amici” comunisti con delle collette per pagare quei militari che si fanno il culo in missioni estere? Chiamate di pace, ma dove si spara?
Voglio ricordare ai “cari amici” comunisti che si spendono moltissimi altri soldi che vanno nelle tasche di coloro che dovrebbero mantenere l'Italia in una sorta di decoro!
Voglio ricordare agli “amici” comunisti (le virgolette, tanto per chiarire, stanno a significare che di amichevole non c'è niente) che è facile parlare stando al soldo di mani invisibili i quali ordini sono indiscutibili (per i servi) e discutibili (per la moralità).
Loro che pubblicano una foto del bambino morto sulla riva per richiamare l'emozione (a comando) della massa, come ordinato da chi ha le mani in pasta in questo affare.
Perché non mettere tutti i bambini morti in Palestina sotto bombardamenti a cavolo? I “cari” israeliani bombardavano case così dove c'erano famiglie e lo sapevano!
Perché non riportare ogni giorno il corpo di ogni bambino che muore per il mondo?
Eh no, cavolo perché in questo caso devono entrare in Italia!
Perché non si scrive quanto costano all'Italia, agli italiani, soprattutto, questi profughi?
Costano stupri, furti, omicidi, omicidi colposi per guida in stato di ebrezza o sotto sostanze stupefacenti!
Ma come cazzo fanno ad avere la macchina, la possibilità di bere e drogarsi, o come cazzo fanno ad avere cellulari di ultima generazione?
Perché in copertina non si mettono le facce o i cadaveri (visto che vanno di moda) degli italiani che si son suicidati perché hanno perso tutto? Hanno perso la casa (data ad altri), o il lavoro (perché anche gli imprenditori sono in crisi) o entrambi e si son tolti la vita!
Questi sono omicidi di stato (rigorosamente con la lettera piccola) visto che lo stesso NON tutela i suoi figli!
Basta dire due cazzate in televisione stile :”Il PIL si è rialzato”...ah si?!? Perché non dite che è cambiato il conteggio e di conseguenza sembra aumentato?
Eh no! La massa si deve comandare in questo modo!
Perché non riprendono quelli che che dormono davvero sotto i ponti o nelle stazioni (se c'è spazio perché ci sono i profughi) o nei boschi dentro una tenda (a chi va meglio)? Forse perché non sono ancora morti oppure perché sveglierebbe le coscienze?
Ce ne vuole per smuovere la coscienza imbambolata o meglio, rincoglionita (usiamo le parole che servono) della massa!
Ma voi non eravate per il bene comune? Allora i soldi che guadagnate metteteli a disposizione di chi ne ha bisogno!
No, non si può! Quello che è mio, è mio e quello che è tuo, è anche mio!
Allora smettetela di fare i conti in tasca all'esercito, una delle forze in grado di mettere ordine in caso di necessità!
Riuscirebbero a mettere ordine anche in mezzo ai profughi fatti entrare alla rinfusa e senza controlli giusti!
Andate voi a combattere o presentatevi voi davanti ai terroristi. Forse vi capite soprattutto con quelli che prendono soldi da chi dà ordini superiori!

martedì 1 settembre 2015

Vacanza in Alto Adige



Prima di mettere piede nel territorio altoatesino ero contenta di andare in vacanza da quelle parti. Le parti dove vedi i tirolesi andare in giro con gli abiti caratteristici in occasioni particolari o la domenica, ma dopo aver messo piede lì e aver visto come si comportano, sinceramente, ho cambiato idea.
Preferisco di gran lunga Trento...l'Italia!

