La
bambina delle rune, un fantasy che mi ha intrigato dal titolo, dalla
copertina e anche dalla trama.
Ma come spesso accade, la copertina
viene messa lì per attirare, il titolo dev'essere misterioso per lo
stesso motivo e magari per la trama si usano parole che fanno
scattare l'attrazione nei confronti di quel libro che poi delude le
aspettative.
E' successo un po' di volte.
Avevo comprato il
libro da un po', ma ancora non lo leggevo.
Sono un po' ossessiva
nell'acquisto di libri, il problema è che poi, non riesco a
smaltirli rapidamente. Infatti c'è la lista dei libri in attesa e
quella dei libri già letti.
Questo libro lo fissavo da un po' di
giorni, mentre stavo finendo un altro.
Dopo cinque o sei giorni lo
prendo dallo scaffale dei libri in attesa di esser letti e lo poggio
sul comodino.
Inizio a leggerlo e mi rapisce così tanto e subito
che non riesco a lasciarlo.
Non conoscevo l'autrice, Karen
Maitland, visto che aveva già scritto un altro libro prima di
questo, “I maestri oscuri”, ma ora credo leggerò anche il suo
primo libro.
Certo, dovrò stare attenta perché sicuramente non
sarà la stessa cosa e potrà anche essere una delusione.
Comunque,
La bambina delle rune non mi ha delusa.
Addirittura ha un finale
diverso...finalmente non ha il finale “e vissero tutti felici e
contenti”!!!
Certo, essendo abituata a finali felici, può
essere un trauma un finale oscuro, dominato dalle tenebre, ma
ragionando è un finale originale.
Inoltre l'autrice tiene alta la
suspence.
Parlo per me, perché la lettura è soggettiva, io mi
sono immedesimata intensamente mentre leggevo e vivevo le emozioni di
certi personaggi,in certi casi anche le loro paure. Sembrava davvero
che fossi con loro!
Non è la prima volta che mi succede, ma in
modo vivo come con questo libro, raramente.
Non è facile infatti,
emozionare ad alti livelli, il lettore.
E' un mio pensiero, lo
ripeto, perché ognuno ha le proprie sensazioni mentre legge.
Del
libro fa parte un capitolo inedito, che si trova nel sito italiano de
La bambina delle rune ( http://maitland.edizpiemme.it/
). Nella sezione “Gli extra” si deve digitare una parola che si
trova in una data pagina, ad una data riga e poi si può leggere e
scaricare il capitolo in più!Che praticamente continua la
storia.
Lancia le rune e leggi. La verità salta agli
occhi. I bugiardi son svelati.
Il lupo ammonisce. L'ululato
perseguita. La morte arriva.
Trama:
Camelot è un vecchio venditore ambulante di false reliquie. Sfigurato da una cicatrice che lo ha reso privo di un occhio, si finge un reduce delle battaglie contro gli infedeli in Terra Santa, facendo del marchio che porta in faccia un mezzo per sopravvivere e spacciare ai creduloni speranza e "fede in bottiglia".
Ma ora è da tempo lontano da casa e il ricordo del passato si fa vivo nella sua mente, con insistente nostalgia. Intraprende così la lunga strada di ritorno verso la Scozia, senza poter prevedere che l'imprevista esplosione della peste trasformerà il suo viaggio in una fuga dall'epidemia.
E' il giorno del solstizio d'estate del 1348,
quando il contagio comincia a diffondersi nel Paese e quando Camelot incontra Narigorm, una bambina albina, lettrice di rune. I suoi occhi celesti, splendenti nella cascata bianca e immacolata dei capelli, lo fissano insistentemente come se volessero leggergli dentro.
Un incontro fatale, il primo di una serie, che porta Camelot a proseguire il suo cammino con una nuova e bizzarra compagnia, unita dalla necessità di sopravvivere alla peste. Un mago bigotto, un cantastorie, un pittore di scene sacre, un musicista veneziano e il suo pupillo, un'abile guaritrice e infine proprio la bambina albina, diventano così protagonisti di questa fuga.
