Autore: Susanne Goga
Editore: GIunti
Traduzione: Lucia Ferrantini
Genere: Thriller storico
Pagine: 400
Anno di pubblicazione: 2015
SINOSSI
Quando Charlotte vi approda per la prima
volta e si trova davanti alla splendida tenuta di Chalk Hill rimane senza
fiato: l’imponente villa, sormontata da una torretta e circondata da alberi
secolari, è il luogo più affascinante che abbia mai visto. Qui potrà finalmente
iniziare una nuova vita, dopo aver lasciato Berlino a causa di uno scandalo che
ha compromesso la sua reputazione di istitutrice.
Chiamata a occuparsi della piccola
Emily, Charlotte si rende subito conto che una strana atmosfera di mistero
aleggia sulla casa: la quiete è quasi irreale, il papà di Emily è gelido e
altezzoso, la bambina è tormentata ogni notte da terribili incubi e dice di
vedere la madre, scomparsa un anno prima in circostanze misteriose.
L’affetto per Emily spinge Charlotte a
voler capire cosa stia succedendo a Chalk Hill, ma nessuno dei domestici osa
rompere il silenzio imposto dal vedovo sulla morte di Lady Ellen. Solo con
l’aiuto dell’affascinante giornalista Thomas Ashdown, Charlotte si avvicina
alla verità, una verità sconvolgente, ben sepolta tra il mistero e il
romanticismo di quelle antiche mura.
RECENSIONE
Avevo il romanzo riposto in uno scaffale
della libreria dei libri in attesa che mi osservava mano a mano che io leggevo
altro per questo tre giorni fa l’ho preso e ho iniziato a leggerlo. Il problema
è che con certi libri scatta l’affezione e quando arrivo alla fine mi ritrovo a
sospirare per aver concluso una lettura che mi ha trasportato nel periodo
raccontato dall’autore o dall’autrice senza pensare al presente se non quando
chiudevo il libro per fare altro! Con I misteri di Chalk Hill è successo!
Susanne Goga riesce a trasportarti nel mondo che sta scrivendo com’era già
successo con Il segreto di Riverview College recensito per www.thrillernord.it http://thrillernord.it/il-segreto-di-riverview-college/
Sarà anche l’atmosfera inglese che
coinvolge il lettore in quanto cupa, misteriosa soprattutto verso la fine del
1800, periodo in cui sono narrati i fatti, dove si sviluppa un interessamento
al mondo degli spiriti, come riporta la stessa autrice nella postfazione.
L’occulto portasempre curiosità proprio perché è un mondo nascosto di cui pochi
fanno parte se si toglie i ciarlatani che son sempre pronti ad ingannare il
prossimo. In quel periodo molta gente preferiva ricorrere ai medium più che
ascoltare gli scienziati forse anche perché questi ultimi avevano un modo di
parlare che non arrivava alla gente per le nozioni difficili e il vocabolario
incomprensibile per alcune persone. Siamo nell’età vittoriana e quindi nell’età
del risveglio artistico, romantico e mistico terreno fertile per il fiorire di
certi comportamenti nella società inglese. Era un periodo attivo per la
Nazione, ma all’interno tra gli strati sociali c’era sempre un forte divario
tra ricchi e poveri. Si nota anche tra le pagine del libro. Un’istitutrice era
considerata mezzo gradino più su rispetto ad una governante e trattata con poca
più tolleranza. Però per essere un’istitutrice la ragazza doveva avere nozioni
e studi che la portavano ad avere alte referenze quindi meritava molto di più.
Si può notare nel romanzo l’eccessivo perbenismo per apparire davanti agli
altri in un certo modo che rispondeva alla voce decoro, che la società di quel
periodo aveva come particolare negativo e questa caratteristica era presente
sia nella società inglese che tedesca (ma credo ovunque fosse così come oggi
d’altronde). Gli anticonvenzionali venivano visti come fossero strane persone!
Charlotte alla fine non convenzionale pur avendo un’educazione rigida. La sua
sensibilità la portava ad avere empatia con le persone che avevano le sue
stesse caratteristiche. Anche Tom Ashdown è un personaggio che non sta troppo
attento agli usi del periodo, lui è un giornalista critico decisamente seguito
che scrive con naturalezza e con verità le opere viste a teatro e i libri
letti. Sir Andrew invece è il classico inglese dal cuore di ghiaccio che
vorrebbe a tratti scioglierlo ma non può perché deve seguire la rigida
etichetta per non incorrere in qualche scandalo che rovinerebbe la sua figura
di parlamentare.
Leggendo il romanzo ci si inabissa nel
periodo descritto, sembra di vedere i castelli e le foreste inglesi, il
sospetto della popolazione nei confronti dello straniero, la rigidità
dell’apparenza, la magia che l’Inghilterra emana per le storie sui fantasmi per
la quale del resto è famosa. Il lettore vaga all’interno di sfarzose dimore,
vede le scalinate maestose che rappresentavano la ricchezza, sente la pioggia
battente e il suo intenso profumo che sembra uscire dalle pagine. In
conclusione si evince che mi sia piaciuto e che abbia provato tristezza
nell’averlo finito, ma manterrò un filo di connessione con questo romanzo
leggendo prossimamente Jane Eyre che, come dice l’autrice nella postfazione,
ha influenzato questo romanzo. Infine per tutti quelli che pensano possa essere
un romanzo di poco conto consiglio di leggerlo e dopo di leggere anche le
conclusioni dell’autrice dove vengono riportate delle spiegazioni che fanno
conoscere al lettore la situazione dell’epoca. Il romanzo storico ha delle basi
storiche e quindi non inventate!
Buona lettura!
L’autrice
Susanne Goga è
nata nel 1967 in Germania, a Mönchengladbach, dove vive con la sua famiglia.
Dopo una lunga esperienza come traduttrice, è diventata un’affermata autrice
di gialli e romanzi femminili a sfondo storico. Con I misteri di Chalk Hill
(Giunti 2015) ha ottenuto un grande successo di pubblico, riuscendo a fondere
magistralmente entrambi i generi.
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