“Chilometri che scorrono sull'asfalto nel silenzio interrotto da note musicali della radio che viaggia allo stesso ritmo. Un treno scorre nella notte in senso opposto illuminando per poco vecchi binari e fili elettrici. Nel cielo la luna fa da padrona tramontando dietro le colline in uno spettacolo naturale da mozzare il fiato. Mai vista così grande come a sovrastare il paese. Siamo in Emilia Romagna, passato da un po' il famoso castello di Gradara.”... Così iniziava l'avventura verso le Dolomiti, scrivevo queste poche righe sul quaderno di viaggio prima di addormentarmi nel sedile posteriore dell'auto (visto che il viaggio durava 7 ore).
Credevo ci fossero tutti i presupposti positivi grazie alla luna, alla notte...poi il giorno ha svelato il vero lato della gente.
Appena arrivati siamo andati verso le Tre Cime di Lavaredo (anche perché eravamo attesi al B&B per le 17) avevamo tanto tempo a disposizione visto che erano le 8:30, ma quel tempo ci è stato rubato dalla indisponibilità degli altoatesini.
Ben sei pullman ci hanno ignorato, molte persone passavano avanti a noi che eravamo in fila d'attesa per salire a bordo da ore.
Gente che arrivava lì e aspettava da dieci minuti al massimo, saliva senza rispettare chi era sotto il sole da tempo!
Ma lì rispetto ed educazione sono sconosciute!
Non parlerò male dell'Arpa o di altri servizi di trasporto italiani (a meno che non mi facciano incavolare di brutto) perché i nostri autisti non conoscono pausa sul lavoro (a meno che non finisce il loro turno o facciano sciopero). Gli autisti altoatesini invece, fanno pausa pranzo e i pullman mancano dalle 12:30 alle 15 o 16 (pensare che i negozi chiudono alle 19!).
I pullman che portavano verso le Tre Cime erano della compagnia Dolomitibus o quelli della linea 444!
Incredibile!
Vanno a casa a mangiare e fanno rimanere le persone sotto il sole ad aspettare! Si perché un autista della compagnia Dolomitibus ci ha detto che stava arrivando un pullman per noi che aspettavamo da due ore ormai, ed invece nulla!
Alla fermata abbiamo conosciuto diverse persone d'accordo con noi, compresa una coppia del Friuli con la quale siam saliti verso le Tre Cime.
Puntualizzo che il parcheggio sopra costa 24 euro. Il parcheggio davanti alla fermata del bus costa 1,50 l'ora (infatti la macchina l'avevamo parcheggiata sotto, nel parcheggio gratuito come moltissimi altri) e il servizio bus costa 4 euro ad andare e 4 euro al ritorno.
Alla fine abbiam pagato solo 4 euro perché abbiam diviso tra sei persone, risparmiando.
Il percorso attorno alle Tre Cime è stato bello e ci siam riscaldati per i giorni seguenti.
La montagna altoatesina (ma anche quella bellunese) è piena e ripeto PIENA di vetri rotti!
Non capisco se ci sono o ci fanno!




