mercoledì 25 settembre 2019

Il castello di Monterone: recensione



Oggi esulo dal recensire un libro, ma niente paura ne sto finendo due, per recensire un luogo magico dove sono stata a fine giugno con il mio fidanzato. La madre ci ha regalato una notte in un posto che sembrava magnifico in foto, ma lo era ancora di più dal vivo. Ho una predilezione per tutto ciò che è storico e soprattutto medievale e ritrovarmi in un castello a dormire per me è stato come un sogno!
Arrivati al parcheggio dove lasciare i tanti cavalli rinchiusi in un cofano, si intravedeva già la residenza d'epoca, ma era ancora nascosta dalla fitta vegetazione. Quando abbiamo varcato il cancello si è aperta davanti ai nostri occhi la maestosità del giardino, curatissimo, ed è stato come se fossimo andati al di là di uno stargate, siamo andati "oltre il confine" come direbbe uno Giacobbo e ci siamo ritrovati in un altro secolo. Cosa più importante all'interno di quel meraviglioso giardino regna la pace. Il relax è garantito con un sottofondo di cinguettii che distendono nervi e mente.
Accolti dal personale che descriverei a dir poco gentilissimo, preparato e ospitale ci siamo ritrovati in una stanza chiamata Altana, e lì sembrava davvero di esser tornati indietro nel tempo solo certi agi contemporanei ci tenevano nel ventunesimo secolo!





Tra legno e pietre la camera dà la sensazione di essere una castellana e chi è sensibile alla storia o appassionato di medioevo torna indietro nel tempo. La sensazione è bellissima!
Il castello risale al XII secolo e si trova a poca distanza dal centro storico di Perugia inoltre è sulla via per Assisi (dove dovevamo recarci il giorno successivo). La struttura ha subito notevoli cambiamenti ed è stata abbandonata più volte. Addirittura pare che nel XIII secolo fosse un ricovero per pellegrini visto che vicino c'era il Cenobio di San Bevignate sede dei Cavalieri Templari. Data la posizione di rilievo su una collina durante il medioevo era usata come torre di avvistamento per sorvegliare l'ingresso alla città. Ma c'erano lotte interne che causarono danni al castello viste le incursioni delle fazioni nemiche. 
Nel 1800 il castello fu acquistato dalla famiglia Picellier e iniziò la ristrutturazione, ma nel 1929 Alessandro Picellier morì e il castello fu di nuovo abbandonato. Durante la seconda guerra mondiale fu un ricovero per gli sfollati, ma tra l'incuria e l'occupazione il castello riportò danni. Dopo che una importante famiglia umbra lo acquistò, il castello ritrovò il suo antico splendore (cit. wikipedia). 
Anche se è un castello contemporaneo con piscina, bagni magnifici, cucina moderna, bici al posto di cavalli, ha ritrovato il fascino antico. Ora le sue pietre, per metà originali, possono prendersi il giusto riposo e far ricordare il tempo che fu.
Se andate anche se solo per una notte fate un giro completo, il personale vi dirà dove passare per osservare da vicino due armature, un piccolo angolo studio o biblioteca, il panorama che potrete vedere (bellissimo di notte) uscendo tra le merlature e soprattutto ricordatevi di passare vicino alle stanze (senza disturbare perché magari già occupate) denominate Camera del Drago (chiamata così perché trovarono in essa una piccola forma di drago)  e la Segreta (chiamata così perché è stata scoperta durante dei lavori di restauro altrimenti sarebbe rimasta nell'ombra)  potrete incontrare figure che vagano di diritto tra quei muri!
Buona permanenza!

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