Quando però un membro del gruppo viene trovato impiccato a un albero, tra loro s'insinua il dubbio e la diffidenza. Qualcosa di più terribile della peste minaccia le loro vite. Un segreto che ciascuno nasconde dentro di sé. Solo la bambina e le sue rune lo conoscono.
Camelot è un vecchio venditore ambulante di false reliquie. Sfigurato da una cicatrice che lo ha reso privo di un occhio, si finge un reduce delle battaglie contro gli infedeli in Terra Santa, facendo del marchio che porta in faccia un mezzo per sopravvivere e spacciare ai creduloni speranza e "fede in bottiglia".
Ma ora è da tempo lontano da casa e il ricordo del passato si fa vivo nella sua mente, con insistente nostalgia. Intraprende così la lunga strada di ritorno verso la Scozia, senza poter prevedere che l'imprevista esplosione della peste trasformerà il suo viaggio in una fuga dall'epidemia.
E' il giorno del solstizio d'estate del 1348,
quando il contagio comincia a diffondersi nel Paese e quando Camelot incontra Narigorm, una bambina albina, lettrice di rune. I suoi occhi celesti, splendenti nella cascata bianca e immacolata dei capelli, lo fissano insistentemente come se volessero leggergli dentro.
Un incontro fatale, il primo di una serie, che porta Camelot a proseguire il suo cammino con una nuova e bizzarra compagnia, unita dalla necessità di sopravvivere alla peste. Un mago bigotto, un cantastorie, un pittore di scene sacre, un musicista veneziano e il suo pupillo, un'abile guaritrice e infine proprio la bambina albina, diventano così protagonisti di questa fuga.
Quando però un membro del gruppo viene trovato impiccato a un albero, tra loro s'insinua il dubbio e la diffidenza. Qualcosa di più terribile della peste minaccia le loro vite. Un segreto che ciascuno nasconde dentro di sé. Solo la bambina e le sue rune lo conoscono.
E mentre si alza il vento e quei capelli bianchi iniziano a danzare, il fuoco alza le sue fiamme e un ululato riempie il silenzio della notte...Siete sicuri di voler iniziare a leggere questo fantasy?...Allora iniziate pure
Un
pezzo del prologo
“Allora è deciso: la seppelliamo viva
con la mordacchia di ferro. Così terrà la bocca chiusa.” Il
locandiere incrociò le braccia, lieto che fossero finalmente giunti
a un accordo almeno su quello.
“Il ferro contrasterà
qualsiasi maledizione possa lanciare. E' una delle cose più potenti
che esistano contro il male, a parte l'ostia e l'acqua santa. Certo,
sarebbe meglio se avessimo anche quelle, ma purtroppo non è così.
Il ferro andrà bene lo stesso.”
Sua moglie sbuffò. “Vallo a
dire ai nostri vicini. Non c'è porta o imposta nell'intero villaggio
che non sia ricoperta di ferri di cavallo, ma tanto valeva appendere
delle piume di gallina, per quanto ci hanno protetto.”
L'uomo la
fulminò con lo sguardo. “Ma se le mettiamo la mordacchia non
riuscirà a lanciare nessuna maledizione, no? Quindi ferro, o non
ferro, funzionerà”.
Io dico che...
La
verità può essere pericolosa? Credo possano essere pericolose le
bugie mai dette, perché creano dei misteri che nel momento in cui
vengono svelati creano delle disgrazie a causa della rabbia, della
vergogna che si rivelano una volta della la verità.
Osservare ed
ammaliare per poter scoprire la verità e poi rivolgerla contro
persone che hanno delle bugie talmente radicate può rivelarsi
decisamente pericoloso...per i bugiardi!
La verità non viene
ascoltata!
Titolo La bambina delle rune
Autore
Karen Maitland
Editore Piemme
Prezzo 20,00
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