Ci sono cani e bambini che possono farsi male con quei pezzi di vetro di diversi colori!
E poi eravamo noi i zozzi!
Inoltre sia nelle Dolomiti altoatesine che in quelle bellunesi ci sono fazzoletti sporchi di moccioli sparsi ovunque.
Fanno loro compagnia dei cerotti e mozziconi di sigarette.
Anche nelle Dolomiti bellunesi ci sono vetri disseminati in ogni angolo!
Ah! Dimenticavo qualche bottiglia di plastica!
E noi saremmo gli sporcaccioni?!?
C'è qualcosa che non va!
Le strade non sono un manto uniforme e perfetto che si vuol far credere! Anche l'Alto Adige ha le sue pecche (crepe, buche, rifacimento da un lato solamente, pezze aggiunte).
Vorrei capire dove sono i controlli per la velocità in Badia e nel Südtirol in generale perché le macchine dei tedeschi e degli austriaci e dei tirolesi sfrecciano ad una velocità inaudita!
Alla faccia dell'educazione stradale! Eppure i segnali stradali sono uguali agli altri paesi!
Sono schifosamente incoscienti anche perché rischiano di far frontali con gente che cammina nella propria corsia ad una velocità consentita!
Credo però che sia il fattore educazione in generale, un problema per loro!
Il comportamento di una guida alpina lo dimostra.
Mentre salivamo per la ferrata Tridentina (con davanti un botto di gente e dietro il resto della carovana) una guida si è attaccata al sedere del nostro compagno di cordata, stressandolo non poco!
Al sentire due grazie non ha risposto e ad una domanda ha anche risposto in tedesco.
Alla fine abbiamo accostato (visto che stava stressando tutti e quattro) e lo abbiamo fatto passare.
L'ho guardato in modo truce, se avessi potuto bruciarlo con lo sguardo, l'avrei fatto!
Non gli ho regalato nemmeno un sorriso e gli ho risposto in inglese.
Se fai il figo che parli solo tedesco pur sapendo l'italiano allora io ti rispondo in inglese, francese o spagnolo e me ne frego se capisci (come fai tu)!
Il B&B era pulito, accogliente e tranquillo con tanto verde intorno!
Anche se a vedere i B&B in provincia di Trento (Predazzo, Cavalese, Moena...) mi è tornato il buonumore, coloratissimi e carinissimi!
Cortina mi ha delusa (e delude anche gli altoatesini) perché è solo commerciale!
“Con i suoi tetti in lamiera” come ha detto il proprietario del B&B dove dormivamo, è fredda!
Son rimasti solo tre negozi di artigianato locale a sentir dire il proprietario di un bar. Noi ne abbiamo visto uno.
Niente a che vedere con i negozi di souvenir di Trento (fantastici!).
Sempre in Badia non esistevano cestini per buttare carte o altro!
Nel B&B era richiesto di differenziare il vetro, la plastica e la carta...si ma dove?!?
A Trento, naturalmente, c'erano i cestini e i bidoni!
Vedere poi in un ristorante che si poteva ordinare i frutti mare come secondo, la pizza ai frutti di mare e la pizza mare e monti in Badia non ha prezzo!
Al massimo potete vendere frutti di lago o di fiume!
Giorni belli grazie ai panorami rovinati dalle moltissime persone che calpestavano percorsi commerciali come da noi sul Corno Grande!
Visti abbigliamenti ridicoli! Come infradito, pantaloni larghi, ballerine, canotte e pantaloni da passeggio, naturalmente scarpe da tennis...
Tutto sommato i posti davano gioia agli occhi, alla mente e al cuore.
Per dare di nuovo felicità agli occhi ho scattato oltre duecento fotografie.
Inutile dire “il quei posti si che si vive bene” o “lì si che hanno tutto in ordine” o “in quei posti tutto è perfetto”...ma quando mai?!?
Ogni mondo è paese!
Non si deve parlar male del paese natio visto che è fatto dalla gente che lo abita.
Se anziché pensare a delle cavolate come il calcio o le marche da indossare o scavalcare gli altri per invidia (e molto altro), gli abitanti dell'Italia (tutti) pensassero a cose serie come ribellarsi ad un governo che sta mandando a fanculo (e qui ci sta tutta) il Paese, allora si potrebbero avere più cose positive, ma il problema è che all'italiano medio viene più facile la critica che l'azione!
Allora andate fuori, in quei paesi che vi accoglieranno sempre come stranieri (quali siete) e rimaneteci anche se vi trattano male (senza piangere poi) almeno così l'Italia si libera da soggetti che si lamentano senza intervenire!
Io son contenta di avere oltre duecento foto per rivedere posti bellissimi che mi hanno fatto star bene e son contenta di aver conosciuto persone simpatiche durante quei pochi giorni di soggiorno!

venerdì 7 agosto 2015

La natura brucia...



Ennesimo incendio per l'Abruzzo teramano e ennesimo per la contrada Carapollo, attaccata quasi tutti gli anni!



Piromania: un grave disturbo del controllo degli impulsi!
Il piromane è colui che appicca incendi per il gusto di farlo. Molti sono quelli che appiccano il fuoco perché sono pagati per farlo, ma per bruciare ettari (pochi o tanti che siano) di terreni o di alberi dev'essere malato di base.
Deve avere quell'eccitazione che deriva dal fare qualcosa di illegale e pericoloso. Questi si eccitano così altrimenti sarebbero delle larve senza adrenalina ed emozioni.
Che vita povera e grama!
Non sono tanto diversi (anzi per niente) rispetto a coloro che dicono di amare il pericolo perché altrimenti non vivono!
Alla fine sono degli umani reietti che in altro modo non riescono a spiccare perché sono bassi di animo, che amano parlare esagerando perché loro si che sono dei veri umani, grandi umani, quasi super eroi (gli manca il mantello, ma non possono metterlo perché, in questo caso, brucerebbe)!
Nel frattempo questi “grandi umani” distruggono la natura, disturbano la natura, non rispettano la natura.
Non sono diversi da quelli che vanno in montagna e cercano pericolo in imprese stupide o che semplicemente lo cercano andando a camminare con scarpe da tennis, sandali, infradito o da quelli che vanno al mare e si spingono oltre le loro forze (per far vedere che loro sono dei nuotatori provetti...puntualmente ripescati, senza vita, dai bagnini o dalla capitaneria di porto) o da tutti quelli che cercano di dimostrare di essere superiori a tutti gli altri.
Tutti questi sono accomunati dall'eccitazione che deriva da imprese pericolose.
Dico che mi fanno pena se per eccitarsi devono fare ciò che fanno!
In tutti i casi citati, manca il rispetto nei confronti della natura ed in molti casi il rispetto nei confronti di altri umani che, magari, vengono trascinati in rovinose imprese!
Di fondo manca l'educazione, la cultura ed è presente, invece, la voglia di essere Dio! 
Perché tutti questi credono di poter governare la natura, di sottometterla, di essere superiori ad essa.
Io dico: “Lo sarete fin quando ella stessa non vi annienterà”!
Perché non siete nessuno, siete solo umani e se scampate il pericolo una, dieci, cento volte, la prossima vi avvolgerà tra le sue spire!
Nel frattempo però è la natura che paga le conseguenze delle azioni di menti malate!
Nel frattempo sono gli addetti al soccorso che corrono di qua e di là, che soffrono vicino al altissime temperature, che cercano di salvare animali e persone lambite dalle fiamme. 
Nel frattempo sono loro i veri eroi!





domenica 26 luglio 2015

Il labirinto dei libri segreti




Finalmente ho finito il libro!!!
Si, ho impiegato un "po' "di tempo in più del solito! 
Normalmente impiego di meno se il libro mi piace (soprattutto) o di più se il libro non si rivela "facile" anche se considerato "una lettura estiva" [poca spesa (per il lettore), massima resa (per l'editore) e poca sostanza (per il libro)]!
Con "Il labirinto dei libri segreti" ho impiegato di più per colpa del caldo incredibile che ha posseduto tutto il mese di luglio (e che continua a possederlo per i giorni che restano alla fine del mese)! Un caldo che riesce a squagliare i pensieri che si affacciano timidi nella mente!
Anche il libro non ha proprio aiutato lo scorrimento della lettura!
Più che labirinto (dove il lettore immagina magari, il Minotauro, Arianna, Teseo, il filo) è un miscuglio di epoche e di personaggi.
Protagonista per un bel pezzo è Jim Douglas Morrison (il cantante poeta) e i contorni della sua vita che sono più annebbiati dell'aria di Londra. 
Sarà forse per il forte consumo di droga e alcol (o alcool)?!?
Un po' di certezza, nei confini, la mette Jacqueline Morceau, ma anche lei, poco dopo, si perde nei misteri di Parigi riconducibili a quelli eleusini.
Misteri rituali descritti da Platone (eccone un altro dall'aria annebbiata) come mezzo per raggiungere la conoscenza (che dopo essersi risvegliato dai fumi della droga non conosceva più!).
Molti personaggi si avvicendano tra le pagine del libro che io avrei chiamato "Il Mistero del Vero Libro" cambiandogli anche la copertina e mettendone una più adatta.
Jim Morrison, Oscar Wilde, Maria Walewska, Napoleone (di passaggio), Fryderyk Chopin, Maria Callas, Caterina de'Medici, Nostradamus, Giuliano Imperatore, i Druidi, Efeso, Eleusi, Platone, riti voodoo, riti druidici, riti misterici...
La storia inizia nel passato, ma un passato recente per poi catapultarsi nel presente.
Gli autori giocano a rimpiattino per un po' tra il 1970 e il 2001 (poi subentrano anche altre date meno recenti)!
Verso la fine, la storia, sembra prendere ritmo, ma non è un velocizzare per chiudere, al contrario, è un ritmo che fa salire la suspense per poi concludere lentamente.
Anche se a tratti sembra di immaginare una sorta di Peter Pan misto con Il Signore degli Anelli!
Almeno io ho immaginato questo!
Se solo le copertine e i titoli azzeccassero il senso del libro, sarebbe meglio!
Già lo dissi tempo fa in un articolo che le copertine e i titoli ingannano (ed hanno ingannato me molte volte)!
La copertina de "Il labirinto dei libri segreti" pare più consona per l'economica de "La biblioteca dei morti" di Glenn Cooper (ed. Nord).
Tutto sommato ho raccolto dei pezzi di teorie che si adattano alla realtà quindi non mi è dispiaciuto leggerlo (mi ha rinfrescato le teorie di Platone).





Il mondo è pieno di idee. Il mondo reale, concreto, non quel luogo inaccessibile dove tutte le idee sono fissate per sempre.
"E' qui che sbaglia Platone" , pensò Giuliano, "le idee non sono immutabili, ma cambiano, si arricchiscono, si confrontano, non esistono senza gli uomini."




Trama:


Agosto 2001. Jacqueline Morceau, una giovane pittrice americana, è a Parigi per esporre i suoi quadri. Ma il promettente soggiorno nella ville lumière si trasforma presto in un incubo: davanti ai suoi occhi, sul sagrato della cattedrale di Notre-Dame, uno sconosciuto si toglie la vita. Accusata di omicidio e costretta a nascondersi per sfuggire alla polizia, Jacqueline trova rifugio nel cuore della città, in un'antica casa che sembra nascondere inquietanti segreti. Incalzata dal commissario Danielle Genesse e guidata da strani personaggi - un clochard dall'odore di birra e gelsomino, un cavaliere con un gufo sulla spalla, un uomo quasi cieco che sembra conoscere molte cose - Jacqueline segue le tracce di una verità che si fa sempre più angosciante: quello che è accaduto ha a che fare, in qualche modo, con il suo passato... Un vero e proprio labirinto da percorrere, che la porterà negli angoli più remoti di Parigi, fino al cimitero di Père-Lachaise: quale mistero aleggia sulle tombe dei celebri personaggi lì sepolti? Che cosa lega tra loro le anime di Jim Morrison, Fryderyk Chopin, Oscar Wilde, Maria Callas, Giuliano l'Apostata, Maria Walewska. Allan Kardec, Caterina de' Medici e le oscure profezie di Nostradamus? L'enig ma è custodito in due antichissimi libri. E l'unica chiave per risolverlo potrebbe essere proprio lei, Jacqueline.






Titolo: Il labirinto dei libri segreti
Autore: Paolo Di Reda - Flavia Ermetes
Editore: Newton Compton
Prezzo: 9,90 

lunedì 20 luglio 2015

Sola in un mare di stelle


Un sognatore è uno che può solo trovare la sua strada al chiaro di luna, e la sua punizione è che scorge l’alba prima del resto del mondo.
Oscar Wilde, Il critico come artista






Copertine Oscene




Mi chiedo una cosa: Ma se cambiano i nomi degli autori perché, magari, son troppo assurdi o anche volgari, in alcuni casi (intendo i nomi con i romanzi), perché mettere delle copertine osé a libri che non rientrano nella letteratura erotica?
Prendo come esempio due libri di ultima uscita: “Atti osceni in luogo privato” di Marco Missiroli e “La sposa giovane” di Alessandro Baricco.
Quello che mi rompe è che scrivendo i titoli faccio loro pubblicità...gratuita (soprattutto)!
Ma si può avere una copertina che ritrae un fondoschiena, un sedere, un c... (meglio non sconfinare nel volgare) e l'altra dov'è disegnata una mezza figura (in verticale però) di femmina con una tetta di fuori?
Ma che per attirare lettori si devono mettere queste immagini?
Semmai tutto ciò serve per attirare il pubblico televisivo o i lettori di giornali scandalosi (perché fanno pena) che si occupano di gossip!
Ma quanti lettori ha la letteratura erotica, quella vera, non quella sfumata delle “casalingue” disperate (e pure tanto disperate)?
Se per vendere libri si devono esibire parti nascoste (anche se guardando il modo di vestire di questi ultimi anni, nemmeno tanto nascoste), allora non si sta vendendo la storia, ma un possibile modo di eccitazione visivo (la copertina) che poi dovrebbe continuare all'interno con una storia degna (della stessa eccitazione) però!
E questa è una capacità che solo la vera letteratura erotica ha (anche se ultimamente la gente si eccita anche con il vento!
Sarà l'effetto del bigottismo/ipocrisia che ha dei livelli invidiabili sulla maggior parte delle persone?
Comunque questi due libri almeno si distinguono e possono anche andare a braccetto (tette e culo...inutile fare i perbenisti in certi casi)!
Queste due copertine si distinguono rispetto alla monotonia grafica che, fino a poco tempo fa, produceva la Newton Compton!
Le copertine erano tutte occupate da monaci, con le stesse tonalità di colore (e ti credo, hai mai visto un monaco vestire un saio fucsia?), e titoli riprendevano sempre le stesse parole (mistero, maledetto,proibito, chiave, segreto, nero, peccato, mistero..cavolo l'ho già detto).
Le persone che entravano in libreria chiedendo di un libro Newton Compton rimanevano in imbarazzo se non si ricordavano il titolo perché dicevano: “Quello col monaco in copertina” e puntualmente il libraio (in imbarazzo anche lui) rispondeva: “Quale monaco?” indicando tutte le copertine della casa editrice! 
Magari il lettore cliente della libreria doveva specificare “Il monaco con le mani congiunte in prima linea” per indicare un libro rispetto ad un altro!
Consiglio: Leggete la trama e non fermatevi alla copertina perché molte volte son rimasta fregata da questo stratagemma!







giovedì 16 luglio 2015

Sulle vie del tramonto


Uno splendido tramonto arrivò ad occidente, così rapido e inatteso da dare la sensazione che il cielo si stesse muovendo velocissimo.

Banana Yoshimoto, Chie-chan e io




mercoledì 15 luglio 2015

martedì 14 luglio 2015

Colori sul grigio


Non troverai mai arcobaleni se guardi in basso.

C. Chaplin

Albeggiando...



Questo è un altro aspetto rasserenante della natura: la sua immensa bellezza è lì per tutti. Nessuno può pensare di portarsi a casa un’alba o un tramonto.

Tiziano Terzani, Un altro giro di giostra.


lunedì 13 luglio 2015

Vedute panoramiche



Quando guardo le montagne ho i sentimenti delle montagne dentro di me: li sento, come Beethoven che sentiva i suoni nella testa quando era sordo e compose la Nona sinfonia. Le rocce, le pareti e le scalate sono un'opera d'arte.

Reinold Messner alpinista, esploratore e scrittore.

Foto: Da una via del borgo di Castelli (famoso per le ceramiche in provincia di Teramo, Abruzzo) alla parete nord del Monte Camicia (catena del Gran Sasso, Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga) chiamato il piccolo Eiger (montagna svizzera delle Alpi bernesi) per la difficoltà di scalata.



lunedì 6 luglio 2015

Important Notice - Avviso Importante




Se volete andare in montagna in escursione, dovete necessariamente equipaggiarvi in modo consono.
Scarpe da trekking che si trovano nei negozi sportivi o nei vari Decathlon (devono coprire la caviglia e avere una suola Vibram).
Zaino specifici, acqua (almeno due litri), kit di primo soccorso, protezione solare (da mettere più volte), cappello o bandana (bianchi).
NO SCARPE CON TACCHI, NO INFRADITO, NO SCARPE DA TENNIS, DA CAMMINATA O DA CORSA!
Se volete fare la cosa giusta voi che siete alle prime armi o se venite da fuori Italia, affidatevi alle cure di un accompagnatore di media montagna!



If you want to go hiking in the mountains, you have to necessarily equip you in an environmentally sound way.
Hiking shoes that are in sports shops or in the various Decathlon (must cover the ankle and have a Vibram sole).
Specific backpack, water (at least two liters), first aid kit, sunscreen (to put several times), hat or bandana (white).
SHOES NO WITH HEELS, NO FLOP, NO SNEAKERS, FROM WALK OR RUN!
If you want to do the right thing that you're a beginner or if you come from outside Italy, entrust the care of a mid-mountain guide!



http://www.trekkinguide.it/


http://www.labetullaonline.com/




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